Quello che mi incuriosisce della notizia è la paricolare modalità di trasporto della statua ( l'unica per i tempi tra l'altro di popolare disponibilità, suppongo): l'asino/ mulo, anche perchè la ricollego ad innumerevoli fatti che mio nonno mi raccanta spesso, riferiti al "baratto" (forma di scambio e di sussistentamento oggi ritornato in auge ) fiorente tra i paesi della costa e dell'entroterra, nello specifico noi con Bonifati e/o Sangineto.