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Gaetano
Regione: Lombardia
Prov.: Milano
255 Messaggi |
Inserito il - 04/06/2007 : 09:36:49 (6381)
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Le vicende piccole e grandi di una comunità lasciano tracce di sé nei luoghi più impensabili.
Alcuni anni fa, in fase di ristrutturazione di un magazzino di famiglia, ho trovato in una vecchia scatola, sepolta tra altre, alcuni documenti appartenuti a mio nonno Gaetano.
Egli aveva l'abitudine di conservare di tutto, dalle corrispondenze commerciali relative alla sua attività di "mastaro", a quelle più personali, di cui un nutrito carteggio quand'era militare con la sua sposa Maria ai tempi della prima guerra mondiale, per fortuna sua, vissuta lontano dal fronte.
Tra le carte "ritrovate" spicca un certificato azionario di due azioni da 25 Lire della "Banca Cooperativa di Sant'Agata di Esaro a capitale illimitato", intestata a suo nome, del 20 febbraio del 1912 (vedi riproduzione).
Le vicende di questo locale istituto bancario sono efficacemente descritte da Don Antonio nella sua "Pieve sull'Esaro" a pagg. 371-373.
La costituzione della Banca, avvenuta nel 1909, conferma come anche nel nostro piccolo paese attecchì l'azione sociale di Carlo De Cardona a favore dello sviluppo di cooperative e banche rurali, al fine di "combattere la mala pianta dello strozzinaggio", come sottolineava soddisfatto l'allora Arciprete Caselli.
Come ho avuto già modo di ricordare, in quegli anni divampava lo scontro tra la "Mazzini" e la "Popolare" e la nuova banca sancì di fatto il prevalere della prima sulla seconda e il conseguente ricambio alla guida dell'amministrazione cittadina.
Tra gli amministratori della Banca Cooperativa, vale rilevare la presenza proprio degli uomini di punta della "Mazzini": il Dott. Giovanni Caglianone (che diventerà Sindaco proprio quell'anno), "Don" Giovanni Martirani (Vice-Presidente della banca) e "Don" Amedeo Calcarami, direttore della banca, rampollo adottivo di una delle principali famiglie "patrizie", i Traboni.
La partecipazione di mio nonno al capitale della banca seguiva quella dei più di cento azionisti che l'avevano preceduto, ciascuno con l'apporto minimo di Lire 25.
Questa cifra, peraltro, non doveva essere a quei tempi di poco conto, rivalutata a valore anno 2002, ammonterebbe ad oltre 80 euro (>nota di admin: inserito valore rettificato dall'Autore) .
Ciò a testimonianza del periodo particolarmente fortunato che attraversata il paese, soprattutto in virtù delle consistenti rimesse degli emigrati "americani".
Tra alterne vicende, l'attività della banca, a causa dei forti contrasti in seno alle famiglie di riferimento, si concluse nel 1923 con il fallimento decretato dal Tribunale di Castrovillari, atto che oltretutto travolse in primis, non solo economicamente, il Direttore Calcarami.
Il tracollo finanziario della sua famiglia ebbe inoltre tutta una serie di ripercussioni sull'economia locale.
Le relative proprietà fondiarie vennero acquisite in buona parte da persone non santagatesi, le quali si trovarono in mano vasti possedimenti nel nostro paese.
Su questo avremo modo di tornare a breve con una più approfondita disamina.
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Gaetano
Regione: Lombardia
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Inserito il - 05/06/2007 : 13:49:59 (6380)
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A causa di un errata interpretazione di una tabella ISTAT, mi corre l'obbligo di rettificare il valore rivalutato di Lire 25 in Euro anno 2002.
Il certificato di Lire 25 a valori rivalutati del 2002 vale 80 Euro e non 80 mila euro come erroneamente scritto nel post.
Mi scuso con tutti Voi.(>nota di admin: inserito valore rettificato dall'Autore) . |
Gaetano |
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