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Gaetano
Regione: Lombardia
Prov.: Milano
255 Messaggi |
Inserito il - 12/04/2007 : 13:24:36 (6434)
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Cari Amici, vorrei segnalarVi che in questi giorni il noto quotidiano economico Il Sole 24 Ore si sta occupando della nostra diga.
L'edizione del 05/04/2007 a pag.24 contiene un pezzo a firma Vicinio Leonetti dal titolo "In Calabria fondi dopo 60 anni" che si apre: "Qualcosa si muove nel pianeta-dighe calabresi, unanimemente considerate uno spreco di acqua e di soldi pubblici" a proposito di alcune novità positive in vista per la diga sul Menta. Si parla anche della diga sull'Esaro e dell'inchiesta della Procura di Castrovillari. Si dice anche che "Entro giugno dovrebbe ripartire il cantiere, la progettazione della galleria di derivazione è in arrivo, in vista dell'appalto. Costo previsto dell'opera: 14 milioni di euro". Finale ottimistico.
L'edizione di ieri 11/04/2007 a pag. 24 contiene un articolo a firma Massimo Frontera dal titolo "Opere idrauliche, settore debole" in cui si lamenta la "vita dura in Italia per le imprese specializzate nella progettazione o realizzazione di dighe". Gli anni (cinquanta) d'oro sono ormai un ricordo. Il volume di tale mercato è alla "quota ridicola" del 2,6% dell'intero mercato Italia. "Se la progettazione langue, gli appalti agonizzano" e si ricorda tra le altre l' "ancora ferma diga dell'Esaro, fra i casi di incompiute <<eccellenti>> denunciate da questo giornale". Urge sottoscrizione a favore delle imprese del settore.
Da anni raccolgo materiale inerente questa faccenda, oltre a fotografie e altre cose del genere.
Se si riuscisse a mettere in piedi a Sant'Agata un "centro di documentazione sull'invaso" sarei ben felice di conferire il tutto, come del resto ho fatto con le foto sulle manifestazioni 1984 per gli espropri che sono già nell'aula consiliare a disposizione di tutti.
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Gaetano |
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Luca Spinelli
Regione: Estero
Prov.: Estero
Città : Dubai - UAE
97 Messaggi |
Inserito il - 12/04/2007 : 13:39:19 (6434)
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Ciao Gaetano, io ho un piccolo dossier...che purtroppo arriva solo al 1992...cerco altri documenti e tra una settimana mi faccio risentire e ti do tutto quello che trovo... a presto Luca Spinelli |
l'importante è che oggi ho imparato qualcosa in più di ciò che sapevo ieri... |
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Profilo Utente n/a
215 Messaggi |
Inserito il - 12/04/2007 : 15:18:15 (6434)
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Le cose stanno un pò diversamente...
COMUNICATO STAMPA UNITARIO - del 11-04-2007 FILCA CISL, FILLEA CGIL, FENEAL UIL-
OGGETTO: Diga dell’Esaro. «Le assunzioni riguarderanno solo poche unità lavorative». I sindacati annunciano lo stato di agitazione dopo l’incontro di questa mattina con Sorical ed impresa Torno.
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I sindacati annunciano lo stato di agitazione dopo l’incontro di questa mattina con la Sorical e l’impresa Torno. «Non ci sono garanzie di continuità lavorativa, né sul rientro di tutte le maestranze già impegnate nella realizzazione dell’invaso». Questa mattina si è svolta un’assemblea presso il cantiere della diga dell’Esaro. I Segretari generali di categoria Enzo Pelle (Filca Cisl), Giuseppe Guido (Fillea Cgil) e Bruno Marte (Feneal Uil) hanno incontrato i rappresentanti della Torno internazionale, Barbato e Palermo, quelli della Sorical, Baietti e Barrile, i sindaci di Malvito e Sant’agata d’Esaro, Callisto e Arcuri. Le OO.SS., promotrici del vertice, sono «seriamente preoccupate dal blocco dei cantieri, nonostante il dissequestro dell’area». Il sindacato unitario ha chiesto agli interlocutori «quali saranno i tempi e le modalità della riapertura dei cantieri». Ma la risposta degli interlocutori ha lasciato l’amaro in bocca. La Sorical, infatti, ha precisato che il «dissequestro dell’area ha coinvolto esclusivamente l’area fisica del cantiere con l’esecuzione di poche opere di messa in sicurezza». Di conseguenza, dopo il dissequestro dei progetti da parte dell’autorità giudiziaria, «le assunzioni riguarderanno solo poche unità lavorative». L’impresa, dal canto suo, convocherà «le parti successivamente alla programmazione dei lavori indicati dalle autorità competenti». Per nulla soddisfatti, naturalmente, i sindaci che hanno sottolineato «lo stato di abbandono del territorio». «L’impossibilità di utilizzare le risorse naturali (acqua per uso plurimo)», dichiarano, «preclude ogni ricaduta positiva nella valle dell’Esaro». Deluse anche le OO.SS. che hanno rimarcato «la netta involuzione della vertenza. L’esito dell’incontro ha disatteso le nostre aspettative», affermano, «speravamo in un rientro di tutte le maestranze già impegnate nella messa in sicurezza dell’opera. Questo doveva avvenire in attesa della nuova progettazione della Sorical. Il ché avrebbe garantito continuità di occupazione». La notizia ha accentuato il malumore dei cinquanta lavoratori che attendevano con fiducia fuori dagli uffici del cantiere. «Difatti nel corso dell’assemblea», riferiscono i sindacati, «non sono mancati momenti di tensione. Gli operai hanno chiesto ai rappresentanti sindacali di promuovere iniziative di lotta in difesa delle maestranze. I Segretari di categoria, dunque, annunciano lo stato di agitazione. A breve scadenza le manifestazioni pacifiche sul territorio e presso le sedi istituzionali: Comune, Provincia e Regione.
A voi le dovute conclusioni...
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domenico tolve
Regione: Calabria
Prov.: Cosenza
Città : sant'agata d'esaro
44 Messaggi |
Inserito il - 12/04/2007 : 15:32:24 (6434)
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Caro Alessandro Mi domando, sempre più spesso, quando e cosa deve, ancora, succedere affinchè tra i rappresentanti della nostra classe politica si possa parlare liberamente, senza infingimenti, ipocrisie, pregiudizi, rispetto reciproco ed avendo a cuore soltanto gli interessi generali del paese e non piccoli-stupidi tornaconti? Micuzzo |
dtolve |
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Profilo Utente n/a
215 Messaggi |
Inserito il - 13/04/2007 : 17:52:18 (6433)
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ARTICOLO USCITO OGGI A PAGINA 22 de La Provincia cosentina
Diga Esaro, per Tolve “era già tutto previsto” “Senza i progetti, purtroppo, difficile individuare un futuro per l’opera”
S. AGATA DI ESARO
L’ultima puntata della telenovela “Diga Alto Esaro”, se non ha lasciato soddisfatti i sindaci Carmine Arcuri (S. Agata) e Fulvio Callisto (Malvito) che hanno sottolineato «lo stato di abbandono del territorio» e «l’impossibilità di utilizzare le risorse naturali (l’acqua per uso plurimo)» che «preclude ogni ricaduta positiva nella valle dell’Esaro», non ha colto di sorpresa l’ex sindaco Domenico Tolve, il quale ammette: “Era già tutto previsto”. E d’altronde – come più volte rimarcato – senza i progetti è difficile uscire da una via di non ritorno. Si attendeva l’incontro con Sorical e Torno quasi come “una manna dal cielo”, ma ciò non poteva essere perché “manca – a parere dell’ex primo cittadino – una parola chiara della Regione Calabria a riguardo di cosa si vuol fare di quest’opera”. Pertanto, proprio Tolve, rivolge “ai cittadini del comprensorio dell’Esaro, ai partiti politici, alle forze sociali un accorato appello affinché ritrovino le ragioni dell’unità, della partecipazione democratica alle scelte da compiere e, soprattutto, ad alzare lo sguardo verso l’orizzonte dello sviluppo del territorio, rifuggendo le stupide tentazioni del localismo e dei particolarismi che sono stati la vera causa delle sconfitte dei lavoratori”. Lo stesso Tolve continua a confidare “nell’indagine della Magistratura per fare piena luce sulle oscure vicende che hanno portato alla chiusura dei cantieri, all’allontanamento della direzione lavori, al licenziamento degli operai, alla successiva ed incomprensibile riapertura parziale dei lavori”, esclamando: È l’ora di finirla con una telenovela che dura da 30 anni!”. Ecco perché chiede “un riavvio trasparente e definitivo del completamento della diga con la riassunzione di tutta la manodopera (oltre 150 maestranze!) colpevolmente dimenticati ed abbandonati al loro destino. Indugiare ulteriormente su battaglie di retroguardia senza guardare agli interessi generali della comunità sarebbe la definitiva sconfitta di tutta la classe politica (locale e regionale)”. Lo stato di agitazione proclamato dalle OO.SS. a margine dell’incontro di ieri, quindi, non sarebbe un “deterrente” per il futuro dell’Invaso. E se – come affermato dal sindacato unitario – «non ci sono garanzie di continuità lavorativa, né sul rientro di tutte le maestranze già impegnate nella realizzazione dell’invaso», forse è inutile sperare in qualcosa di meglio. La Sorical – come già risaputo – ha precisato che il «dissequestro dell’area potrà portare solo all’esecuzione di poche opere di messa in sicurezza e con poche unità lavorative». E d’altronde senza i progetti (si badi bene, ancora sequestrati) e senza una nuova progettazione, sempre promessa e mai attuata, basteranno solo le iniziative di lotta a difesa delle maestranze per sperare in qualcosa di meglio?
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Profilo Utente n/a
215 Messaggi |
Inserito il - 13/04/2007 : 17:53:23 (6433)
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Ed altro che uscirà domani, poichè a scrivere è un assessore del comune a noi limitrofo
Diga, solo fantasmi per la Valle dell’Esaro Ricca alle Istituzioni: “Se ci siete battete un colpo”
SAN SOSTI
Diga dell'Esaro: “Istituzioni e politici se ci siete battete un colpo”, altrimenti “sarete solo fantasmi per questa Valle dell'Esaro”. È con queste parole che anche l'assessore Amerigo Ricca di San Sosti, si rivolge agli esponenti politici, provinciali, regionali ed ai vari parlamentari. Soprattutto al “caro Presidente Loiero – aggiunge Ricca – per le sue parole sulla realizzazione della diga sul Menta che hanno turbato un po’ le nostre menti, perché se, purtroppo, un'opera incompiuta ci sarà in Calabria questa sarà la nostra diga”. Come dire: lo abbiamo capito. E non solo noi cittadini “ma anche i lavoratori che invece aspettavano di poter esultare per aver conquistato un posto di lavoro, cosi come i cittadini di Reggio Calabria. Ma dopo anni di lentezza burocratica, di fermi, di sequestri, questa diga non diventerà mai una realtà, perché questa zona è stata abbandonata in tutto”. Oltretutto, per la sua portata, “se questa diga avesse avuto un appoggio politico che purtroppo è mancato – denota Ricca – avremmo potuto pensare anche noi alla realizzazione di una centrale idroelettrica, in modo da avere dei piccoli ritorni economici, specie per piccoli comuni che tirano la cinghia a causa di bilanci limitati. Invece i nostri comuni in fondo li considerate dei serbatoi, non di acqua, ma solo di voti per chi amministra”. Poi Ricca si rivolge al Direttore Generale di Sorical, Besson, al quale ricorda che “per la centrale idroelettrica si dovrebbe sfruttare prima la diga dell’Esaro e poi quella del Menta, per farla rientrare nei parametri dell'accordo di Kyoto in tema di fonti rinnovabili”. In buona sostanza – a parere di Ricca – “non possiamo continuare ad assistere a sperticati elogi per Prodi da parte di Loiero e Bova, mentre noi appartenenti a chi ha appoggiato la vostra coalizione esprimiamo sdegno e rabbia per il poco interessamento verso tale problematica”. E qui Ricca spinge per “il carattere unitario che devono avere il problema diga ed i lavoratori, in nome dell'interesse generale sulla vicenda che riguarda tantissimi cittadini di Cosenza e provincia”. E sottolinea ancora una volta “l’assenza dei politici in questa valle dell'Esaro diventata una valle di lacrime. La politica dei fatti concreti deve, invece, diventare rilevante per le nostre comunità, affinché questo territorio non sia dimenticato nel tempo: questa è la vera prova politica per chi ci vuole rappresentarci oggi e in futuro”.
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