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Domenico Tolve
Dec 17, 06 - 8:28 PM |
REGALO DI NATALE! MINACCIA DI LICENZIAMENTO.
In questi giorni, se non accadrà nulla, saranno licenziati tutti gli operai, assunti a tempo determinato, che lavorano alla Diga. E’ un bel regalo di Natale per tante famiglie. E’ un altro tassello per il definitivo declino socio-economico del nostro paese. Ma S. Agata è immobile, bloccata, ferma e chiusa in se stessa, paralizzata ed incapace di reagire. Arroccata nella difesa gelosa delle proprie posizioni e piccoli privilegi continua serafica a vivere tranquilla, chiudendo gli occhi e mostrando la sua ipocrita faccia servile, il suo disimpegno, la sua deresponsabilizzazione. Nessuna spinta veramente innovatrice, nessun progetto per il futuro delle giovani generazioni. Solo il generale appiattirsi su egoistici interessi personali e beghe di piccolo cabotaggio. Ma attenti! La responsabilità non è solo della politica. E’ anche della società civile che è incapace di indignarsi, di proporre soluzioni, alternative, speranze. Abbiamo rischiato la tragedia, per come denunciato da Amodio lo scorso mese di Novembre, nel totale disinteresse delle Istituzioni, dei Sindacati, dei Partiti Politici, dei Gruppi e delle Associazioni, della Gente comune, dei Lavoratori! «…Neanche l’acqua caduta di recente, e per oltre 36 ore sul territorio dell’Esaro, ha smosso i lunghi silenzi che ormai attanagliano la costruzione della Diga sull’Alto Esaro. Perché se è vero che la pioggia caduta nei giorni scorsi ha fatto innalzare il livello di guardia della vasca di dissipazione arrivato a ben 19 metri, con l’acqua che è esondata creando un certo allarme, è altrettanto vero che ciò è trapelato in modo sporadico e non per fonti dirette...» Ma davvero non dobbiamo parlarne più della Diga? Come sostengono alcuni? Oppure è giunto il momento, come io credo, di una grande mobilitazione popolare per pretendere dalla Regione Calabria, dalla Sorical, dal Ministero dei LL.PP. le garanzie di una rapida definizione degli ostacoli burocratici ed amministrativi che hanno rallentato il completamento dell’opera? Non esiste, ormai, alcun controllo tecnico e di vigilanza sul cantiere! Non si spiega altrimenti il colpevole riempimento, (di materiali di risulta del disboscamento del fiume Esaro!), della galleria di derivazione delle acque, che ha creato seri e gravi pericoli per la pubblica incolumità. Ma soprattutto non ci convince l’idea di un nuovo progetto propagandato dalla Sorical e dall’Assessore Regionale Incarnato. Il finanziamento del completamento della Diga è stato ottenuto con grandi lotte dei cittadini, dei lavoratori, delle Istituzioni e non possiamo permettere che la Sorical, che persegue altri interessi, possa giocare sulla nostra pelle e dirottare tali risorse per risolvere i problemi dell’acquedotto Abatemarco. Sappiamo bene che l’investimento non si può giustificare economicamente solo per il potabile, ma anche per uso irriguo ed industriale. Ecco perché dobbiamo chiedere che il finanziamento della galleria deve essere subordinato al bando di gara della diga. Siamo stati facili profeti ad opporci, lo scorso anno, alla inspiegabile ed ambigua chiusura e riapertura dei cantieri che hanno avuto il solo risultato di ingrassare le tasche della ditta Torno ( 10 milioni di Euro per il contenzioso!), Abbiamo motivo di pensare che il minacciato nuovo licenziamento degli operai sia, ancora una volta, merce di scambio per ottenere altri soldi attraverso riserve e ricatti. Non sarebbe ora che tutta la nostra comunità politica, istituzionale e civile avvertisse il dovere di sedersi intorno ad un tavolo per cercare, tutti insieme, il modo di evitare un ennesimo fallimento? Domenico Tolve INVIATO A PINCOMANIA e SANTAGATAVIVA |