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Author | Comment |
Antonio
Jun 22, 04 - 11:09 AM |
Parliamo di cose serie
Gaetano, Scalaistrama: come antidoto alla maleducazione, proviamo a continuare la nostra bella discussione. Gaetano, Sono d’accordo con te , ma a mio avviso non è del tutto esatto pensare che: ... un’amministrazione comunale, anche la più efficiente e preparata, non possa vincere fenomeni di marginalizzazione economica.. o che ….si è forse sovrastimato il ruolo della amministrazione” Tu stesso più avanti nel tuo intervento fai riferimento a scelte sbagliate che varie amministrazioni hanno fatto nel passato… Io trovo che sia proprio la somma di questi continui errori, ad aver deciso il destino del nostro paesino e a non averne permesso lo sviluppo (uno sviluppo sia ben inteso, armonico e compatibile con l'area. Con numeri, insomma, non certo "milanesi"). IL RUOLO DEL SINDACO E DELL’AMMISTRAZIONE E’ IMPORTANTISSIMO. E’ questa la sede dove si decide ogni cosa. Da qui si emanano i piani edilizi, i programmi urbanistici e paesaggistici; e da qui che si indirizzano gli investimenti e si sostengono ( o meno) le attività produttive, si fanno le scelte strategiche (il Parco è una di queste), si sviluppano le attività di promozione, si accolgono gli stimoli della società civile, si svolge azione di controllo e di spesa; si generano servizi, si incide sulla qualità della vita e dell’ambiente…eccc...eccc. C’è da perdere il sonno al solo pensare alla quantità (e qualità!) di cose che un sindaco può fare. Sempre che si abbia volontà e capacità di farle… Non vivo a Sant’Agata ma, come tutti, sono legatissimo al mio paese d’origine (questo sito e questa associazione ne sono una piccola dimostrazione), il destino del nostro paesino mi sta molto a cuore e vorrei tanto non perdere del tutto le speranze… |
ciccio&franca
Jun 22nd, 2004 - 4:04 PM |
Re: Parliamo di cose serie
Ciao a tutti, sono felicissima di poter discutere con amici che hanno a cuore il destino del nostro paesino. Non dobbiamo e non possiamo perdere la speranza di migliorare e di crescere in tutti i sensi, sia economico, che sociale, ...; abbiamo bisogno, noi che viviamo in questo meraviglioso paese, dell'aiuto di tutti. Sono d'accordo con te Antonio quando dici che il ruolo del sindaco e dell'amministrazione sono importantissimi, ma è anche vero che se si vuole creare sviluppo e armonia, dobbiamo vincere l'apatia e l'indifferenza che regna sovrana. Dobbiamo dialogare e tirar fuori il meglio di noi stessi senza paura di metterci in "discussione". Di questa consapevolezza, dico grazie a chi, pur non vivendo "attivamente" nella nostra comunità, si era proposto, inizialmente, in modo diverso dal solito per farla crescere. Non siamo ancora pronti, ma possiamo farcela insieme. Franca Maria |
Gaetano
Jun 23rd, 2004 - 6:14 PM |
Re: Parliamo di cose serie
Caro Antonio, di questi tempi è difficile non farsi contagiare dal Tuo lucido entusiasmo! C’è molta verità in quello che affermi: il ruolo del Sindaco e dell’A.C. è importantissimo per tentare di risollevare le sorti della nostra Sant’Agata, sempre che abbiano volontà e capacità di fare le cose che possono fare e sappiano accogliere gli stimoli della società civile. Proprio su questo ultimo punto vorrei soffermarmi, intanto perché bisognerebbe verificare l’esistenza di una società civile (le parole di “Ciccio& Franca” sono eloquenti), e poi perché bisognerebbe anche verificare la capacità di “ascolto” soprattutto del primo cittadino. A questo proposito, mi ricordo che molti anni fa (fine anni ’80) ottenni un passaggio in macchina Roma-Sant’Agata dall’allora Sindaco Fasano. Discutemmo tutto il viaggio, toccando un po’ tutti i punti che Tu stesso hai elencato. Mi ricordo, tra l’altro, che gli suggerii l’idea che il Comune si facesse parte attiva per promuovere in zona l’agriturismo, visto che già allora le nostre campagne erano provviste di tutti i confort (luce, rete viaria, telefono, fognatura ecc.), che potevano vantare una relativa vicinanza alle zone marine e alle zone montane in odore di Parco, oltre che possedere esse stesse qualità paesaggistiche e naturalistiche non comuni. Finì che quello “stimolo”, come tante altre proposte concepite nell’ambito del Gruppo Ecologico non ebbero seguito alcuno e vennero lasciate cadere. In verità, solo per questo non mi sento di attribuire a quella A.C. particolari responsabilità visto che forse altre erano le priorità. Ciò che invece, a distanza di anni, mi porta a giudicare assai negativamente quel modo d’intendere la funzione di Sindaco è invece il fatto che quella A.C. non sia stata assolutamente capace di ascoltare e convogliare con la dovuta lungimiranza tutte le notevoli energie e gli stimoli provenienti dal mondo giovanile santagatese nel suo complesso. L’effetto fu che una dopo l’altra le tante iniziative abbozzate si esaurirono e con esse le speranze che suscitarono. Le cose si sono poi aggravate anche sotto la successiva amministrazione, complice l’emorragia emigratoria di “capitale umano” che continua senza soluzione alcuna. Con riferimento a quest’ultimo periodo, vorrei far notare la singolare condotta di chi, dopo aver promosso pure convegni in tema di agriturismo, abbia deliberato di insediare un’area industriale, con impatto deleterio sul paesaggio, proprio in una delle zone (la Valle del Forge) più adatte ad ospitare insediamenti agrituristici! |