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Gaetano
 May 10, 04 - 1:08 PM |
La luce elettrica a Sant'Agata: undici anni dopo New York
Cari amici, mi associo ai complimenti rivolti a Riccardo per la nuova veste grafica del sito e ciò mi dà ancora una volta l’occasione di ringraziarlo per la splendida opportunità che ci offre. Inoltre, volevo segnalare a tutti il risultato di un sondaggio tra i lettori del mensile “Calabria”, organo del Consiglio Regionale della Calabria, sul nome da dare al nuovo palazzo della Regione. Ebbene, un po’ a sorpresa, il nominativo più votato è stato quello di Adele Giannone Servidio, un’imprenditrice che nel 1913 ad Acri tenne a battesimo una delle prime industrie elettriche calabresi, soltanto “dieci anni dopo New York”. Ciò mi porta a sottolineare, parallelamente, la nascita, un anno più tardi, dell’industria elettrica santagatese. Sul muro della “centrale elettrica”, accanto “allu mulinu di “mienzu”, era impressa e visibile fino ai primi anni novanta la scritta in neretto “1914”. Quella scritta, con tutta la centrale, come tutto il mulino, come pure quello bellissimo ed allora ancora funzionante dei Martirani, fu oggetto di una spietata e pianificata operazione di distruzione, nel silenzio complice non solo dell’amministrazione comunale, ma anche di tutti i santagatesi, ivi compresi gli illuminati leaders politici di quel tempo. Per chi ha occasione ora di passare dinanzi alle macerie, rimane evidente la rabbia ferita del violento getto d’acqua che dal canale sovrastante non trova più il suo sfogo naturale. Un simbolo questo, che testimonia, ormai, come l’ignoranza ed il mancato rispetto per la propria storia abbia condotto la nostra comunità verso un’ingloriosa decadenza. |
sandro sicilia
May 12th, 2004 - 9:36 PM |
Re: La luce elettrica a Sant'Agata: undici anni dopo New York
Caro Gaetano e cari voi tutti, io riguardo all'impianto elettrico comunale santagatese ho un'esperienza diretta. Infatti mia nonna, nata nel 1914, dice tutt'ora che l'anno della sua nascita è stato l'anno della luce. I pionieri furono zio Luigino Martorelli, fratello di mia nonna e suo cognato zio Francesco Morano, nonno per l'appunto di Gaetano... La nostra comunità ha dimenticato totalmente l'importantissima rivoluzione che ormai 90 anni fa questi due personaggi portarono a Sant'Agata. Per quanto riguarda la cancellazione della memoria è un dato di fatto che Noi si fa di tutto per cancellare ogni tipo di tradizione per omologarci sempre di più ai moderni valori dell'usa e getta.Un abbraccio a tutti. A presto... PS per Gaetano: Un baciotto al piccolo MARIO |
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Gaetano
May 13th, 2004 - 1:56 PM |
Re: La luce elettrica a Sant'Agata: undici anni dopo New York
Caro Sandro, sono veramente bellissime le parole di Zia Maria e ci danno un pò la misura della "rivoluzione" tecnologica che si era avuta nel 1914. Del resto, a quei tempi, il nostro paesello doveva essere davvero all'avanguardia per molti aspetti: un robusto tessuto artigiano e industriale (si pensi solo alle numerose filande), un'agricoltura intensiva ed assai distribuita (Ti ricordi a proposito i grafici sul catasto dei terreni che facevo a Castrovillari?), la presenza non secondaria di banche locali, i benefici e molteplici influssi della costruzione della SS105. Una società insomma assai dinamica dove irruppero peraltro le sostanziose rimesse dei primi emigranti americani che sconvolsero gli equilibri tra le classi sociali e che consentirono, ad esempio, alla ditta Martorelli e Morano di acquistare la centrale elettrica dal fondatore Michele Sirimarco, genero di "Don" Giovanni Martirano. La centrale, dopo alterne vicende, fu poi venduta nei primi anni '50 alla ditta SOLEO (non volevano chiamare così l'Unione dei Comuni?) di Belvedere. Se il nonno e lo zio avessero resistito qualche anno, fino alla nazionalizzazione dell'energia elettrica, avrebbero potuto lucrare una sostanziosa plusvalenza... A presto |
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