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Autore |
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Emiliano
Regione: Calabria
Prov.: Cosenza
Città : Castrovillari
98 Messaggi |
Inserito il - 12/06/2009 : 22:54:14 (5645)
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<<Dopo questa campagna elettorale logicamente non sono venuti meno i conflitti sociali, i quali si sono acutizzati ...anzi a dire la verità si sono modificati, in proporzione e coerenza con il modificarsi del tessuto sociale perdente o se volete vincente. In tutto questo modificarsi restano però costanti i bisogni e le esigenze della gente e non si tratta solo di esigenze economiche, ma si tratta di bisogni ed esigenze molte più intime e profonde. A queste esigenze e a questi bisogni la politica deve saper dare delle risposte. Ma per poterlo fare deve necessariamente riuscire a porsi le domande giuste. Deve riuscire a capire come la struttura sociale si è modificata e con essa si siano modificati i conflitti sociali. Senza trovare un buon sistema di domande la politica non può più fare politica. Dobbiamo a questo proposito ritrovare il senso della parola politica. Il senso della parola politica si è perso con l'andare del tempo. E’ come se lo avessimo consumato. Fare politica come si fa oggi non ha nessun senso. La politica fatta solo per il raggiungimento del potere non è politica, è puro agonismo egocentrico e cieco. Si è perso il senso delle cose comuni e quotidiane. Il senso dello stare insieme e del vivere quotidiano. Si è persa la socialità e l' umanità. Questo processo, forse innescato dalla modernità, che ha reso l'uomo schiavo di se stesso, oggi è anacronistico e astorico. Ma purtroppo coerenza e storia sono anch'esse in declino. L’alienazione oggi è palpapile. Ed è un fenomeno tanto più grave perché ad essere alienata oggi è l'intera comunità o, volendo, l'intera non comunità. In quando la struttura fondamentale del vivere umano la società appunto , si è ormai disgregata. Siamo giunti purtroppo ad un punto di non ritorno. Eppure la nostra vita comunitaria deve ancora avere un senso. Non possiamo deporre le armi proprio ora. Occorre riscoprire la politica per ritrovare, o forse per rifondare la nostra comunità. Questo è il tema. E a questi problemi di base la politica o presunta tale deve riuscire a dare risposte. Oggi siamo sempre più soli, ciò nonostante la modernità che avvicina tutti e rende tutti , apparentemente,uguali ma in realtà decentra e rende tutti più soli ed asociali. Bisogna riscoprire la società,la libertà anche nella diversità di pensiero. Bisogna tornare a pensare per essere davvero liberi. Bisogna avere rispetto reciproco anche nella diversità forse solo così sarà davvero possibile ricostruire il tessuto sociale di cui un po' tutti in campagna elettorale ne abbiamo parlato,magari ,anche strumentalizzandolo per i nostri fini<<< ....Dimostriamo il contrario ...
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ciao, Emiliano |
Modificato da - Santagataviva2004 in Data 24/07/2009 13:04:19
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marilena
Regione: Lombardia
Prov.: Milano
Città : Meda
215 Messaggi |
Inserito il - 13/06/2009 : 00:30:15 (5644)
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Ciao Emiliano ho seguito tutti i tuoi interventi attraverso la cdstv, e l'ho scritto anche nella chat, che le uniche parole veramente diverse le ho ascoltate da te. In particolar modo quando hai aperto la tematica su chi dovrebbe essere leggittimato ad occuparsi delle faccende che riguardano il nostro paese. Mi spiego meglio chi non vive stabilmente a Sant'Agata od non possiede sul proprio documento di identità la sospirata (e credimi abbandonata con dolore) dicitura "residente a: Sant'Agata di Esaro", quanto deve pesare sulle scelte e quanto può avvalorare/contrastare quello succede e le decisioni che vengono prese. Il tuo invito a riunure in un comitato di saggi, dove ognuno porta le proprie competenze solo perchè vuole il bene di Sant'Agata indipendentemente da dove si trova geograficamente, è un idea che mi ha fatto stare bene. Ma più ancora il fatto di ricotruire un concetto di comunità santagatese al di là delle distanze chilometriche, che orami non esistono più, noi grazie a Francesco Martorelli siamo stati qui e li contemporaneamnete, sia veramente il primo passo. Primo passo che non è poi molto difficoltoso, sai mercoledi è arrivato il camion da Sant'Agata con i pacchi, nel vederli li tutti ammucchiati in quel magazzino che è lo stesso da decine di anni, ognuno con su un nome familiare, ho pensato quanta Sant'Agata e quanto amore c'è dentro quei pacchi, fino a pochi anni fà ero io che aiutavo mia madre a prepararli per i parenti che vivevano a Seregno, oggi ne sono la destinataria. Il pane di Sant'Agata mi nutre anche qui e nutre i miei figli, come possiamo considerarci allora semplici non residenti alias non votanti quindi senza peso nella vita del nostro paese. Ciao e grazie |
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admin
Città : PG-MI-SAdE
702 Messaggi |
Inserito il - 13/06/2009 : 08:57:16 (5644)
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