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Antonio
Regione: Lombardia
Prov.: Milano
Città : Milano
361 Messaggi |
Inserito il - 28/01/2009 : 18:44:20 (5779)
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Mi giunge una notizia che mi riempie di tristezza: l’antica casa alla “Trapesa” (quella proprio a fianco dell’ ”acquaro” del vecchio mulino “i mminzu” - al quale nel 1914 era stata collegata una tra le prime centrali idroelettriche d’Italia-), è crollata a causa del dissesto idrogeologico di cui purtroppo la Calabria e anche la nostra Sant’Agata, soffre.
Si dirà: “era una vecchia casa per giunta espropriata, che vuoi che sia...E poi, dopo tutte queste piogge, è naturale...” Forse è così, ma forse il fatto che strade, stradelle, antichi “acquari” e case secolari, vengano portate via dalle frane, potrebbe non essere così naturale...Forse anche questo è uno dei tanti frutti avvelenati che i lavori dell’invaso hanno lasciato sul nostro territorio. Gli espropri, il conseguente abbandono delle case e delle campagne, la non accurata gestione di un territorio per sua natura già delicato, hanno certamente avuto il loro peso in questo dissesto di cui la pioggia è appunto solo l’ultima goccia.
La casa della “Trapesa” era per me come una vecchia amica. Ricordo con nostalgia i suoi gentilissimi proprietari Francesco e Maria. E credo che quelle casa sia stata una presenza molto importante per i tantissimi che ogni giorno, per anni e anni dall’alba alla sera, salivano e scendevano dal paese attraverso la via di“i Cruci”.
Tutto cambia, ed è naturale che anche Sant’Agata cambi. Oggi un altro pezzettino dell’antico paesaggio rurale santagatese se ne andato, e questo in sé potrebbe anche far parte dell’ordine delle cose...Se solo si sapesse: in cambio di che cosa?
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La mente è come un paracadute: funziona solo se si apre.
E dopo il settimo giorno, Dio creò l'ottimo giorno. (Serafini) |
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Gaetano
Regione: Lombardia
Prov.: Milano
255 Messaggi |
Inserito il - 29/01/2009 : 13:52:28 (5778)
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Ho ricevuto anch'io notizie preoccupate e preoccupanti.
Le forti piogge dei giorni scorsi hanno causato straripamenti del fiume in molti punti e un fronte di frana che ha travolto in parte la casa posta accanto ai resti del mulino "di mezzo".
Inutile sottolineare quanto mi sia caro anche a me quell'angolo di campagna.
Purtroppo, quanto accaduto non depone a favore del “consolidamento” effettuato per i lavori dell’invaso, anche per l'insufficiente (a quanto pare) manutenzione a cui andava periodicamente assoggettato.
Questo perenne stato di attesa che avvolge da anni il nostro paese non può durare ancora per molto, pena una progressiva decomposizione del territorio utilizzato in vario modo dai lavori e abbandonato al proprio destino.
Urgono risposte definitive, prima che sia troppo tardi.
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Gaetano |
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