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Autore |
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Massimo
Regione: Lombardia
Prov.: Milano
Città : milano
171 Messaggi |
Inserito il - 28/11/2008 : 22:46:20 (5841)
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Stamatina maiu sumatu aiu arrassatu a tenda raputa a persiana e aiu dittu ella madoschia nivica! ppi nnu momentu a capu me ghiuta alla sivica adduvi sugnu natu cca na matina fridda di virnu mi sumava e mamma " sta nivicannu stamatina alla scola non ci va" e ghia zumpava du liittu guardava alla finestra e faciiva a stessa cosa, rapiivu u purtillinu arrassavu a tenda e gheridi a stessa immagini.............piccatu ca stamatina sugnu sciuti e a niva ghera niivira e sugnu iutu a faticà embeci chilla matina alla sivica sugnu sciutu e a prima cosa caiu fattu imbeci du latti frischi mungiuti da vacca i zi nutaru maiu fattu na surbetta ccu u meli i castagni ca ma vi purtatu papà di castagni da muntagna granna, e la niva gheri ianca ianca. massimo u carcaruu
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Scalaistrama
Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città : Perugia
194 Messaggi |
Inserito il - 29/11/2008 : 16:06:46 (5840)
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Caro Massimo, ti devo ringraziare, in un attimo mi sono trovato a vivere un qualcosa che succedeva tanti anni. All' improvviso mi sono trovato in bocca il sapore della neve fresca con il miele di fichi ed il silenzio mattutino che faceva presagire una nevicata copiosa. Che meraviglia, quanto era bello il mio paese. Un abbraccio |
Emanuel |
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Antonio
Regione: Lombardia
Prov.: Milano
Città : Milano
361 Messaggi |
Inserito il - 30/11/2008 : 17:18:55 (5839)
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Ciao Massimo, il tuo messaggio mi ha colpito: è bello, significativo, evocativo. Una degna “paesia” da leggere tutto d’un fiato...congelato... E anche a me, come a Emanuele, ha sollecitato ricordi molto personali, che mi va di condividere con tutti voi..
Il mio ricordo è volato alla mia cara mamma Carmelina, che ci ha lasciato proprio in questo periodo, sette anni fa. Chi l’ha conosciuta, sa che sto parlando di una persona gentile, ma molto schiva e riservata. Una che non te la immagini certo a far “pallotte” ... Invece, e le sorrido ricordandola, una bella nevicata la rendeva felice e la faceva tornare bambina.
Ci preparava una varietà di “subette” che manco una gelateria: all’arancia, al mandarino, al caffè, al miele, con le fragoline di bosco sotto spirito che aveva raccolto lei stessa... Era una festa! Che non finiva qui! A lei, incredibile, piaceva “pallottiare”amici e vicini, e non aveva pietà per nessuno!
La cosa funzionava così: si preparava per tempo una bella scorta di “pallotte” in una bacinella che piazzava sul balcone, e poi, quando il malcapitato o la malcapitata di turno arrivava a tiro,lei, zac! Le scaricava una raffica che li costringeva, increduli e stupiti a cercarsi un rifugio di fortuna...
Mia madre gestiva una piccola trattoria familiare, ebbene, anche i clienti più altolocati e importanti subivano lo stesso trattamento!
Ricordo il Brigadiere dei Carabinieri: lui ignaro, stava venendo a gustarsi uno dei deliziosi pranzetti che trovava pronto ogni giorno. Ma giunto in “zona di tiro” mia madre, gentilmente ma in tono fermo, gli ordinò: “Brigadiè, vata caccià u cappiellu!” - E appena quello eseguì l’ordine, lo seppellì di pallotte....
Questo fatto di chiedere al Carabiniere di togliersi il cappello militare, per me bambino fu una lezione di rispetto e educazione: l’Arma non c’entrava...in quel gioco di bambina felice per la “niva”...
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La mente è come un paracadute: funziona solo se si apre.
E dopo il settimo giorno, Dio creò l'ottimo giorno. (Serafini) |
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