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 GLI ULTIMI SARANNO I PRIMI...?!
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215 Messaggi

Inserito il - 25/02/2007 : 13:03:39 (6481)  Mostra Profilo Invia a Profilo Utente n/a un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tutti i quotidiani (ma anche grandi manifesti 6 x 3 in giro per l'Italia) presentano, da oggi, con grandi foto la nuova
campagna pubblicitaria voluta dalla Regione Calabria, realizzata dal grande fotografo Oliviero Toscani, dove alcuni giovani calabresi, tutti rigorosamente vestiti di bianco e sorridenti dicono «terroni? sì calabresi» ecc., ma che si conclude con la scritta «gli ultimi saranno i primi».
La frase evangelica naturalmente è usata in modo strumentale, ma è importante che anche la pubblicità riconosca il valore non tanto del "primo" ma quanto dell'"ultimo".
«Gli ultimi saranno i primi», può fare pensare a San Francesco di Paola, l'umile eremita calabrese che viene chiamato alla corte dei re di Francia per consigliare il più potente monarca del mondo occidentale e lo stesso ultimo ed umile figlio di Calabria che trova posta nella prima nicchia nella grande Basilica di San Pietro, con evidente contrasto tra la ricchezza artistica e la sua povertà di vita. Solo nell'ottica di Dio, però, «gli ultimi saranno i
primi».

Cosa ne pensate di questa campagna pubblicitaria che sta facendo la Regione Calabria? Soldi spesi bene o cosa si poteva fare di meglio e di diverso, ammesso che si doveva fare per forza questo tipo di pubblicità...

Buccia


Regione: Lombardia
Prov.: Milano
Città: Milano


84 Messaggi

Inserito il - 27/02/2007 : 17:59:45 (6479)  Mostra Profilo Invia a Buccia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Alessandro,

abbiamo notato anche noi la campagna pubblicitaria della Regione Calabria, e - sia come calabresi sia come consulenti di comunicazione – esprimiamo forti riserve su quel messaggio.

E' evidente che ogni progetto di comunicazione ha un obiettivo e un target e per esprimere un parere "tecnico" bisognerebbe conoscere il percorso che ha portato alla creazione e all'approvazione di quel tipo di messaggio e gli eventuali sviluppi futuri della campagna.

E' però altrettanto vero che la pubblicità veicolata sui media allargati (quotidiani, affissioni, tv generalista ecc) deve avere la capacità di instaurare una relazione chiara e diretta e trasmettere valori e contenuti precisi e significativi.

Oliviero Toscani si è "costruito" nel tempo un'immagine di provocatore fuori dagli schemi della comunicazione classica.
Non conosciamo le modalità che hanno portato al suo incarico (c'è stata una gara pubblica? Un'assegnazione diretta? Una competizione creativa?) ma è chiaro che scegliendo O.Toscani, la Regione Calabria aveva (si spera!)già chiara una propria strategia.

Comunque, per tornare al punto, quella campagna cosa comunica? E a chi si rivolge?

Per prima cosa purtroppo "certifica" che i calabresi - oltre ad essere ultimi (sic!!), sono malavitosi, fannulloni, inaffidabili, terroni... e lo fa senza creare alcuno scarto tra il testo e l'immagine (degli adolescenti in maglietta bianca bastano a capovolgere quanto affermato dal testo e cristallizzato nei pregiudizi?).

E poi cosa offre, che gli ultimi saranno i primi? Ma questa è una speranza evangelica, non una proposta!

Con ben altra forza per la provocazione intelligente e coraggiosa, i ragazzi di Locri avevano creato uno slogan efficace quale "E ADESSO AMMAZZATECI TUTTI" dopo l'omicidio Fortugno.
Lo slogan di Toscani al confronto appare "nato vecchio" e utilizza un “negative approach” con scarsa capacità di coinvolgimento.

Certo, se invece di "Malavitosi? Sì, siamo Calabresi" avesse detto: "Malavitosi? NO, siamo Calabresi!" la campagna avrebbe forse perso parte della sua carica provocatoria, ma il messaggio almeno sarebbe stato più chiaro e propositivo.

Come calabresi ci verrebbe voglia di lanciare una raccolta firme del tipo "NON IN MIO NOME" contro quella comunicazione (ma questo sarebbe un premio per O.Toscani, che utilizza le polemiche create dai Media sulle sue campagne, proprio per affermare le sue capacità di comunicatore).

E infine una riflessione: forse prima di fare pubblicità ad un “prodotto”, sarebbe meglio investire risorse per mettere a punto e migliorare il prodotto stesso…

Si potrebbe continuare...

Un caro saluto a tutti
Buccia e Antonio

"Ho messo la testa a posto. Ma non ricordo dove."
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1703 Messaggi

Inserito il - 16/03/2007 : 13:46:33 (6462)  Mostra Profilo Invia a Info-Forum un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Da: SPOT and WEB
Quotidiano di comunicazione e marketing, anno III, numero 40, venerdì 2 marzo 2007, pag. 13

Campagna pubblicitaria della Regione Calabria di Oliviero Toscani: obiettivo raggiunto?

Suscita molte polemiche la recente iniziativa di comunicazione dell’Assessorato al Turismo della Regione Calabria.

Improvvisa, irruenta, forte, in perfetto “stile Toscani”, è partita l’inedita campagna firmata dal grande fotografo milanese.

Presentata in pompa magna alla Bit di Milano e presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati di Roma, appena apparsa sui grandi quotidiani nazionali ha immediatamente attirato l’attenzione dei calabresi, in particolare degli “addetti ai lavori”.

Lo sconcerto è forte, per molteplici motivi.

La campagna gioca molto sul “solito” effetto provocazione tipico di Oliviero Toscani, ma questa volta non sono tanto le immagini a “dar fastidio”, quanto i testi: dissacranti, provocatori, «eretici» -
definizione dello stesso presidente della Regione - «un po’ retorici, scontati» secondo altre autorevoli personalità.

Vogliamo dirlo? Offensivi secondo molti.

Questo è uno degli aspetti importanti della querelle: era proprio il caso di richiamare alla memoria una serie di preconcetti che, con grande difficoltà, stavano cominciando ad uscire dai luoghi comuni
con i quali vengono etichettati, loro malgrado, i calabresi? E’ corretto ipotizzare che, per sfatare i pregiudizi insiti in mille improperi, più o meno vela-ti di razzismo, accuse di nullafacenza,
mafiosità e quant’altro, si dovessero portare gli stessi al centro dell’attenzione?

Non è che, per caso, il Presidente e l’Assessore si siano fatti “persuadere” dalla grande personalità del famoso fotografo e lasciati trascinare in un’operazione della quale la Calabria, ed i calabresi, ne avrebbero fatto volentieri a meno?

La strategia della “provocazione” è un vecchio modello di Toscani che punta, in primo luogo, a far parlare di sé ancor prima del prodotto.

E dunque appare paradossale che la Regione avvii una campagna per promuovere quelle che sono le caratteristiche della terra calabra,e decida di “sparare a zero” sui calabresi,definendoli Terroni, Malavitosi, Incivili,I peggiori, Gli ultimi della classe,Inaffidabili…

Basta guardare un po’ i commenti sui forum, per vedere che questa idea “creativa” non piace, ed i più infastiditi(per usare un eufemismo)sono i calabresi che vivono fuori e si ritrovano i 6x3 sotto casa.

Qualcuno, addirittura, pensa di citare per danni la Regione: «Da ora in poi i miei colleghi "italiani", i partner commerciali che ho in tutta Italia, le aziende che rappresento istituzionalmente in sedi nazionali, i fornitori extraregionali, ci penseranno 2 volte prima di darmi fiducia e stima». Diceva sconsolato un giovane professionista calabrese…

Non si può negare che da una provocazione nascano dibattiti,
confronti, critiche, che sono la base dell’amplificazione di un messaggio, ma la Calabria in questo momento aveva davvero bisogno di una comunicazione di questo genere?

La sensazione è che, ancora una volta, anche questa campagna possa essere stata costruita solo per dare notorietà a chi l’ha progettata.

Altro aspetto che ha creato molto disappunto è l’idea che, ancora una volta, si predica bene e si razzola male: si vuole dare (almeno nelle intenzioni) un messaggio puro, di speranza e di ottimismo verso il futuro per le nuove generazioni e, per fare ciò, la classe dirigente non guarda a casa propria, ed alle professionalità che vi risiedono.

E’ paradossale che non venga indetto un bando,non siano invitate alla partecipazione le menti creative calabresi.

E’ evidente, allora, che il primo a percepire i calabresi come ultimi è proprio l’establishment regionale.

Una contraddizione in termini assolutamente evidente.

Marcello Spagnolo

*Coordinatore per la Calabria di TP,
Associazione Italiana Pubblicitari
Professionisti e vice presidente
nazionale coordinatori TP

Tutti possono contribuire a mantenere informata la comunità:
quando hai notizie e segnalazioni di interesse, condividile anche su questo spazio, oppure invia una e-mail a:info@santagataviva.org
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Massimo


Regione: Lombardia
Prov.: Milano
Città: milano


171 Messaggi

Inserito il - 16/03/2007 : 16:07:37 (6462)  Mostra Profilo Invia a Massimo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Cari Amici,
vi informo che sabato 30 marzo sono stato invitato come presidente dell'associazione culturale Santagataviva presso il circolo della stampa di Milano dove ci sarà un incontro con i vertici egli amministratori della Regione Calabria e Oliviero Toscani che spiegherà a tutti questa discussa campagna publicitaria, ovviamente io non mancherò ma non mancherà anche Il nostro vice Antonio Briguori che penso non si farà scappare l'occasione.
Massimo
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