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Inserito il - 06/10/2016 : 13:27:15 (2969)
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AdM
Domenica 9 ottobre: escursione su Serra delle Ciavole - Parco del Pollino
Giorgio Braschi, profondo conoscitore, guida ufficiale e custode del Parco del Pollino, ci accompagnerà su Serra delle Ciavole seguendo un nuovo itinerio.
Partiremo da Colle Impiso, passando da Piano Gaudolino e Piano di Toscano, arriviamo alla Balconata dei pini loricati, giungeremo alla sorgente del Frido proseguendo verso la Cresta Ovest della Serra delle Ciavole, risaliremo poi la cresta fino a raggiungere la vetta a quota 2127 metri.
Da qui osserveremo un panorama superbo sulle altre cime del Massiccio del Pollino e sui sottostanti piani, trovate di seguito la descrizione e le informazioni tecniche dell’itinerario fornite da Giorgio.
Alle 7,15 ritrovo a Cosenza Sud (parcheggio centro commerciale Marconi), partenza ore 7,30.
SENTIERO COLLE IMPISO - SERRA DELLE CIAVOLE (SENTIERI N. 920, N. 921 E N. 923) Colle Impiso - Vacquarro Alto - Piano Gaudolino - Piano di Toscano - Piana del Pollino - Sorgente del Frido - Serra delle Ciavole Punto di partenza e di arrivo: Colle Impiso, 1554 m (39.934114, 16.161494) Lunghezza complessiva (andata e ritorno): 8500 m Quota massima: 2130 m Quota minima: 1501 m Dislivello complessivo in salita: 933 m Dislivello complessivo in discesa: 933 m Classificazione: E Lasciata l'auto al parcheggio di Colle Impiso, si percorre la carrareccia per 150 metri fino al culmine del passo (1571 m) e sulla sinistra si imbocca il sentiero n. 920 in direzione Vacquarro Alto; dopo circa 1 chilometro nel bosco di faggi si raggiunge la carrareccia che porta sui prati raccordandosi a quella proveniente da Colle Impiso. Si segue in direzione sud la carrareccia fino ad un centinaio di metri oltre il piccolo guado sul Valloncello di Viggianello, quindi si svolta a destra sul sentiero per raggiungere la Fontana Spezzavummola dopo aver attraversato il ruscello dalla quale origina. Superata la fontana si ritorna sulla carrareccia che in meno di 150 metri porta all'ampio Piano Gaudolino. Appena fuori dal bosco si lascia la carrareccia piegando decisamente a sinistra (sentiero n. 921); entrati nella faggeta a quota 1731 si prosegue in salita fino a quota 1815 e poi in leggera discesa fino ad incontrare la carrareccia (segnalata anche da un grande ometto di sassi); sulla carrareccia si svolta a destra e dopo qualche diecina di metri si esce dal bosco, nuovamente sul sentiero che porta al Piano di Toscano (circa 2,2 chilometri dal Piano Gaudolino). Dal Piano di Toscano, senza perdere quota, si prosegue verso est e si comincia a salire lungo lo stretto sentiero in direzione dei Tre Faggi che danno nome alla sorgente. Poco dopo la sorgente il sentiero gira in direzione nord-est raggiungendo e seguendo il crinale poco pronunciato che porta in lieve salita fino alla Piana del Pollino delimitata da una cornice rocciosa popolata da enormi pini loricata e ormai nota come "Balconata dei Pini Loricati". Superata la ripida scarpata rocciosa si raggiunge la Sorgente del Frido. Il percorso continua sui prati subpianeggianti oltre la Sorgente e fino all'inizio del boschetto di faggi dove si ricomincia a salire lungo una traccia evidente che conduce alla caratteristica "Porta di Serra delle Ciavole", un varco nella roccia che introduce nella parte sommitale della montagna. Usciti dal bosco, una fila di pietre indica il tracciato che conduce a ridosso della bassa parete rocciosa costeggiata la quale si esce sul pendio aperto verso la Cresta Ovest della Serra delle Ciavole; si risale la cresta fino a raggiungere la vetta a quota 2127 metri. Da qui il panorama è superbo sulle altre cime del Massiccio del Pollino e sui sottostanti piani che conservano ancora evidenti le morfologie lasciate dall'ultima glaciazione Wurmiana, quali circhi glaciali e depositi morenici.
A questo punto si può scegliere se tornare indietro sullo stesso percorso oppure riprenderlo all'altezza della Sorgente del Frido dopo aver raggiunto anche la seconda cima della Serra. In questo secondo caso si segue il crinale raccomandando ai meno esperti di aggirare a sinistra il salto di rocce che si incontra intorno a quota 2109. Dalla vetta centrale più alta (2130 m) si scende verso la sella che la separa dalla vetta settentrionale e si inizia a scendere sul fondo di un pronunciato avvallamento fino al pianoro, con un ultimo tratto a zig-zag molto accidentato e sdrucciolevole.
Per info e prenotazioni:http://www.admcalabria.it/
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