Insistere nel dire che l’essere umano è immagine di Dio non dovrebbe farci dimenticare che ogni creatura ha una funzione e nessuna è superflua.
Tutto l’universo materiale è un linguaggio dell’amore di Dio, del suo affetto smisurato per noi.
Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio.
La storia della propria amicizia con Dio si sviluppa sempre in uno spazio geografico che diventa un segno molto personale, e ognuno di noi conserva nella memoria luoghi il cui ricordo gli fa tanto bene.
Chi è cresciuto tra i monti, o chi da bambino sedeva accanto al ruscello per bere, o chi giocava in una piazza del suo quartiere, quando ritorna in quei luoghi si sente chiamato a recuperare la propria identità.
Lettera Enciclica LAUDATO SI' del Santo Padre FRANCESCO sulla cura della casa comune.