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1703 Messaggi |
Inserito il - 27/01/2007 : 15:53:27 (6509)
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Sul Corriere della Sera di venerdì 19 gennaio scorso, a pagina 59, è stato pubblicato un articolo su Facio, Dante Castellucci, a firma di Dino Messina, titolato “Facio”, il partigiano tradito nella memoria. Ci sembra quanto mai opportuno, poiché in questi giorni si parla tanto di “Giornata della Memoria”, proporvelo integralmente. Leggi l'articolo
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Gaetano
Regione: Lombardia
Prov.: Milano
255 Messaggi |
Inserito il - 19/02/2007 : 18:27:33 (6486)
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Ho letto il libro di Capogreco tutto di un fiato. A pagina 151 si afferma che nel suo paese natale, “Dante Castellucci è un nome che non dice nulla ai più”. All’inizio mi stavo arrabbiando. Poi ripensandoci, in parte è proprio così. In fondo, nel nostro paese ha vissuto pochi anni; la sua famiglia, come attesta Pierino Cozzitorto, era pure poco considerata. Ciò nonostante, in tanti momenti del libro, vi è la prova di quanto portava questo nostro paese nel cuore. Da parte nostra, cosa abbiamo fatto di grande per onorarne la memoria? Questo libro può aiutarci a comprendere molte cose, l’eccezionalità della persona, prima di tutto. In più sollecita un impegno particolare: la richiesta di revisione del processo illegittimo che lo condannò a soli 24 anni ad una morte ingiusta ed infamante, e con essa la restituzione di una medaglia d’argento fondata su motivazioni in parte menzognere. La nostra comunità, in tutte le sue componenti, su questo dovrebbe essere presente in prima linea. Quest’anno il 22 luglio, il giorno della sua fucilazione, cade di domenica. Organizziamoci almeno per portare un fiore sulla sua tomba.
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Gaetano |
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sandro
Regione: Toscana
Prov.: Siena
Città : Siena
81 Messaggi |
Inserito il - 20/02/2007 : 16:13:03 (6485)
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Caro gaetano, ti consiglio di leggere anche il libro della Seghettini, la stessa è riuscita secondo me con rara poesia ad esprimere la grandezza di questo figlio dell'Esaro che pur avendo vissuto pochi anni nel nostro paese, ne porta per tutta la (sia pur breve) vita tutto il colore e la passione. Portare un fiore sulla sua tomba non è facile, è sepolto infatti nel cimitero di Pontremoli (MS). Io ci sono stato più volte e vedendo la sua tomba penso a quanto sarebbe bello se i resti del nostro eroe potessero essere trasportati a Sant?Agata. Un'altra provocazione. Con tutto il rispetto per G.Carducci e per Vittorio Emanuele II non sarebbe il caso di intitolare a questo nostro grande fratello una piazza principale del nostro paese. Con affetto. sandro |
Sandro Sicilia
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Gaetano
Regione: Lombardia
Prov.: Milano
255 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2007 : 13:44:05 (6484)
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Caro Sandro, mi piace più l'idea di dedicargli una piazza. E' li che Dante incontra Otello per la prima volta, dando così una svolta irreversibile alla sua vita che lo porterà a diventare Facio. Penso invece sia giusto che i suoi resti siano lasciati dove è stato ed è tuttora amato. Nella testimonianza delle due sorelle, si legge come le stesse, in anni passati, abbiano fatto richiesta (inutilmente) al nostro Comune di accollarsi gli oneri del trasferimento. Nel libro "Il piombo e l'argento" non si fa alcun accenno al fatto che la locale sezione del PCI fosse a lui intitolata. Il partito in nome del quale, per tragica ironia, secondo la stessa Laura Seghettini, è stato "giustiziato". Tra le recenzioni ed i commenti a questo libro Vi segnalo quella perciò importante di Andrea Ranieri (figlio dell'allora ispettore che il partito comunista mandò a verificare la correttezza del processo) su l'Unità del 13/02/2007 e poi quella tanto essenziale quanto umanamente sentita di Goffredo Fofi sull'Avvenire. Un abbraccio
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Gaetano |
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Luca Branda
Regione: Calabria
Prov.: Cosenza
Città : S.Agata d'Esaro
30 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2007 : 13:59:55 (6484)
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Caro Gaetano devo confessare di non aver ancora letto il libro del prof. Capogreco, cosa che farò appena possibile. Credo che la splendida storia del Partigiano Facio non sia tanto sconosciuta quanto ignorata. Condivido e sottoscrivo la tua proposta di organizzare per il 22 luglio, nel giorno della sua fucilazione, un “viaggio memoria” a Pontremoli (MS). Credo che la tua domanda sia largamente condivisa: “cosa abbiamo fatto noi per onorarne la memoria”? Perché di questo si tratta: Memoria Storica. Aggiungo: cosa è stato fatto per onorare, non solo la memoria del Partigiano Facio, ma anche degli altri Partigiani del nostro paesello che si sono spesi nella lotta di liberazione contro la tirannia nazi-fascista? Oppure, per onorare e ricordare i “confinati politici” che durante il ventennio fascista furono mandati nel nostro paesello? Per questo va dato atto ad Italo Arcuri di aver scritto il libro “Al confino per comando del Duce”, che narra la loro storia di confinati nel nostro paese. La memoria storica ha ragion d’essere se è diffusa, soprattutto tra le nuove generazioni che per ragioni cronologiche non hanno avuto modo di viverla direttamente e che, attraverso una sorta di catena direi generazionale, devono in modo perpetuo tramandarla. Se un anello della catena si spezza, si corre il rischio che assieme ad esso si possa perdere tutto il “contenuto” che essa "trasportava".
Il 17 aprile 2005, in occasione del 25 aprile, Festa di Liberazione, mi feci promotore di un’iniziativa organizzata in collaborazione con l’A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di cui faccio orgogliosamente parte dopo l’apertura ai giovani, avvenuta all’ultimo congresso. Quell’iniziativa fu presenziata oltre che dai politici locali, dal sen.Gianfranco Pagliarulo, allora Direttore del settimanale “La Rinascita della Sinistra” che dedicava molta attenzione alla memoria storica, dal dott. Vincenzo Calò in rappresentanza dell’A.N.P.I. Giovani e soprattutto dal Presidente Onorario Nazionale della stessa associazione partigiana, il Comandante Partigiano Ferdinando De Leoni, il quale durante la sua testimonianza fece un ringraziamento formale a tutti i partigiani e gli antifascisti del nostro paese. Ricordo in oltre la presenza nel pubblico del Partigiano Francesco Perrone (Ziu Franciscu u partigianu). Il tentativo di quella iniziativa era proprio quello di cercare di recuperare, riguardo a tale tema, gli anelli mancanti della catena di cui parlavo prima, o in un certo qual modo di rafforzare quelli che nel tempo si erano allentati, con un’opera di sensibilizzazione generale. Penso, per farla breve, che il nocciolo della discussione sia proprio quello di sensibilizzare tutta la nostra comunità, per lo meno coloro i quali condividono tale memoria, anche se, proprio perché memoria storica, dovrebbe essere condivisa all’unanimità. In questo modo, come tu dici: “la nostra comunità, in tutte le sue componenti”, dovrà e potrà “essere presente in prima linea”.
Riguardo a ciò che scrive Sandro, credo che la sua non sia affatto una provocazione, tutt’altro! E qualora sia difficile, come credo, trasportare i “resti del nostro eroe” a S.Agata, si potrebbe quanto meno innalzargli a monumento un cippo, a mo’ di quello presente a Adelano di Zeri, circondato da altri cippi innalzati anch’essi a ricordo di tutti gli altri eroi, meno noti, del nostro paesello che tanto fecero per la nostra libertà!
Con affetto e stima, Luca!
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Luca Branda |
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Pina
Regione: Calabria
Prov.: Cosenza
Città : SANT'AGATA DI ESARO
3 Messaggi |
Inserito il - 24/02/2007 : 12:39:24 (6481)
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Lunedì 22 gennaio 2007, ho avuto il piacere di sentir parlare il Prof. CAPOGRECO a S.Agata nella Tavola Rotonda organizzata dall'A.C. in occasione della Giornata della Memoria. Sono rimasta affascinata dalle sue parole, dalla naturalezza nell'esporre il suo libro, ci ha descritto il suo attaccamento alla figura di Dante Castellucci, ma non solo, in quell'occasione ha esortato e stimolato l'A.C. a far conoscere questa grande figura, suggerendo di ristrutturare la sua casa a S.Agata, di creare un sentiero naturalistico attraverso i luoghi che dante percorreva per recarsi da S.Agata al suo comando, quando andava a far visita alla famiglia. Ha inoltre chiesto al sindaco di ricordare e onorare Facio in occasione della Festa di liberazione il 25 aprile di quest'anno. Solo conoscendo il passato si può comprendere il presente che si vive. Mio solo rammarico che quel giorno la sala della biblioteca comunale, dove si è svolta la Tavola Rotonda, era deserta. Mi piace, caro Gaetano, e sottoscrivo la tua idea del "viaggio memoria" a Pontremoli per il 22 luglio. Ciao! Pina. |
La felicità spesso si insinua attraverso una porta che non sapevate di aver lasciato aperta. John Barrymore |
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