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 L'economia della Calabria - Banca d'Italia 11/2012
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Gaetano


Regione: Lombardia
Prov.: Milano


255 Messaggi

Inserito il - 27/11/2012 : 09:44:26 (4380)  Mostra Profilo Invia a Gaetano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
N. 42 - L'ECONOMIA DELLA CALABRIA

Aggiornamento congiunturale, novembre 2012
Sommario
Nella prima parte del 2012 l'attività economica in Calabria si è ulteriormente indebolita rispetto alla seconda metà dell'anno precedente. Il calo riguarderebbe tutti i settori e sarebbe più marcato di quello registrato nel resto del Paese. La fase congiunturale negativa ha interessato anche i servizi, settore principale dell'economia calabrese e generalmente meno sensibile alle fluttuazioni cicliche, per effetto del generale calo dei consumi. Le imprese intervistate dalla Banca d'Italia indicano tuttavia un graduale miglioramento dell'attività a partire dai prossimi mesi.
L'occupazione ha ripreso nel corso dell'anno il trend decrescente cominciato nel 2007, che si era temporaneamente interrotto nel corso del 2011. A fronte del calo degli occupati, si è registrato un aumento marcato delle persone in cerca di occupazione; il tasso di disoccupazione è quindi salito al livello più alto tra le regioni italiane. Il numero di ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni è sceso, a causa in particolare dell'esaurimento della componente in deroga, ma permane a livelli tripli di quelli precedenti la crisi.
I prestiti bancari al netto delle sofferenze erogati a residenti in Calabria sono diminuiti a un ritmo superiore alla media nazionale. Includendo i passaggi a sofferenza, il credito erogato complessivamente in regione sarebbe diminuito a un ritmo meno intenso. Il calo del credito alle imprese si è rafforzato durante il primo semestre del 2012; vi hanno influito sia la debolezza della domanda da parte delle aziende sia le residue tensioni sui criteri di erogazione da parte degli intermediari. Il credito alle famiglie, dopo una lunga fase di sostanziale rallentamento evidenziata durante la crisi, si è ridotto a giugno a fronte di un ristagno rilevato a livello nazionale. Il tasso di decadimento, pur mostrando nel complesso segnali di stabilità nel primo semestre dell'anno, si mantiene su un livello elevato nel confronto storico e rispetto alla media italiana.


Allego rapporto completo.


Allegato: calabria.pdf
316,56 KB

Gaetano

sandro


Regione: Toscana
Prov.: Siena
Città: Siena


81 Messaggi

Inserito il - 27/11/2012 : 19:15:09 (4380)  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sandro Invia a sandro un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Gaetano. Leggerò con attenzione il rapporto.

Sandro Sicilia



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Gaetano


Regione: Lombardia
Prov.: Milano


255 Messaggi

Inserito il - 28/11/2012 : 10:21:23 (4379)  Mostra Profilo Invia a Gaetano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Carissimo Sandro,
evado un momento dall'analisi economica proponendoti un commento pubblicato su FB da un mio caro amico.
Attiene alla grave vicenda di Rossano.
Un abbraccio.

"Si è parlato poco dei morti di Rossano. Sei braccianti rumeni travolti da un treno. Mi ha impressionato il cinismo di questi tempi: sei immigrati sfruttati nei campi, sottopagati, schiacciati da un treno per colpa della strafottenza delle regole, e sulle cui spoglie s'è accesa la rissa dei becchini-sciacalli per speculare un ultimo euro infame. Questo succede a sud, la terra di cui sono fiero, dove il refrain ci dice che siamo poveri ma di cuore. invece no, avevano ragione i Verga e i Malaparte. Soprattutto al sud, davanti all'interesse prevale la pancia, anzi, lo stomaco, e una sguaiataggine sfacciata, impietosa, disumana".


Gaetano
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Antonio


Regione: Lombardia
Prov.: Milano
Città: Milano


361 Messaggi

Inserito il - 28/11/2012 : 19:46:33 (4379)  Mostra Profilo Invia a Antonio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Gaetano,
capisco forse le ragioni di questo tuo amico e anche la riflessione che vuoi proporci citandolo, però non sono totalmente d’accordo con lui.

Che nel Sud ci siano tantissimi casi di sfruttamento feroce degli immigrati ( e non solo) è verissimo ( e questo grazie anche ad una criminalità organizzata che spadroneggia). Ma la cronaca italiana ce ne regala purtroppo a decine di casi di voracità e cinismo economico e sociale ( e politico!) ben diffusi su tutto il territorio italiano e in tantissimi ambiti.

Quell’episodio ha colpito molto anche me, ma nello specifico di quella immonda rissa tra necrofori, penso dovremmo parlare proprio di regole, di leggi e di applicazioni delle stesse piuttosto che di Sud…
Sono certo ( e Sandro ci potrà ben illuminare) che quei poveri resti avrebbero dovuto sicuramente essere sotto il controllo degli inquirenti e quindi assegnati agli operatori del settore secondo una determinata procedura legale che evidentemente non è stata applicata.

La mente è come un paracadute: funziona solo se si apre.

E dopo il settimo giorno, Dio creò l'ottimo giorno.
(Serafini)
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