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Gaetano
Regione: Lombardia
Prov.: Milano
255 Messaggi |
Inserito il - 17/07/2012 : 14:07:48 (4518)
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“Quando don Damiano uscì dalla chiesa e si diresse verso la grotta a baciare il Bambinello, di nuovo le campane ripresero a suonare… Poi da lontano… si levò prepotente la voce di mio padre: <<Buon Natale, amici>>. Mio padre si spostò sul gradino più alto della scalinata e mi cercò con gli occhi. Voleva essere sicuro che lo vedessi e lo ascoltassi. Urlò al mondo intero: <<Gente, ho deciso che non riparto, starò sempre a Hora con la mia famiglia, con voi. Questa ormai non mi serve più>>. E ciò dicendo fece un gesto che nessuno si aspettava: lanciò in aria con rabbia la valigia in aria. La vidi rotolare dentro le scintille, come un pallone calciato ad effetto, e poi precipitare al centro del fuoco. La valigia si squagliò lentamente e sparì risucchiata nelle viscere del fuoco”
Carmine Abate, “La festa del ritorno”, Mondadori, 2004
Ho concluso la mia personale trilogia dei romanzi di Carmine Abate con una storia di emigrazione di rara intensità.
Un dialogo tra un padre che parte ed un figlio che aspetta il suo definitivo ritorno dalla Francia: appunto "La festa del ritorno" che si realizza in concomitanza delle feste natalizie.
Nei ringraziamenti finali, Carmine Abate afferma che il titolo del libro è dovuto alla "Festa del ritorno" che organizzava al suo paese insieme ai suoi amici: "un tentativo di dialogo e di riconciliazione tra chi resta e chi parte, un pò come avviene in questo libro".
Sono parole che dovrebbero farci riflettere.
Credo che sopratutto la nostra comunità abbia ancora bisogno, tra le altre cose, di un tentativo autentico di dialogo e riconciliazione tra chi resta e chi parte.
Ciò che forse, in un lontano passato, costituiva l'essenza e la magia del mese di agosto.
Un abbraccio ed un arrivederci a presto.
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Gaetano |
Modificato da - Gaetano in Data 17/07/2012 14:11:43
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