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Lista Progetto Comune


Regione: Calabria
Prov.: Cosenza
Città: Sant'Agata di Esaro


1 Messaggi

Inserito il - 17/04/2011 : 20:51:55 (4969)  Mostra Profilo Invia a Lista Progetto Comune un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ELEZIONE DIRETTA DEL SINDACO E DEL CONSIGLIO COMUNALE
Sant'Agata di Esaro 15 e 16 maggio 2011




LINEE PROGRAMMATICHE

LISTA “PROGETTO COMUNE”

Candidato alla Carica di Sindaco

DOMENICO TOLVE

Il nostro simbolo elettorale "Progetto Comune" è ben augurante. Simboleggia la disponibilità ad incontrarsi e contaminarsi; è segno di speranza, serenità, operosità, sviluppo e riscatto sociale.

Ogni giorno, i cittadini lottano per vedere concretizzati i loro diritti e perché gli amministratori interpretino i loro bisogni e li traducano in obiettivi da perseguire.

Ecco allora che non è possibile procedere a caso ed avventurarsi in esperimenti che possono rivelarsi pericolosi e costituire un ritorno all’indietro, vanificando impegno, progettualità, lavoro che non arriva mai a dare frutto.

È evidente che non si può e non si deve ripartire sempre da zero negando diritto di cittadinanza all’esperienza, alla professionalità, al talento, alle conoscenze acquisite sul campo in anni di operosità e di impegno personale.

Nel nostro “ PROGETTO COMUNE” abitano di diritto la continuità, il dialogo, la trasparenza, la partecipazione attiva, la disponibilità all’ascolto, la speranza, la condivisione, ma anche il diritto di tutti ad essere trattati in modo obiettivo ed imparziale; il diritto all’informazione e ad usufruire dell’erogazione di servizi resi senza discriminazioni di alcun genere per condizioni socioeconomiche – culturali – fisiche – psichiche o di opinioni politiche diverse.

Vi abitano pari opportunità ed integrazione; scelte operative ispirate a criteri di efficienza ed efficacia; razionalità; produttività; ricerca di semplificazione delle procedure; contrasto ad ogni forma di pregiudizio; pluralismo e solidarietà; risposte certe, costanza; determinazione nel perseguire obiettivi e risultati; attenzione ai più deboli, alle donne, ai giovani, ai bambini, agli anziani.

Al primo posto nella gerarchia delle problematiche da affrontare c’è il lavoro, condizione irrinunciabile per ogni individuo, uomo o donna che sia.

Il lavoro è condizione che dà dignità alla persona; dà sostentamento; è fonte di benessere; di uguaglianza e di riscatto sociale. In un momento di congiuntura e di crisi mondiale del lavoro, quale è questa che stiamo vivendo, non ci si può e non ci si deve arrendere di fronte a difficoltà sempre più evidenti, anche e soprattutto nei piccoli centri, che purtroppo non offrono molte possibilità di scelta e di realizzazione personale.

Bisogna per questo individuare, progettare e perseguire forme di lavoro possibili, compatibili con le condizioni e le risorse ambientali, facendo del territorio, dei suoi problemi e delle sue potenzialità un’occasione di sviluppo.

Non è quello del lavoro un tema oggetto di strumentalizzazioni e speculazioni di alcun tipo.

Serve un alto senso di responsabilità per onorare le normali regole del rispetto della persona e della dignità, soprattutto in un momento di grandi difficoltà economiche delle famiglie e dei giovani in particolare. Non è consentito il venir meno di un’etica pubblica e civile condivisa in una realtà segnata dall’incertezza e dalla paura. Servono, pertanto, risposte concrete, scelte serie e condivise, ricerca delle risorse pubbliche disponibili, fiducia nelle proprie capacità e nella propria intelligenza.

La conclusione anticipata del mandato amministrativo è stato l’ultimo atto di un cammino travagliato che ha vissuto la nostra comunità, proditoriamente umiliata e colpita in quei valori, per secoli gelosamente conservati, sui quali avevamo costruito la nostra immagine, la nostra identità, il nostro patrimonio morale e culturale.

La nostra comunità non è preparata ad assistere ad un nuovo scontro elettorale, che avrebbe un effetto devastante su un tessuto sociale molto provato e su quei pochi rapporti interpersonali, miracolosamente rimasti illesi.

Ecco perché la nostra azione politica sarà caratterizzata dalla moderazione, dalla ricerca della massima unitarietà possibile sui gravi problemi del paese.

Mi rivolgo, con umiltà e rispetto, ai cittadini che nutrono profonda fiducia nelle istituzioni e che ripudiano ogni forma di violenza e sopraffazione affinché si rifletta sul nostro bene comune, si pensi e si realizzino azioni politiche che tendano verso la ricerca di una sostanziale unitarietà, per perseguire, tutti insieme, la verità sui fatti delittuosi che hanno sconvolto la nostra convivenza civile, per eliminare le macerie di questo terremoto sociale, per pacificare la nostra comunità che ha un disperato bisogno di risollevarsi e di essere guidata, utilizzando le comuni responsabilità, verso la ricostruzione sociale e civile.

Le divisioni, i distinguo, le accuse, i reciproci sospetti hanno generato un clima di paura e di incomunicabilità, impedendo che si affrontassero insieme, attraverso il dialogo ed il confronto politico ed istituzionale, le nuove emergenze ed il crescente disagio sociale.

I giovani soprattutto, i nostri ragazzi e ragazze, avvertono con preoccupazione questo disagio e guardano con sempre più disincanto la politica e le istituzioni.

Il primo ed urgente messaggio di unità deve essere quello di gridare ai quattro venti e ad alta voce: “Sant’Agata non è un paese mafioso!” Non è neanche un ricettacolo di delinquenti politici. Dobbiamo farlo per Sant’Agata, per i nostri figli, per il futuro di noi tutti.

Senza retorica! Attraverso un’analisi lucida, pacata, intelligente. Lontani dai riflettori, dalla piazza, dai pregiudizi e, soprattutto, con la consapevolezza che per sconfiggere il male oscuro che sta distruggendo la nostra convivenza civile serve una comunità coesa, determinata, unita intorno alle istituzioni per combattere, senza distinguo, contro i delinquenti che hanno sparso, impunemente, fango e melma, sulla nostra limpida storia politica e civile.

Faremo in modo che una tematica così importante per l’avvenire del nostro paese possa essere affrontata con la massima unità delle forze politiche ed istituzionali.

Con questo spirito, animati dalla convinzione che in politica non ci possono essere nemici ma avversari leali che, pur nella loro diversità, amano il proprio paese sopra ogni cosa ci apprestiamo a chiedere la condivisione ed il sostegno al nostro “PROGETTO COMUNE”.

Sant’Agata ha urgenza e necessità di tornare a parlare del suo futuro e per poterlo fare è imprescindibile abbattere barriere, steccati, muri ricostruendo il paese dei nostri antenati, simbolo dell’accoglienza, della solidarietà, del dialogo.

Vogliamo tenere viva la speranza di tutti i sinceri santagatesi che pretendono di conoscere la Verità come fondamentale atto di giustizia per poter ricominciare a rivivere ed a guardarsi negli occhi.

Sant’Agata non ha bisogno né di martiri né di eroi! Serve, invece, una guida forte e serena, punto di riferimento e garante delle prerogative istituzionali, del dialogo e del confronto, dei diritti e dei doveri di tutti e di ciascuno.

Mi candido ad essere il sindaco di tutti con la convinzione profonda che se non sapremo sconfiggere, insieme, la barbarie che sta paralizzando le nostre coscienze non ci saranno né vincitori né vinti. Resterà solo la sconfitta ed il definitivo declino del nostro paese.

Domenico Tolve


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