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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
marilena |
Inserito il - 15/01/2009 : 10:13:18 Ciao questa è "Contro-vento", una sorta di continuazione di "Noi e il vento". Gran parte del nostro quotidiano santagatese, nell'arco delle stagioni, si svolge contro vento, bisogna però attrezzarsi (di pazienza e spirito libero) per rendere questa convivenza il meno fastidiosa possibile. Io, ad esempio, da ragazzina non mi pettinavo mai i capelli, lasciavo che fosse lui a decidere che piega fargli prendere.....nonostante i rimproveri della signorina Angelina, una cara quanto severa maestra (che molti degli utenti avranno avuto come insegnate alle elementari) ogni qualvolta entravo in classe. Una piacevole sventolata a tutti Marilena
CONTRO-VENTO Quando cresci contro-vento impari che anche piangere è difficoltoso le lacrime non riescono a solcarti il volto ed inumidirti la pelle perchè lui le ha già seccate lì, sul nascere o se le è portate via con uno dei suoi tanti soffi è un grande gesto il suo di amore e di orgoglio disperde il tuo dolore e tempra la tua tenacia. Quando vivi contro-vento sai che solo lui acuisce le tue gioie ed i tuoi tormenti ti piega se vuoi farti piegare ti rialza se vuoi farti rialzare. (agosto 2008) |
4 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
marilena |
Inserito il - 20/01/2009 : 11:58:29 Dalla raccolta di poesia "Il Vento del domani", di Evgenij Evtusenko raccolta che ho riletto durante le lunghe giornate di pioggia a Sade, anche qui di coincidenze ne ho ritrovate molte, a proposito di condivisione. Creazione E' terribile il non esprimere il non dire, quando sotto la pelle bruciano le schegge e nè estrarle, nè scavarle, nè placarle si può in nessun modo. Eventi murati dentro gridano disperati: "Siamo dimenticati noi. Possiamo scomparire dalla storia facci uscire! facci uscire!". Groppo in gola la sofferenza: "Noi come singhiozzi soffocati. Così speriamo nella nostra liberazione: esprimici! esprimici!" Tutte le costole implorano le idee: "Stiamo strette dentro. E' stato un tormento". Parole meravigliose ma non proferite, gridano "Vive siamo sepolte vive" Imprese ardite, ma rimandate, gridano "Vive siamo congelate" E tutti gli errori, le colpe nascoste si dibattono dentro come epilettici: "Quello che non esprimi quello che si dimentica, accadrà di nuovo" Rode il rimorso "Devo svincolarmi. ero piccolino ora sono cresciuto!". La tristezza non espressa in tempo, urla nelle tenebre "Voglio uscir fuori io!" E piange la gioia con tristezza: "Tutti i vostri sentimenti si impoveriscono quando pensate di mostrare ingegno col non esprimere le gioie" E la dolcezza sussurra "Si vergognano di me, parlano l'un l'altro brutalmente perchè nascondete, tormentandovi, non solo le cose peggirori ma le migliori anche?
Terribili i mali che vengono nascosti, ineluttabili uccidono, ma perfino la dolcezza se viene nascosta.."
Iniziate la confessione anche se a poco a poco. Cercate di iniziare, provate. E ci vergogniamo, come di cosa futile, non solo di cio che che è terribile, ma anche del meraviglioso..... ... ....... quando una banalissima paura di esprimersi conduce un gioco di sottile reticenza...
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Buccia |
Inserito il - 20/01/2009 : 09:52:36 Gocce di pioggia nel fiume.
"Sapessi quante cose straordinarie ho visto ai miei tempi. Le porto tutte rinchiuse nel mio cuore. Saranno dimenticate solo quando sarò costretto a liberale. Perché ovviamente prima o poi lo dovrò fare, così come tutti dobbiamo abbandonare i nostri ricordi quando viene il nostro momento. In verità è l'unica cosa che mi angoscia. Non riesco proprio a darmi pace che tutti quegli attimi vadano perduti, che i miei ricordi si dissolvano nel nulla come gocce di pioggia in un fiume. Questa per me è la vera morte."
A proposito di vento e di memorie, e a proposito delle coincidenze in cui la vita si diverte a coinvolgerci: queste sono alcune delle parole del libro che ho finito di leggere oggi. "Vento che parla sabbia che canta" di Anton Quintana è un libro che parla di uno sciamano e un ragazzo in viaggio nelle steppe dell'Asia centrale: l'avventura, la ricerca di sé, la saggezza.
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marilena |
Inserito il - 16/01/2009 : 14:19:30 Ciao Buccia, grazie a te e volevo aggiungere, a quello che dici, che la “condivisione delle emozioni” non è cosa facile, in particolare quando si è delle persone caratterialmente schive e solitarie come me, e che il merito maggiore va a questo Forum che un passettino la volta mi ha permesso di superare la paura (mista al timore del giudizio altrui) ed esprimere un pochino di quel mondo che, come giustamente sottolinei, tutti noi santagatesi ci portiamo dentro. Marilena
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Buccia |
Inserito il - 16/01/2009 : 11:02:27 Ciao Marilena, desidero ringraziarti per le parole e le emozioni che condividi. E' bello percepire la spontanea profondità con cui recuperi parti della tua memoria. E la consapevolezza con cui trasmetti esperienze di vita abitate da stagioni e persone, elementi naturali e soggetti culturali.
Per chi, come me, si sente idealmente "adottata" dalla valle e dai suoi abitanti, è un piacere scoprire persone come te, portatrici di nuove percezioni di quella sempre particolare, e a volte magica, "dimensione umana santagatese".
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