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 Il bacio del pane di Carmine Abate

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Gaetano Inserito il - 30/09/2013 : 15:40:44
“La mamma era orgogliosa del suo pane. Lo preparava con cura utilizzando farina di grano duro e pasta madre fermentata naturalmente. Era una delle poche donne del paese che ancora cuoceva il pane nel forno a legna come ai vecchi tempi e per questa sua passione veniva criticata pure dalla amiche, che non ne capivano la necessità, dato che a Spillace c’era un panificio; in compenso riceveva elogi sperticati dagli intenditori come me e mio padre.
“Un pane da resuscitare i morti, non quella specie di spugna inodore che si compra nei supermercati” diceva mio padre…
La mamma rise compiaciuta delle sue battute.
“Mangia, Francesco, mangia che cresci sanizzo. E stasera se torni presto ti preparo la pizza ai ciccioli che Ti piace tanto”.


Carmine Abate, “Il bacio del pane”, Libellule Mondadori, 2013

Sapevo di questo nuovo libro di Carmine Abate, il primo dopo il prestigioso riconoscimento del premio Campiello 2012.
Tentennavo a prenderlo, ma una settimana fa, Lorella, la nostra bibliotecaria, mi ha fatto notare che l’aveva già inventariato e quindi, dopo averlo preso in prestito, l’ho letto in pochi giorni.
Abate insiste sulle sue tematiche ormai consolidate, e cioè l’esaltazione dei rapporti familiari intergenerazionali, dei principi di legalità, frugalità ed essenzialità, retaggi di un mondo millenario che, mi sembra, egli voglia riproporre, nella loro attualità, in modo particolare alle nuove generazioni.
Per questo, la sua scrittura si fa più viva che mai, fluida, colorata, spesso sensuale, con citazioni di canzoni e cantanti in voga, attualissima ma comunque fortemente ancorata ai valori di un tempo, come quello fondante, sacrale, del pane, che il nonno Francì aveva saputo tramandare al nipote Francesco, voce narrante del romanzo.
Il valore del pane, un’unità di misura vecchia come il mondo, ma ancora capace di restituire nel racconto, specie nelle fasi più drammatiche, corpo, sostanza e speranza, una guida sicura e controcorrente anche per i giovani d'oggi.



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