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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
marilena |
Inserito il - 10/12/2012 : 18:53:41 Al link un articolo di panorama sui libri di Aprile e altri.... http://cultura.panorama.it/libri/terroni_libri_sud_pregiudizi |
1 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Gaetano |
Inserito il - 11/12/2012 : 13:55:17 Grazie Marilena, per la segnalazione. Siccome su questi temi si è molto dibattuto, vorrei proporVi anch'io un libro sull'argomento scritto dallo storico Piero Bevilacqua. Su di lui ho ancora fresco il ricordo della presentazione del volume "Calabria" della storia d'Italia Einaudi da lui curato insieme ad Augusto Placanica. Parlo della fine degli anni '80, avevo appena iniziato la preparazione della tesi di laurea ed il mio Prof. che mi seguiva in questo mio lavoro (Giuseppe Orlando) mi portò con lui presso l'Istituto Sturzo in pieno centro a Roma dove era prevista appunto la presentazione di questo volume. Dopo i curatori intervenne il Prof. Manlio Rossi-Doria, figura storica ed eminente del meridionalismo (http://it.wikipedia.org/wiki/Manlio_Rossi-Doria) che poco tempo dopo ci avrebbe lasciato e poi il Prof. Giuseppe Galasso. Fu una giornata memorabile. A presto.
Piero Bevilacqua Breve storia dell'Italia meridionale Dall'Ottocento a oggi
È davvero un altro mondo l’Italia del Sud? O non appartiene in tutto e per tutto all’esperienza storica del nostro paese, dell’Occidente, dello sviluppo? E in che cosa consiste, allora, la «questione meridionale», dove si annidano le specificità, le differenze, le distonie rispetto al resto del paese? In un momento in cui il tradizionale schema del dualismo italiano si colora di toni particolarmente polemici, tanto da riproporsi in tutta la sua dirompente carica politica, questo libro, uscito per la prima volta nel 1993 e divenuto ormai un piccolo «classico», si offre quale lucida e pacata sintesi di un decennale lavoro di ricerca. Fuori da ogni retorico preconcetto, Piero Bevilacqua ricostruisce la storia di una grande, contraddittoria e contrastata trasformazione, che ha visto interagire di volta in volta forze di diversa natura e portata: l’ambiente fisico e l’insediamento umano; il lavoro e l’emigrazione; le agricolture e le industrie; le città e i paesi; i proprietari, i professionisti, i notabili; la politica e i gruppi dirigenti; lo Stato e l’intervento straordinario; il clientelismo e la mafia. Di là dalle abusate categorie di «arretratezza» e «sottosviluppo», prende forma così la vicenda di un mondo in movimento, articolato nei suoi spazi interni, e partecipe dei processi più vitali caratteristici del nostro paese, dell’Europa e dell’Occidente in età contemporanea.
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