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| V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
| Gaetano |
Inserito il - 11/04/2012 : 13:57:36
“Una volta noialtri avemmo un comandante che aveva studiato molto.
Era molto istruito, e non sapeva mai cosa fare.. Non avrebbe mai saputo prendere una decisione.
Tutto quello che succede oggi cosa credi che sia? Perché il mondo sa troppo.
Dove volete arrivare? A capire di non capire niente?
Sai come finì il nostro comandante?
Era coraggioso, freddo, questo si, perché chi sa riesce ad essere freddo.
Ha un certo modo suo. Si vede subito.
Ma quel comandante aveva paura, indovina di chi?
Di noialtri, proprio dei suoi Partigiani.
Quel comandante, se lo vuoi sapere, finì ucciso. Già da qualcuno di noi.
Accendi la luce, ora.”
Corrado Alvaro, “L’uomo è forte” (1938)
Confesso che ieri leggendo il post ripescato da Antonio sulla monografia di Cesare Cattani ho sentito un brivido.
Avevo appena terminato il libro di Alvaro più bello ed intenso.
Un capolavoro della letteratura mondiale universalmente riconosciuto.
“Un’altissima riflessione sul sempre minacciato valore della libertà”, come sintetizza Michele Prisco nella prefazione.
Quel "comandante" mi aveva richiamato alla mente la vicenda di Facio.
Tra pochi giorni, il 15 aprile, cade il compleanno di Corrado Alvaro
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