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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Gaetano |
Inserito il - 13/01/2011 : 13:36:41 Ho letto con attenzione il recente intervento di Antonio Briguori collocato nella “bacheca politica”: uno dei più belli di questo nostro amico che eroicamente cerca di lanciare dei semi di speranza in questa terra sempre più angusta ed apparentemente priva di slanci vitali.
In altri luoghi le sue pertinenti sollecitazioni non cadrebbero in un vuoto di risposte e le sue “utopie”, in base alle quali costruire un possibile futuro, verrebbero almeno prese in considerazione.
Per fortuna (loro) questa rassegnata e decadente prospettiva non appartiene ad altri comuni vicini al nostro che pur tra mille difficoltà ed in condizioni certo non migliori cercano di realizzare i loro sogni. E qualche volta questi sogni diventano realtà!
E’ notizia fresca che il Comune di Civita, con i suoi meno di mille abitanti, è entrato a far parte della ristrettissima èlite dei comuni dell’entroterra italico a cui è stata riconosciuta dal Touring Club Italiano la “bandiera arancione” (http://www.bandierearancioni.it/).
In dieci anni di attività il TCI ha analizzato circa 2000 Comuni distribuiti in tutta Italia assegnando la bandiera arancione solo a 178 località, tra cui Civita e Morano Calabro (le uniche calabresi). Con questo programma, il TCI, “promuove la conoscenza di luoghi poco conosciuti ma di grande pregio e stimola il viaggiatore a visitare questi luoghi assaporandoli, ma al tempo stesso avendone cura proprio perché preziosi”.
Come si legge sul sito del TCI ”La Bandiera arancione è il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano rivolto alle piccole località dell'entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità".
La Bandiera arancione è uno degli strumenti con il quale il TCI garantisce ai turisti qualità e accoglienza e alle località prescelte uno strumento di valorizzazione, stimolando la loro crescita sociale ed economica attraverso lo sviluppo sostenibile del turismo, attraverso la valorizzazione delle risorse locali; lo sviluppo della cultura dell’accoglienza; lo stimolo dell’artigianato e delle produzioni tipiche; l’impulso all’imprenditorialità locale; il rafforzamento dell’identità locale.
Civita è stata scelta dal TCI poiché “si presenta come un vivace borgo dal centro storico esteso e immerso in un contesto naturalistico di grande pregio e bellezza. La località si distingue inoltre per l’efficiente servizio di informazioni turistiche, grazie all’ufficio accogliente presso il quale è possibile trovare del personale preparato e alla variegata gamma di servizi complementari offerti al turista. Notevole è inoltre la promozione della storia, degli usi e dei costumi della minoranza linguistica Arbëresh”.
Del resto, questo paese sorge, come il nostro, in una piccola valle alle falde della catena del Pollino, ma in prossimità delle Gole Basse del torrente Raganello.
Proprio a favore della tutela e promozione della cultura della minoranza etnica italo-albanese, è stato creato il Museo etnico della cultura Arbëresh, luogo di incontro e confronto culturale che insieme al Centro ecomuseale della Valle del Raganello ed all’attrazione rappresentata dal “Ponte del Diavolo” compongono parte dell’offerta turistica di Civita.
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