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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Gaetano Inserito il - 23/12/2010 : 13:28:23
Un Natale memorabile

"Fu un Natale memorabile per il mondo in guerra; memorabile anche per me, perché fu segnato da un miracolo.

Ad Auschwitz, le varie categorie di prigionieri (politici, criminali comuni, asociali, omosessuali ecc.) potevano ricevere pacchi dono da casa, ma gli ebrei no. Del resto, da chi avrebbero potuto riceverne? Dalle loro famiglie sterminate o rinchiuse nei ghetti superstiti? Dai pochissimi sfuggiti alle razzie, nascosti nelle cantine, nei solai, atterriti e senza quattrini? A tutti gli effetti, noi eravamo morti al mondo.

Eppure un pacco dono arrivò fino a me, mandato da mia sorella e da mia madre nascoste in Italia, attraverso una catena di amici.
Il pacco conteneva cioccolato autarchico, biscotti e latte in polvere, ma per descrivere il suo effettivo valore, l’urto che esercitò su me e sul mio amico Alberto, il linguaggio ordinario si trova in difetto.

Mangiare, cibo, fame, erano termini che in Lager volevano dire cose totalmente diverse da quelle usuali: quel pacco, inatteso, improbabile, impossibile, era come un meteorite, un oggetto celeste, carico di simboli: di valore immenso, e di immensa forza viva"
.

Primo Levi, “L’ultimo Natale di guerra” in “Pagine Sparse 1981-1987


Tanti cari e fraterni auguri di Buon Natale!



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