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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Gaetano |
Inserito il - 10/09/2010 : 14:19:21 La prima grande emigrazione transoceanica cambiò il volto della nostra Sant'Agata già dai primi anni del '900.
E' quanto si può dedurre dalla lettura della tabella allegata ricavata dai dati contenuti nell'inchiesta parlamentare del 1907 sulle condizioni dei contadini nelle province meridionali e nella Sicilia di cui fu relatore il grande meridionalista Francesco Saverio Nitti.
E' facile constatare come l'ammontare dei depositi postali derivanti dalle rimesse degli emigrati santagatesi, rapportato al numero degli abitanti, nel biennio 1905-1906, risulti il più alto rispetto agli altri comuni della zona.
Questa situazione, più che in altri paesi del circondario, favorì negli anni successivi la nascita di banche locali, il progressivo ridimensionamento della grande proprietà fondiaria e lo sviluppo di attività artigianali e manufatturiere, non ultima la nascita dell'industria idroelettrica con la costruzione della relativa centrale.
Si trattò di una rivoluzione "silenziosa", una reazione inevitabile ed inderogabile: "per molte province dell'Italia meridionale l'emigrazione è una necessità, che viene dal modo come la proprietà è distribuita.. perchè dove grande è la miseria e dove grandi sono le ingiustizie che opprimono ancora le classi più diseredate dalla fortuna, è legge triste e fatale: o emigrati o briganti". Buon week-end.
Allegato: emigrazione.pdf 129,36 KB
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