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 "L'anno della luce 1914-2014"
 La nascita dell'industria elettrica santagatese.

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Info-Forum Inserito il - 18/02/2014 : 10:35:27
Archeo-Forum... Continuiamo con questa rubrica a “riscoprire” alcuni interventi archiviati nel "vecchio" forum* ...Archeologia pura per i tempi di internet!

Al link indicato trovate un interessante racconto pubblicato il 11 luglio 2004 - ben 10 anni fa! - da Gaetano.

Ve lo riproniamo qui:

Jul 11, 04 - 10:35 AM
La nascita dell'industria elettrica santagatese: appunti per una ricerca

Cari amici, ritorno sulla questione dei mulini e sui novant'anni della "luce", seppure da un'altra angolatura.
Sono reduce da una fugace visita a Sant'Agata (nota di admin: si ricorda che questo messaggio è “antico” di 10 anni!) , nel corso della quale ho riportato alla "luce" alcune mie ricerche sui verbali dei consigli comunali tra fine ottocento e inizi del novecento a cui mi aveva avviato tanti anni fa la carissima prof.ssa Carmela Raimondo.

In particolare, ho ritrovato la copia da me dattiloscritta della deliberazione del Consiglio Comunale di Sant'Agata del 4 dicembre 1914, con all'ordine del giorno l'approvazione del "Capitolato per la illuminazione elettrica" con l'impresa Carmelo Sirimarco, papà di Michele, perito tecnico e vero ideatore dell'iniziativa.

E' una ricerca che vorrei sviluppare con chiunque abbia potuto acquisire metodologie d'indagine su temi storici ed economici, penso ad esempio ad insegnanti di ogni ordine e grado, studenti universitari e laureati in discipline umanistiche ed economiche al fine di creare un gruppo qualificato di ricerca che possa indagare su questo, come su altri aspetti importanti della storia economica e sociale del nostro paese.
Chi fosse interessato può contattarmi (nota di admin: si ricorda che questo messaggio è “antico” di 10 anni!)
Riporto qui di seguito il testo della delibera con gli aspetti più salienti del Capitolato.


DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SANT'AGATA DI ESARO
Sessione straordinaria - seduta in prima convocazione
4 dicembre 1914 ore 10 sala comunale

Intervenuti: Acciuolo Francesco - Caglianone Dott. Giovanni (Sindaco e Presidente) - Castellucci Dott. Giuseppe - D'Amico Giuseppe - La Cava Vincenzo - Martorelli Pantaleone - Martorelli Salvatore - Spinelli Filiberto

Non intervenuti: Arcuri Marinuccio - Di Cianni Achille - Martirani Giovanni - Martorelli Giovanni - Noceti Giovanni - Oliverio Gaetano - Sirimarco Francesco
Segretario: Antonino Seminara

Ordine del giorno: CAPITOLATO PER LA ILLUMINAZIONE ELETTRICA (l'illuminazione elettrica funziona già dal 15 novembre scorso - l'impianto interno ed esterno dell'illuminazione pubblica è stato fatto a cura e spese dell'impresario Carmelo Sirimarco).

CAPITOLATO D'ONERI PER L'APPALTO DELLA ILLUMINAZIONE ELETTRICA
1)diritto assoluto di esclusività per la ditta Carmelo Sirimarco con l'uso gratuito del suolo, sottosuolo, soprasuolo comunale per l'impianto di pubblica e privata illuminazione per 25 anni.
3)L'illuminazione si farà con 65 lampade da 32 candele, 5 da 50, in tutto 2.330 candele con lampadine a filamento metallico Osram, attacco normale Edison. A queste bisogna aggiungere altre 64 candele, costituite da 16 l'una. Così il numero totale delle candele sarà di 2.394.
4)Due di queste lampade, gratuitamente per il Comune e due per le scuole serali.
6)Sarà stretto dovere del Sirimarco cambiare le lampadine sempre che abbiano perduto il 30% della loro intensità.
7)Il Comune avrà facoltà qualora ci sia la disponibilità di aumentare o diminuire il numero delle candele.
8)Il Comune pagherà per tutta la durata della concessione Lire 2.200 in rate bimestrali a decorrere dall'01/01/1915 al 31/12/1939.
9)Il Comune si obbliga di non far pagare alcuna tassa sull'energia elettrica e sui materiali occorrenti per gli impianti pubblici e privati.
12)Il Concessionario non risponde dell'interruzioni causate da moti popolari, da delitti o da forza maggiore.
17)Il Concessionario potrà tenere un'unica rete tanto per il servizio pubblico che per quello privato.
19)Il concessionario si obbliga inoltre nei limiti della potenzialità dell'impianto elettrico, di assicurare il servizio a tutti i privati che ne facciano richiesta nelle vie già percorse dall'impianto pubblico. La tariffa che non potrà eccedere la presente per forfait
da 5 candele mensili Lire 0,75
da 10 Lire 1,25
da 16 Lire 1,65
da 20 Lire 2,00
da 32 Lire 2,25
nei prezzi per la somministrazione della luce ai privati è compresa la tassa governativa.
21) Si potrà usufruire della "luce" anche per scopi industriali.
23) il Concessionario avrà facoltà di cedere tutto o parte dell'impianto e del presente contratto a persona che abbia i necessari requisiti di moralità, solvibilità e attitudine.
24) il consumo totale di energia per l'illuminazione pubblica sarà di circa 2.700 Watt/h
Il presente capitolato è stato approvato alla unanimità.
IL MEMBRO ANZIANO Castellucci
IL PRESIDENTE G. Caglianone
IL SEGRETARIO Seminara





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2   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Gaetano Inserito il - 20/02/2014 : 13:47:57
Aggiungo all'argomento alcune notizie trovate sul web:

Dal sito internet del Comune di San Lorenzo Bellizzi si apprende che questo comune ancora negli anni '50 del secolo scorso era "senza luce".....

Gli anni Cinquanta arrivano come una primavera tumultuosa che spezza il cerchio che isola il paese. Tutto il Sud rispetto al resto d'Italia vive in una condizione pietosa, ma San Lorenzo Bellizzi è esemplare: vi si arriva da Cerchiara di Calabria per una disagiata strada mulattiera di circa dodici chilometri, non c'è la luce elettrica, non c'è l' acquedotto, non ci sono fognature; anche la giustizia talvolta è amministrata personalmente.

http://www.comune.sanlorenzobellizzi.cs.it/Home/Guidaalpaese/tabid/19763/Default.aspx?IDPagina=7674

Altri due paesi calabresi ricordano nel 2014 come noi il centenario della nascita di imprese locali per lo sfruttamento dell'energia idroelettrica:

SARACENA (CS)
Gli inizi del nuovo secolo XX furono segnati dalla costruzione di un impianto idroelettrico della forza di 50 cavalli vapore, grazie al quale, nel 1910, Saracena ebbe la luce elettrica. Poi, nel 1914, fu fondata la Società Elettrica Garga

http://www.uvip.it/saracena_lasocietagarga.html

http://www.cmpollino.it/netwet/AllegatiOpificiIdraulici/FotoCap2/CentraliElettriche.pdf

BIVONGI (RC)
La centrale idroelettrica Guida fu una centrale idroelettrica nata nel 1914 a Bivongi sullo Stilaro in Calabria per volere della società Avvenire Società Idroelettrica di Bivongi, costituita dai cittadini del piccolo centro. Fu la prima centrale idroelettrica del Sud Italia e forniva energia, all'inizio al solo comune di Bivongi, poi a Stilo e Pazzano. Rimase in attività fino al 1953

http://bivongi.org/la-luce-elettrica-a-bivongi-terra-nostra-del-18-07-1914-di-francesco-bova.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_idroelettrica_Guida

Altre notizie sull'argomento sono contenute nel seguente link:

http://digilander.libero.it/energiaRC/Html/La%20memoria%20della%20luce%20elettrica.htm


Gaetano Inserito il - 18/02/2014 : 14:59:31
Grazie per aver riesumato questo post dopo tanti anni, considerando anche che siamo da poco entrati nell'anno del centenario dell'entrata in funzione della centrale idro-elettrica santagatese.

Questo anniversario meriterebbe certo una qualche considerazione, specie in tempi così grami e decadenti.

Molti paesi della nostra provincia videro "la luce" solo dopo la seconda guerra mondiale, mentre a Sant'Agata, come in pochi altri paesi della Calabria (v. link di Mormanno) si trovarono ben presto, già all'inizio del '900, le energie e le capacità per distinguersi nella corsa verso le nuove tecnologie.

Fu per merito di una combinazione di fattori che meriterebbe di essere studiata ed approfondita e di uno scenario più generale che incoraggiava tali pioneristiche iniziative.

Cito, ad esempio, da una pubblicazione dell'ENEL:

Tra gli elementi che concorrevano ad ampliare le opportunità di sfruttamento delle risorse idroelettriche vi sono anche alcuni provvedimenti normativi: tra questi vanno ricordati la legge del 1903 sulla municipalizzazione dei servizi, che spinse vari comuni ad avventurarsi in campo elettrico.
Fu Francesco Saverio Nitti, grande statista di origine lucana, a fornire il quadro teorico-politico di riferimento alla rapida crescita delle iniziative idroelettriche: nel 1905, con il suo volume “La conquista della forza”, Nitti indicava con decisione nello sfruttamento delle risorse idriche il modo per superare i limiti strutturali che la carenza di carbone poneva all’economia italiana e al processo di industrializzazione; a questo si collegava inoltre, nella visione nittiana, anche una operazione di sistemazione agraria e boschiva, particolarmente urgente nel Sud, attraverso la regolazione dei corsi d’acqua, con interventi capaci di correggerne le caratteristiche avverse ottimizzandone le possibilità di utilizzazione.
In quello che è stato definito il programma “elettro-irriguo” di Nitti l’acqua diventava il “carbone bianco”, che avrebbe permesso alla penisola di disporre di tutta l’energia occorrente per il decollo industriale e per il riscatto del Mezzogiorno.
Fra le centrali idroelettriche tuttora attive e produttive nell’ambito dell’Enel, una settantina sono state realizzate proprio nel ventennio 1898-1918.
Gli studi effettuati sulle fonti statistiche dell’epoca permettono di dire che una percentuale compresa tra il 40% e il 50% di esse furono costruite non dalle società elettriche, ma da piccoli
autoproduttori
.


http://www.creadomenico.com/index.php?option=com_content&view=article&id=27:le-societa-elettriche-societa-economia-imprenditoria-in-mormanno-tra-800-e-900&catid=2:pubblicazioni&Itemid=5


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