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 Reintroduzione trote nel fiume Esaro

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Info-Forum Inserito il - 16/10/2011 : 22:02:26
Google News segnala Video e notizie stampa
sulla reintroduzione della trota Fario Macrostigma
in alcuni fiurni della provincia di Cosenza
su inziativa dell’assessorato caccia, pesca e patrimonio faunistico.

estratto articoli su abmreport. strill e altri:
"... COSENZA 15 Ottobre 2011 - Si chiama «Ridiamo vita ai nostri fiumi» ed è terminato ieri.
Si tratta del progetto dell’assessorato caccia, pesca
e patrimonio faunistico della provincia di Cosenza
Protagonisti oltre trecento alunni delle scuole elementari e medie
dei comuni di San Fili, Sant’Agata d’Esaro e Saracena (...)
Gli alunni, accompagnati da insegnanti ed esperti allevatori,
hanno liberato le trote “Fario” nelle acque dei fiumi Emoli, Esaro e Garga…. "(...)


Guarda il video di TeleCosenza su You Tube >> link:


Leggi l’articolo pubblicato su strill >> link:

Leggi l’articolo pubblicato su abnreport >> link:

Leggi l’articolo pubblicato su closetonews >> link:




*>> Nota: "info-forum"
Se avete foto e altre notizie sull’argomento, pubblicatele sul forum
o inviate i materiali con autorizzazione alla pubblicazione alla
casella e-mail: info@santagataviva.org

3   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Comune S. Agata di Esaro Inserito il - 20/10/2011 : 16:09:54



*>Nota di admin: Il Servizio video dell'iniziativa svolta a Sant'Agata di Esaro è disponibile su TeleCosenza al link; http://www.telecosenza.it/wp/?page_id=4454
Il video sarà presto acquisito nella Videoteca del sito al link: http://www.santagataviva.it/mediateca/video.asp
Coordinate: mediateca/videoteca/ da Sant'Agata/ Ridiamo vita ai nostri fiumi.


Antonio Inserito il - 20/10/2011 : 13:00:24
...Non saprei che pesci pigliare...

Camminare lungo le sponde dell’Esaro è una delle mie passeggiate preferite. E non da oggi.

Spesso mi sono chiesto dove fosse finita tutta quella ricchezza ittica che ricordo da bambino:
c’erano così tante trote nel fiume che nel periodo di schiusa
per noi ragazzini era facilissimo catturare gli avannotti e ammirarli incantati
mentre si agitavano nelle nostre piccole boccette di vetro
(venivano poi quasi tutti liberati, salvo qualche eccezione…).

Il fiume era cosi ricco di vita, e non solo di trote!
Erano numerosissimi anche i “cranchi” i granchi di fiume – oggi praticamente scomparsi –
che avevano colonie popolatissime anche lungo il rivolo d’acqua nei pressi della “Filanda” .

Le trote e i granchi, rappresentano degli indicatori biologici molto sensibili:
la loro scomparsa è prova di inquinamento e stravolgimento dell’ecosistema naturale.

Ma a Sant’Agata chi o cosa ha avvelenato il fiume?
Quale industria? Quale azienda? Quale attività produttiva?
Certo, la portata del fiume si riduce di anno in anno e la pesca - soprattutto quella di frodo -
è ancora esistente, ma può essere stato questo ad aver prodotto
il grave cambiamento?

Avrei poi un’altra domanda da porre agli amici del forum,
soprattutto ai pescatori esperti.
Cercando informazioni su questa operazione di ripopolamento,
ho scoperto la profonda differenza tra la trota “fario” e la trota “macrostigma”
(allego alcune info e foto da wikipedia e altri siti specializzati).

La trota che io ricordo da bambino aveva “pallini arancione” lungo il ventre
e quindi doveva essere della specie “fario” che però
secondo le enciclopedie NON è autoctona dei fiumi del sud Italia.
Questo vuol dire che allora erano state già introdotte trote della specie “sbagliata”?
Oppure a Sant’Agata e dintorni esisteva (esiste?) un fenotipo particolare?

Avrei altre domande, spero ci siano amici interessati...




info e foto da Wikipedia e http://www.ittiofauna.org/provinciarezzo/index.htm










La vera trota macrostigma (Salmo macrostigma o Salmo trutta macrostigma)
è totalmente assente dalle acque italiane ed europee
in quanto endemica delle acque del Nord Africa (Algeria e Marocco).
Recenti indagini biogeografiche e molecolari sul DNA mitocondriale
hanno mostrato come questo taxon non sia valido in quanto rientra
nella variabilità della ancora non descritta trota mediterranea
Salmo mediterraneus.


Salmo cettii
La trota macrostigma o trota sarda (Salmo cettii, Rafinesque 1810)
è un pesce appartenente alla famiglia dei Salmonidae.
Si tratta di una specie del gruppo Salmo trutta.

Descrizione
Appare molto simile alla trota fario,
le principali differenze sono:
• Macchie ovali scure sui fianchi, piuttosto indistinte,
simili a quelle che altri salmonidi presentano
nelle fasi giovanili (macchie parr)
• Assenza di macchie rosse sui fianchi
• Vistosa macchia scura sull'opercolo branchiale.
Raggiunge, inoltre, dimensioni minori della congenere fario
(max 2-3 kg ma solo eccezionalmente, in genere è assai più piccola).

- Note sulla nomenclatura -
Il nome scientifico Salmo cettii è riferito alle popolazioni
sarde e corse,
mentre Salmo macrostigma è riferito alle popolazioni nord africane.
La trota sarda o macrostigma ha il nome latino di Salmo cettii,
mentre la trota dell'Atlante ha il nome scientifico Salmo macrostigma.
Per evitare ulteriore confusione sarebbe utile sostituire, per le popolazioni italiane,
il nome comune "macrostigma" con il nome "trota sarda".
Il nome comune "macrostigma" identifica le popolazioni nord africane:
la "trota dell'Atlante o macrostigma".
- - - - -
Salmo trutta forma fario
Diffusa in Italia e in molti corsi d'acqua di quasi tutta Europa,
in Italia la trota fario rappresenta la trota autoctona della regione
alpina ed appenninica settentrionale,
mentre nella regione padana è sostituita dalla trota marmorata
e nel centro-sud dalla trota sarda o macrostigma.
In seguito a ripopolamenti effettuati senza attenzione per queste differenze di areale,
al giorno d'oggi la si può trovare dovunque.
Abita in acque veloci e torrentizie, fredde,
limpide e ben ossigenate dei torrenti di montagna o alta collina.
Nei torrenti vive solitamente sotto le cascate ed i piccoli salti
con il muso rivolto verso la corrente rigorosamente in caccia di prede,
e questo avviene nei mesi invernali, mentre nei mesi estivi sta
in fondo ai raschi dei corsi d'acqua a pelo d'acqua per cibarsi di
insetti che galleggiano sulla superficie dell'acqua.
Infatti nelle sere d'estate non è difficile, avvicinandosi su un fiume (magari su un ponte),
vedere un fuggi fuggi generale di questo salmonide che,
ovviamente accortosi della presenza di un uomo,
alla velocità di ben 20 km all'ora si intana sotto salti e pietre,
completamente terrorizzato.

Descrizione
Il corpo della trota fario è allungato,
compresso ai fianchi, provvisto di testa robusta,
acuminata verso la mascella, dotata di forti denti.
Le pinne sono robuste.
La livrea è estremamente variabile per mimetizzarsi
con l'ambiente circostante:
il dorso va dal bruno al grigio argenteo, i fianchi sono grigio-giallastri,
il ventre tende al bianco-giallo chiaro.
Tipiche sono le chiazze rotonde nere sul dorso e soprattutto
quelle rosso vivo (o brune) sui fianchi,
disposte ordinatamente in senso orizzontale.
Le pinne pettorali e ventrali sono giallastre,
le altre tendenti al grigio.
La lunghezza media varia solitamente nei corsi d'acqua in cui vive.
Nei piccoli rii montani non supera mai i 30 cm di lunghezza e i 3 hg di peso,
nei torrenti più grossi e nei fondovalle degli stessi e nei laghi, ove c'e' più ricchezza di ittiofauna,
alcuni esemplari possono raggiungere pesi ragguardevoli pari
anche a 5- 7 kg.



Info-Forum Inserito il - 18/10/2011 : 10:22:05
*>Info-forum: Dal Comune di Sant'Agata di Esaro riceviamo e volentieri pubblichiamo,
un comunicato stampa e alcune foto relative all'iniziativa.

comunicato stampa comune Sant'Agata di Esaro:















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