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 Socio-Politica
 Elezioni S.Agata: Appello-Proposta di Luca Branda

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Luca Branda Inserito il - 21/03/2011 : 23:27:34
“E’ IL TEMPO DELLA RESPONSABILITA’ E DEL CORAGGIO.”

E’ necessario che ognuno di noi assuma la propria RESPONSABILITA’ e dia il proprio contributo disinteressato affinché la nostra Comunità possa riprendere il proprio cammino democratico e risalire la china, superando questo momento drammatico per la convivenza civile e per la propria storia.

“Il bene di S.Agata vale ben più di una candidatura.”

Condivido pienamente questa affermazione, perché da sempre credo che la Politica debba essere lo strumento per la tutela degli interessi collettivi; il mezzo attraverso cui ogni libero ed onesto cittadino possa partecipare e dare il proprio contributo per la nobile causa del “Bene Comune”.

Di conseguenza, ripudio l’idea di politica come fine per la salvaguardia di interessi particolari.

Anche io, insieme ai membri del gruppo uscente, sono convinto che S.Agata non sia pronta ad un nuovo e (presumibilmente) aspro confronto elettorale. Sarebbe come alimentare drammaticamente quelle divisioni sociali non nuove, nate nel corso degli ultimi decenni e che hanno accresciuto quel distacco tra le nostre Istituzioni e la gente comune. Divisioni sociali che sono lievitate spaventosamente nel tempo, distruggendo e spazzando via tutto ciò che hanno incontrato sulla loro strada: rispetto, amicizie storiche, legami familiari, parentele ecc. ecc.

Divisioni sociali che sono ormai diventate insostenibili, se non insuperabili.

Non sono qui a scrivere per rispondere a provocazioni o ad innescare altre polemiche, le ennesime di una serie interminabile, che hanno avuto come risultato quello di stancare anche le pietre delle nostre vie.

Continuare con questo STILLICIDIO fra posizioni contrapposte non su programmi o idee politiche, come vorremmo, ma sulla base di odi personali, di sospetti, di ingiurie e mortificazioni, di “interessi personalistici” e, probabilmente, di frustrazioni, rappresenterebbe un colpo mortale per le nostre Istituzioni e per la nostra maltrattata Comunità, per il futuro stesso dei nostri concittadini e, quindi, per il futuro dei diversi giovani che, con coraggio, hanno scelto di vivere la propria vita qui nel nostro amato paese. Significherebbe minare ancora ed irrimediabilmente il futuro di tutti noi.

C’è una condizione necessaria ed indispensabile affinché tutto ciò non avvenga: “deporre le armi”.

Firmiamo con coraggio e responsabilità un “armistizio” che abbia come unico fine l’interesse dei nostri cittadini, e che si possa concludere con una VERA PACIFICAZIONE.

Smettiamola realmente con i “vecchi metodi”, con i tatticismi di vecchio stampo, con le strategie di “corto periodo” che (la storia insegna!) non hanno mai prodotto, nel “lungo periodo”, nulla di buono per la nostra Comunità.

Per noi la permanenza del Commissario Prefettizio, alla base della proposta per il “non voto”, potrebbe rappresentare una “opzione” accettabile. Non si vada ad elezioni fino a quando, cioè, questa situazione che stiamo vivendo non sia ritornata alla normalità. Fino a quando chi di competenza, quindi gli organi inquirenti, non abbiano fatto piena luce sugli episodi che hanno mortificato la nostra Comunità, che hanno offeso la Democrazia e, soprattutto, la nostra Dignità di persone Libere, principalmente per noi ai quali non ci è stato permesso di concludere serenamente il nostro mandato.

Chiediamo tutti insieme e a gran voce, indipendentemente dalla situazione “politico- amministrativa” , non solo la VERITA’, ma LE VERITA’, vecchie e nuove, rimaste ad oggi ancora oscure. Mi riferisco a tutti gli episodi intimidatori ed eversivi avvenuti nella nostra Comunità nel corso degli anni e delle Amministrazioni passate, da quella Tolve fino all’ultima martoriata Amministrazione Bisignani. Senza dimenticare, ad esempio, gli atti vandalici avvenuti nel Municipio tanti anni or sono, come ad esempio la violazione dell’Aula Consiliare imbrattata con escrementi e quant’altro, a seguito di quella manifestazione organizzata qualche anno fa dall’Associazione Culturale “Bellanova”.

“Uniamoci sostanzialmente”, quindi, nel chiedere e pretendere giustizia e verità, attraverso azioni comuni come ad esempio potrebbero essere una Associazione o un “Comitato per LE VERITA’”.

IN ALTRA IPOTESI, oltre all’opzione del “non voto”, vorrei avanzare personalmente e a nome dei tanti che rappresento, UNA PROPOSTA POLITICA E RESPONSABILE, tesa al perseguimento dell’ UNITA’ SOCIALE della nostra Comunità.

Partendo sempre dall’affermazione che “Il bene di S.Agata vale ben più di una candidatura”, avanzo la seguente proposta ai Leader politici delle TRE componenti politiche che attualmente agiscono nella nostra Comunità.

Dimostriamo realmente di avere a cuore solo ed esclusivamente il bene di S.Agata.
Ognuno di noi RINUNCI ALLA PROPRIA CANDIDATURA, senza rinunciare a fare politica, ossia continuando a partecipare alla vita sociale e politica attraverso le altre numerose forme che la Democrazia permette.

Sposiamo con lungimiranza la causa dell’ UNITA’ SOCIALE, senza perdere del tempo dietro all’UNITA’ POLITICA, perché sarebbe un atto d’ipocrisia al cospetto della Storia politica e personale di ognuno di noi, compresi i nostri cittadini.

SCEGLIAMO INSIEME UN CANDIDATO A SINDACO DI “SUPERAMENTO” che possa lavorare alla ricomposizione sociale del nostro paese. Un candidato che NON SIA ESPRESSIONE DI NESSUNA DELLE TRE COMPONENTI POLITICHE ATTUALI, che abbia requisiti morali ed etici INDISCUTIBILI e CANDIDIAMOLO UNITARIAMENTE ALLA GUIDA DI S.AGATA.

Una “specie di commissario locale” che assieme ad un gruppo di rappresentanti della società santagatese (professionisti, insegnanti, giovani, pensionati ecc. ecc.) per i prossimi 5 anni guidi la nostra Comunità, sulla base di un “programma comune” scritto, da tutti noi, per affrontare e cercare di risolvere i problemi reali dei cittadini.

Diamo vita da subito ad un VERO TAVOLO DI CONFRONTO, senza doppi giochi e senza secondi fini.

Personalmente non sono mai stato Sindaco, ma ciò nonostante il mio senso di responsabilità e la mia passione per la Politica e per il “Bene Comune”, mi impongono di fare non uno, ma tre passi in dietro. Così come lo stesso vale per coloro che in questo momento rappresento: siamo pronti, RINUNCIANDO ALLA NOSTRA CANDIDATURA a fare non uno, ma tre passi indietro. E VOI?

LUCA BRANDA - Capogruppo ex Gruppo Consiliare "Per Cambiare"
2   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
domenico tolve Inserito il - 27/03/2011 : 16:23:09
L’ARMISTIZIO
Prendo atto con rammarico che la proposta del “NON VOTO”, responsabilmente, sostenuta da alcune parti politiche e sottoscritta da una grande parte della popolazione, è politicante FALLITA.
Al di la delle enunciazioni, pertanto, il dato che emerge, con chiarezza, è che è mancata la volontà di condividere e portare avanti la scelta coraggiosa di non presentare LISTE che sarebbe risultata, davvero, dirompente ai fini dell’accertamento di “ TUTTE LE VERITA’ “ sui tanti misfatti che hanno avvelenato la nostra comunità.
Sarebbe stato, comunque, un segnale importante, per la riconciliazione, se l’ex sindaco e tutta la sua maggioranza avessero apposto la firma all’appello di non andare a votare.
Sicuramente sarebbe stato più che un “ARMISTIZIO”.
E’ stata una occasione mancata. Peccato!
Ma proviamo ancora, lealmente, senza pregiudizi e retro pensieri a cercare, insieme, quell’agognato

“CANDIDATO di SUPERAMENTO, SENZA MACCHIA E SENZA PECCATI”

che sia in grado di sconfiggere, finalmente, il partito dell’odio ed a ricomporre il tessuto sociale del nostro paese.
Facciamo in modo, altresì, che oltre alle qualità etiche e morali, il nuovo sindaco abbia anche le giuste capacità politiche, indispensabili per la rinascita economica e culturale della nostra comunità.
Propongo che faccia parte delle delegazioni trattanti il nostro caro ed amato parroco Don Carmelo Terranova che non perde occasioni per richiamarci a lavorare per il bene comune.
Nessun ostacolo, quindi, dal sottoscritto alla proposta di Luca Branda.
Pur di vedere realizzato il mio sogno di “UNITA’, miseramente naufragato sugli scogli di un velleitario rinnovamento e rinascita, non solo dichiaro la mia disponibilità a fare mille passi indietro ma a
“RITIRARMI IN CONVENTO”

Domenico Tol
Antonio Inserito il - 23/03/2011 : 15:10:09
In una mia recente replica ad un post di Domenico, mi sono permesso di far notare come la civile partecipazione - anche dei tanti amici residenti lontano da Sant’Agata - potrebbe portare un contributo positivo alle vicende politiche santagatesi, sempre che - principalmente a Sant’Agata – ma anche su una “piazza virtuale” quale questa, si ritrovino civilmente a confronto tutte le varie voci della realtà socio-politica attive nel nostro paesino.

Quindi da santagatese – anche se non residente – ringrazio Luca per averci fatto partecipi di questa sua articolata proposta.

Ritrovo nel suo appello alcune considerazioni non lontane da quelle che la nostra associazione ha espresso su questo forum nella “lettera a Sant’Agata”.
Forse è un’illusione, ma dal quel poco che riesco a ricavare dalle scarse informazioni che ci raggiungono, mi pare che tutte le “componenti politiche” santagatesi siano ormai convinte della necessità di affrontare la situazione con un approccio nuovo e originale.
Mi auguro davvero che questa esigenza sottesa, sentita da moltissimi nella nostra comunità, riesca a liberarsi dai blocchi ”politici” e da quelli personali e psicologici per fiorire finalmente in una nuova stagione.

Trovo che questo appello-proposta di Luca e del suo Gruppo indichi quella direzione. E penso sarebbe positivo approfondirne i contenuti.




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