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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Circolo Pd |
Inserito il - 23/04/2010 : 16:15:41 Pubblichiamo la lettera che Adriana Amodio (coordinatrice del Circolo PD di Sant'Agata di Esaro) ha scritto al nostro Segretario On. Pierluigi Bersani.
On. Pierluigi BERSANI SEGRETARIO NAZIONALE PARTITO DEMOCRATICO
Caro Segretario, Mi chiamo Adriana Amodio sono giovane sia anagraficamente, ho solo 21 anni, sia politicamente. Infatti, pur nella mia giovane età mi sono da subito avvicinata al Partito Democratico e ne sono stata tra i fondatori: ne custodisco ancora l’attestato di partecipazione. Di tutto ciò devo dire “grazie” al circolo del mio paese, Sant’Agata di Esaro (provincia di Cosenza), che mi ha accolto con grande entusiasmo. Oltretutto, anche altri giovani come me si sono avvicinati alla politica e soprattutto, cosa più difficile da fare ai giorni nostri, a sostenere ed a partecipare alla vita del partito. Ed oggi sono arrivata ad essere coordinatrice del circolo del Partito Democratico, ma questo per me è un nuovo punto di partenza perché si arriva solo dopo aver imparato e avendo acquisito l’esperienza necessaria. Anche per questo, concordo con la lettera che Lei ha indirizzato ai Circoli, soprattutto quando ammette che «dal voto delle regionali emergono chiaramente alcuni problemi di fondo nel rapporto tra i cittadini e la politica: c’è una disaffezione crescente, che si manifesta come distacco, verso una politica che gli elettori percepiscono come lontana dai loro problemi». È evidente, in questo, l’importanza del “ruolo dei circoli”, come Lei stesso dichiara, quale punto di presenza e di impegno e luogo della selezione della nuova classe dirigente. Proprio per questo, il nostro gruppo dirigente è costituito da ragazzi e ragazze che liberamente, autonomamente e coraggiosamente hanno portato avanti l’ultima campagna elettorale per il Partito Democratico. Il nostro circolo è stato sempre “dalla parte dei giovani e del rinnovamento”, senza per questo voler distruggere o cancellare la storia di chi ha rappresentato il nostro partito, o ancor prima la storia della sinistra partendo dal PCI, passando per i DS fino ad arrivare al PD. A dimostrazione del nostro efficiente lavoro Sant’Agata di Esaro si è attestata con il 27,67% di fronte ad una media regionale del 15,75% risultando ai primi posti anche in riferimento alla quasi totalità dei ben 155 Comuni della Provincia di Cosenza. Ora vado oltre la mia premessa, e Le spiego i motivi di questa lettera. Infatti, Le scrivo per difendere proprio il mio circolo, preso di mira da qualche “saltimbanco della politica locale” che oggi vorrebbe porsi come punto di riferimento del Partito Democratico dopo essere stato tesserato, negli anni scorsi, con partiti che vanno dall’estrema destra (Alleanza Nazionale) all’estrema sinistra (Rifondazione comunista) fino ad arrivare ad appoggiare Italia dei Valori. È il vicesindaco del mio paese: Luca Branda. Per carità, giovane con idee che potrebbero essere anche condivisibili, ma che “si ostina”, come per altro ha scritto in una lettera indirizzata proprio a Lei nei giorni scorsi, a considerare il nostro «come un circolo non interessato a far crescere il partito e che farà sempre di tutto per non vedere “turbate” le proprie rendite». Credo che non sia proprio il caso del nostro circolo e credo che la mia presenza ne sia un’evidente “dimostrazione di rinnovamento”. Vorrei ribadire, egregio Segretario, che Branda non è “mai stato” un iscritto al Partito Democratico, partito che oggi vorrebbe utilizzare per estromettere attraverso un’operazione verticistica di pulizia etnica, by-passando le prerogative e le regole democratiche che sottendono alla vita del partito, quanti hanno in tutti questi anni tenuto alta la bandiera del rinnovamento vero e della democrazia del nostro piccolo paese. Credo, in buona sostanza, che la politica parta da un principio fondamentale che è quello di "COSTRUIRE SENZA DISTRUGGERE", cosa che si sta tentando di fare a livello locale. Ecco perché, a mio avviso, bisogna ricominciare a credere nell’appartenenza ad un partito e “diffidare” da persone poco attendibili che in realtà cercano solo gloria e tornaconto personale. Il Partito non ha bisogno di auto-referenzialità: tutti sono ben accetti ma debbono sapersi porre e non cercare, a tutti i costi, di fare i “repulisti” generali. Ritengo, modestamente, che il Partito Democratico, partendo dai circoli, non abbia bisogno di persone che vogliono emergere senza aver fatto la dovuta militanza e che, in altri termini, abbia bisogno di persone che si riconoscano e che coerentemente ne portino avanti i principi con costanza e con impegno. In definitiva, Sant’Agata di Esaro, come credo qualsiasi altro piccolo paese della nostra Italia che abbia un Circolo del Partito Democratico, ha bisogno di gente che lavori per il bene del Partito e che sappia interfacciarsi con la gente e non con dei “funamboli della politica” pronti a cambiar casacca ad ogni alito di vento. Con tutta la stima che può rappresentarLe un’iscritta al Partito “partita dalla base senza spiccare voli pindarici”, La saluto cordialmente.
Sant’Agata di Esaro (CS), 20/04/2010 Adriana Amodio
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