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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
domenico tolve |
Inserito il - 02/03/2010 : 19:26:25 Caro Sindaco
Credo che sia giunto il momento di mettere in moto il cervello, personale e collettivo, senza per questo far tacere i nostri cuori.
Dobbiamo farlo per Sant’Agata, per i nostri figli, per il futuro di noi tutti. Senza retorica!Attraverso un’analisi lucida, pacata, intelligente. Lontani dai riflettori, dalla piazza, dai pregiudizi. Con la consapevolezza che per sconfiggere il male oscuro che sta distruggendo la nostra convivenza civile serve una comunità coesa, determinata, unita.
Ed allora domandiamoci a chi giova l’aria infetta, irrespirabile, tossica che avvolge minacciosa il nostro paese. Non certo al sistema politico ed istituzionale, giorno dopo giorno preso di mira, minacciato, delegittimato.
Non alla democrazia sempre di più ostaggio della disgregazione sociale, della frantumazione, delle sentenze sommarie di giudici improvvisati e disinvolti che, nei loro tribunali speciali, condannano ed assolvono senza prove, senza dibattimento, senza riguardo per i principi etici e morali.
Non giovano, soprattutto, a te ed alla serenità della tua famiglia. Non ai cittadini che avvertono un restringimento delle loro libertà fondamentali e che, impauriti e disorientati dai tanti episodi di intimidazione e di violenza, cominciano a dubitare del proprio amico, del vicino di casa, del conoscente.
E’ un caso che gli ultimi due attentati siano stati consumati in concomitanza di altrettanti consigli comunali, appositamente convocati per discutere ed approvare, unitariamente, un ordine del giorno che impegnasse le istituzioni e l’intera comunità a combattere, senza distinguo, contro i delinquenti che hanno sparso, impunemente, fango e melma, sulla nostra limpida storia politica e civile? E’ una pura coincidenza? Oppure può essere una chiave di lettura? E se così fosse! Chi ha paura dell’unità?
Non certo quelli che sono stati sempre in prima fila nelle lotte per il lavoro, per l’affermazione dei diritti, per lo sviluppo socio-economico della collettività.
Sicuramente non coloro che esercitano, con coerenza, il proprio credo politico e professano liberamente le loro idee attraverso il dialogo e lo scontro, a volte, anche aspro.
Quando, qualche settimana fa,ho ricevuto la tua telefonata chiedendomi di dare una mano ad Arianna Fasano alla quale avevi affidato l’incarico di seguire la “Grotta della Monaca” non ho esitato un solo istante a confermare anche a lei la mia collaborazione ed il mio impegno, peraltro già pubblicamente, autonomamente e concretamente manifestato a te ed all’assessore Ranuio.
In tutto ciò sono stato sostenuto, confortato ed aiutato dalla perseveranza, la voglia, la tenacia di Maria Antonietta che, malgrado le sue precarie condizioni di salute, è stata felice di accompagnarci(vi) ai nostri incontri presso l’assessorato regionale al turismo affinché arrivasse, forte e chiaro, a tutta la comunità, il messaggio ed il monito che, pur nella distinzione dei ruoli, una tematica così importante per l’avvenire del nostro paese deve essere affrontata con la massima unità delle forze politiche ed istituzionali.
Con questa consapevolezza e questo spirito abbiamo accettato il vostro invito a cena da Toma, animati dalla convinzione che in politica non ci possono essere nemici ma avversari leali, menti raffinate e pulite che, pur pensando diversamente, amano il proprio paese sopra ogni cosa.
Essere andati “Insieme” alla Bit di Milano a rappresentare il nostro passato ed il nostro futuro non è stato, forse, motivo di orgoglio e di speranza per i nostri ragazzi, di qualsiasi appartenenza, che si sono stretti intorno ad Arianna per la buona riuscita del convegno di sabato prossimo all’università di Cosenza? E viaggiare nella stessa macchina, con lo stesso aereo, condividere la paura di Arianna che non aveva mai volato, dormire nello stesso albergo, fare colazione e mangiare assieme, prendere in gruppo la metropolitana e parlare del nostro futuro, non ha forse contribuito a conoscerci meglio, ad abbattere barriere, steccati, muri? Chi ha paura di tutto questo?
Sicuramente non la stragrande maggioranza dei cittadini che gioiscono e si commuovono per la santagatesità che portano nel sangue e per l’orgoglio dell’appartenenza che conservano nel cuore, che soffrono e piangono nel vedere Sant’Agata offesa, umiliata, denigrata, smarrita. Mi domando se riusciremo a trovare la forza, il coraggio e la determinazione per isolare quei pochi, irragionevoli e squallidi personaggi che, privi di capacità politica ed animati solo da odio, invidia e problemi psicologici, non potranno mai rappresentare SANT’ AGATA.
Dobbiamo impedire che distruggano definitivamente, con i loro contorti e perversi pensieri, Il paese dei nostri antenati, simbolo dell’accoglienza, della solidarietà, del dialogo.
Caro sindaco, la tua richiesta di collaborazione non è una sconfitta, getta invece le fondamenta per un confronto proficuo, sereno ed efficace sul destino del nostro paese, abbatte sterili tabù e riannoda un filo che sembrava spezzato dall’ultima campagna elettorale. Tieni duro e non mollare! Insieme sconfiggeremo la barbarie di coloro che non vogliono un paese unito.
Domenico Tolve
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