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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Walter Sirimarco |
Inserito il - 10/02/2009 : 12:06:57 AMMINISTRAZIONE COMUNALE - PARROCCHIA SS. ANNUNZIATA
COMITATO GEMELLAGGIO SEREGNO
VIAGGIO A SEREGNO 19 - 22 febbraio 2009
Venerdì 20 febbraio p.v. alle ore 21,00 presso la sala XXIV Maggio,l'Amministrazione Comunale di Seregno terrà la manifestazione di presentazione del libro "Il piombo e l'argento" di Carlo Spartaco Capogreco. Il giorno successivo,sabato 21,la nostra Parrocchia si gemellerà con una Parrocchia di Seregno. Sarà celebrata una Santa Messa dai rispettivi parroci,a cui seguirà un incontro conviviale. Un autobus G.T. partirà da Sant'Agata nella serata di Giovedì 19 febbraio p.v. e ripartirà da Seregno,Domenica 22 nel pomeriggio. Le prenotazioni si ricevono presso il "Bar Tavernetta" di Simona Ciraudo e "Al mio bar" di Pierino Servidio,versando la quota di € 40,00,entro e non oltre Domenica 15 febbraio.
IL SINDACO Carmine Arcuri IL PRESIDENTE del GEMELLAGGIO Mimì Gallo
IL PARROCO Don Carmelo Terranova
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2 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
carmelo-rossella |
Inserito il - 18/02/2009 : 00:14:22 scusate se ribadisco in dialetto questo vecchio pensiero o proverbio santagatese: QUANNU U CIUCCIU NON VO VIVI AMMENDI CA FISCHIIII..... GUAGLIANONE CARMELO |
domenico tolve |
Inserito il - 17/02/2009 : 18:42:58 Egr. Assessore, Sindaco, Presidente del comitato, Parroco. Dovremmo tutti domandarci perchè sempre più persone negli ultimi anni avvertono una strana sensazione di estraneità quando vengono a S. Agata ed ache molti, che hanno scelto di viverci nel nostro paese, avvertono lo stesso disagio e sognano di fuggire lontano. Io stesso faccio fatica a trovare frammenti di vita da condividere con qualcuno. L'oblio sembra aver preso il posto della memoria ed ogni giorno è un nuovo inizio con buona pace dei nostri padri, degli antenati, del nostro passato, della nostra storia! Una volta eravamo bramosi di sapere,chiedere ed immedesimarci negli avvenimenti quotidiani, anche nei pettegolezzi ed ogni stralcio di racconti della nostra terra aveva la forza di avvicinarci ed il potere magico di sciogliere le diffidenze, le diversità, le barriere ideologiche e politiche e farci ritrovare a prendere un caffè insieme. Senza rendercene conto, a furia di demolire, cose e persone, senza costruire, abbiamo finito per accettare come naturale ed ineluttabile l'indifferenza anche di fronte allo stravolgimento dei principi e dell'etica istituzionale. Ma vi pare possibile che i massimi rappresentanti istituzionali della comunità, in un momento così difficile per il nostro territorio, devastato da dissesti, frane, disagi e preoccupazioni per tanti cittadini, non avvertano la sensibilità e la responsabilità di coinvolgere tutte le minoranze presenti nel consiglio comunale, nelle manifestazioni culturali organizzate dal comune di Seregno? Accettare supinamente questa ennesima, triste e miope manifestazione di arroganza che si ripete, purtroppo, e questa volta,con l'evidente avvallo ed il sostegno del parroco vorrebbe significare che non c'è più speranza! Ed invece rivendichiamo il diritto e la libertà di espressione, di critica, di partecipazione alle scelte ed alle decisioni che coinvolgono ed interessano la vita dei cittadini del nostro paese. Non si possono accettare alibi ed ipocrisie quando sono calpestati e compromessi i principi istituzionali e non si può rimanere in silenzo se ai rappresentanti di una metà del paese si impedisce di partecipare, autonomamente ed in piena libertà, ad eventi e manifestazioni culturali che trattano della nostra storia, del nostro passato, delle nostre appartenenze politiche ed ideali. Soprattutto sarebbe da irresponsabili rimanere in silenzio di fronte al fatto che al gemellaggio fra due parrocchie partecipano pezzi di comunità civile e religiosa e non tutta la comunità. Se non vogliamo più sentirci estranei nel nostro paese, è di essenziale importanza, ( al di la di ogni spunto polemico !) ritrovare, ciascuno di noi, e senza pregiudizi, la sincerità e l'onestà per vedere le cose per quel che sono. È importante esaminare i nostri criteri di giudizio e riconoscere limiti ed errori, a volte intenzionali, al punto che vediamo solo quel che vogliamo vedere e arriviamo a chiudere gli occhi, con apparente facilità, anche di fronte alle realtà più evidenti, abituandoci, di fatto,ad una cecità che rifiuta di accettare certe persone, gruppi o idee diverse dalle nostre. Così facendo, i nostri avversari non li vediamo nemmeno più e lasciamo posto al nostro cinismo ed alla nostra indifferenza a scapito del dialogo, del confronto e, soprattutto, delle nostre radici.
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