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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
marilena Inserito il - 01/12/2008 : 10:02:37
Ciao a tutti
qualcuno degli utenti ha letto il libro scritto da Vito Mancuso (Teologo docente all'Università San Raffaele di Milano)dal titolo L'ANIMA E IL SUO DESTINO.
Io lo sto facendo in questi giorni, se c'è qualcuno che ha voglia di commentarlo ne sarei felice, anche perchè non avendo fatto studi classici per me è un pò difficile capire alcuni passaggi filosofici.
grazie
marilena
2   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
marilena Inserito il - 04/12/2008 : 10:30:00
Grazie Umberto,
ti premetto che ho acquistato questo libro dopo aver ascoltato il Prof. Mancuso ad una conferenza sul tema "La filosofia della natura, sensibile sovrasensibile" ed anche in quell'occasione sia gli altri relatori (tutti dottori e ricercatori del San Raffaele) sia la platea non gli hanno risparmiato nessuna critica.
Allora mi sono chiesta cosa avrà mai scritto da scontentare tutti Chiesa e mondo scientifico?
Una cosa non ho capito però la sua teoria del "surplus di energia" Pag.55 è vera o no? oppure è una sua invenzione per far quadrare le cose, perchè secondo me sta tutto li.
ciao
marilena
U.T. Inserito il - 01/12/2008 : 19:12:41
Anche io nel mese di marzo ho letto il saggio di Mancuso, UNA DELUSIONE SUL PIANO FILOSOFICO E TEOLOGICO la motivazione della mia affermazione (che sottoscrivo in toto) puoi leggerla qui

Il dibattito Il volume, 80mila copie e prefazione del cardinale Martini, smontato dalla rivista dei gesuiti
«Dogmi negati», bocciato Mancuso
Peccato originale, inferno, Bibbia: la Civiltà Cattolica demolisce «L' anima e il suo destino» E Bruno Forte aggiunge: «Svaluta la potenza del male e rende superflua la Resurrezione»

Confutare Vito Mancuso? Per certi versi è difficile, perché «lo stile non sistematico e velleitario delle sue affermazioni» rende ardua l' impresa di demolirle in modo organico. Per altri versi invece, da un punto di vista cattolico, è abbastanza semplice, perché il teologo dell' Università San Raffaele finisce per «negare o perlomeno svuotare di significato circa una dozzina di dogmi della Chiesa». Così padre Corrado Marucci, sul nuovo numero della rivista dei gesuiti La Civiltà Cattolica, stronca il saggio di Mancuso L' anima e il suo destino (Raffaello Cortina), senza alcun timore reverenziale verso un libro che ha venduto oltre 80 mila copie e ha richiamato un notevole interesse dei media, a cominciare dal Foglio di Giuliano Ferrara, di cui Mancuso è diventato una firma. Ma quali sono i dogmi con cui il bestseller è in flagrante contrasto? «Innanzitutto - risponde Marucci al Corriere - l' esistenza e l' eternità dell' inferno. Non si capisce se Mancuso ritenga che Dio annichilisca i peccatori impenitenti, oppure che assicuri la salvezza anche a loro. Ma nessuna delle due soluzioni è compatibile con la dottrina della Chiesa. Inoltre Mancuso si scaglia contro il dogma del peccato originale, fino al punto di definirlo un "cancro" che sant' Agostino avrebbe lasciato in eredità all' Occidente». Sulla questione del male s' incentrano anche le perplessità di un teologo legato a Mancuso da amicizia personale, il vescovo di Chieti e Vasto, Bruno Forte: «Non ho ancora letto l' articolo della Civiltà Cattolica - dichiara -, ma il punto più debole del libro mi sembra la mancanza di senso tragico, l' ottimismo ingenuo per cui il peccato originale viene considerato inconsistente. Al contrario un genio come Immanuel Kant sosteneva che proprio la presenza del male radicale è ciò che segna l' esistenza umana. Dal punto di vista cristiano, svalutare la potenza del male significa affidare la salvezza non alla grazia, a un dono di Dio, ma alla capacità dell' uomo di autodisciplinarsi. Così Mancuso finisce per avvicinarsi agli gnostici, secondo i quali l' uomo è in grado di redimersi da solo. Ma ciò significa che l' incarnazione e la resurrezione di Gesù diventano superflue. E mi pare drammatico, per un pensatore cristiano, vanificare la grande speranza che il Vangelo ci ha dato». Ne scaturisce, secondo Forte, anche una palese contraddizione rispetto a precedenti lavori di Mancuso: «Basti pensare che il suo primo libro s' intitolava Hegel teologo e l' imperdonabile assenza del principe di questo mondo. Addebitava a Hegel l' errore di aver sottovalutato l' influenza di Satana nella storia. Mi stupisce che oggi possa cadere nello stesso errore». Secondo Marucci, tuttavia, il punto più critico è un altro. Riguarda la Bibbia, che per Mancuso contiene non solo «capolavori assoluti», ma anche «pagine persino dannose al progresso spirituale delle anime verso la via del bene e della giustizia». Un linguaggio che il padre gesuita ritiene inaccettabile: «La santità e l' infallibilità delle Sacre Scritture, in quanto ispirate da Dio, sono verità dogmatiche essenziali, da cui ne discendono molte altre. Se viene svalutato il riferimento al testo biblico, non si capisce su che cosa possa basarsi la teologia. Infatti Mancuso scrive che non è necessario credere alla resurrezione di Gesù per raggiungere la salvezza e che Dio non è mai intervenuto direttamente nella storia». Altri punti del libro coinvolgono scottanti questioni bioetiche: «Mancuso - nota Marucci - sembra mettere in discussione la presenza dell' anima razionale nell' embrione e nelle persone in stato vegetativo permanente, il che può avere conseguenze assai gravi». Infine il gesuita rimprovera allo studioso del San Raffaele il «razionalismo» che lo induce a trattare entità di cui non si ha percezione sensibile, come l' anima, ragionando «in analogia con le scienze fisico-biologiche». Da qui deriva in Mancuso «la convinzione che lo spirito, in quanto energia, possa derivare dalla materia», che è in contrasto con «l' opposizione classica tra spirito e materia, per cui l' uno è il contrario dell' altra». Di questo passo, accusa Marucci, non si fa che accrescere la «notevolissima confusione sulla religione e la Chiesa tipica della cultura mediatica contemporanea». L' autore Vito Mancuso è docente di Teologia alla facoltà di Filosofia dell' Università San Raffaele di Milano L' opera Il suo libro «L' anima e il suo destino» (Raffaello Cortina, pp. 340, 19,80) ha una prefazione del cardinale Martini *** La rivista «La Civiltà Cattolica» ha pubblicato una stroncatura del libro di Mancuso firmata da padre Corrado Marucci, studioso di esegesi bilica

Carioti Antonio


Pagina 56 -(1 febbraio 2008) - Corriere della Sera







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