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 A rischio la linea autobus Sant’Agata - Roma

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Profilo Utente n/a Inserito il - 07/03/2007 : 19:04:34
Questo è l'articolo, pubblicato a mia firma, sabato scorso 3 marzo su La Provincia cosentina, per denunciare le preoccupazioni di un territorio.

Successivamente, l'Azienda La Valle mi ha personalmente incaricato di distruibuire nei bar di Sant'Agata dei fogli per la raccolta delle firme. In pochi giorni ne sono state raccolte oltre 210, ovvero il 10% della popolazione. Questo dimostra che basta l'impegno quotidiano - scevro da ogni e qualsivoglia interesse personale e politico - per arrivare ai risultati di cui la comunità santagatese avrebbe bisogno. Permettemi, dunque, da questo sito di ringraziare tutti i cittadini che hanno sottoscritto il loro "no" a questa possiibile eventualità.


A rischio la linea autobus Sant’Agata - Roma
I sindaci ed i cittadini già sul piede di guerra per difendere una “conquista”

S. AGATA DI ESARO


Le corse giornaliere di autobus da Sant’Agata d’Esaro a Roma (e viceversa) sono una “conquista” di questo territorio, ottenuta già dal 2000. Ed a prescindere dall’azienda, che puntualmente esercita tale attività offrendo all’utenza un servizio sempre più puntuale, solo la sua eventuale sospensione sarebbe molto negativa. Aleggiano, infatti, notizie, ancora non certe ma preoccupanti, su una probabile sospensione della linea (non si sa ancora in base a quale provvedimento), affidata da febbraio del 2000 all’Azienda La Valle che opera sul territorio, con assoluta professionalità, nelle sue sedi di Castrovillari e San Donato di Ninea. E la cosa non può passare inosservata. Anzi, a questo proposito i sindaci dei molti comuni interessati al transito quotidiano degli autobus nonché i cittadini, ultimi fruitori di un servizio importantissimo, sono già sul piede di guerra. Solo il pensiero, infatti, spaventa. Ed allora i primi cittadini di Altomonte, Sant’Agata d’Esaro, Firmo, Lungro, Acquaformosa, San Donato di Ninea, San Sosti, Mottafollone, Malvito, Roggiano Gravina e via dicendo si stanno mobilitando per firmare un documento da inviare al Ministero. Cosi come i cittadini si dichiarano pronti a firmare petizioni per scongiurare un simile pericolo. L’istituzione della linea quotidiana interregionale Sant’Agata di Esaro - Roma, infatti, è stata sempre ritenuta “una causa importante” come la definì nel 1999 (anno in cui se ne cominciò a parlare) l’allora sindaco di S. Donato di Ninea, Pasquale Esposito.
Che venne perorata per tutti i comuni della Valle dell’Esaro, dell’hinterland del Pollino e dell’Arberia che gravitano su Castrovillari affinché potesse rappresentare, finalmente, uno sbocco diverso per raggiungere, nel più breve tempo possibile, la capitale. Ed il tutto partì con l’inizio del 2000, anno giubilare che contribuì ad avere da subito un congruo numero di passeggeri che giornalmente si recavano a Roma. E che soprattutto lenì i disagi di quanti abitualmente raggiungono la capitale dai paesi del comprensorio quali pendolari, studenti universitari, impiegati, cittadini in genere. La linea, ormai bi-giornaliera, ha come luogo di partenza Sant’Agata d'Esaro, proprio perché altrimenti il piccolo centro montano, già tagliato fuori da altre realtà, non avrebbe potuto usufruire di un servizio del genere per poi passare in quasi tutti i comuni dell’Unione delle Valli, transitando per Roggiano Gravina, lo scalo di San Marco Argentano e gli altri bivi di tutti i comuni interessati prima di immettersi sull’A3 in direzione Salerno. Un'iniziativa che, quindi, venne sostenuta ed avallata in questo senso, perché risponde davvero alle esigenze di questo bacino che, altrimenti, si ritroverebbe, di nuovo, senza alcun servizio e con un pugno di mosche in mano. La non emarginazione dell’Esaro e dei paesi collegati al Pollino, quindi, passa obbligatoriamente e quotidianamente sugli autobus attualmente in servizio, che contribuiscono ad accorciare le distanze con la capitale, permettendo di raggiungerla con un solo ed unico mezzo di trasporto quale può essere un confortevole autobus. E di ciò – dopo i soliti problemi che tendono sempre a rifiutare questo comprensorio – non si può più davvero fare a meno.

3   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Massimo Inserito il - 11/03/2007 : 13:21:29
Grazie Ale per la tua sempre corretta informazione, e' incredibile come le cose utili vengano messe sempre in discussione e a rischio come questo servizio che iffre alla comunità una luce al di fuori della vallata, siate tenaci e combattete fino alla fine per mantenere questo importante servizio.
Massimo
Profilo Utente n/a Inserito il - 10/03/2007 : 18:16:59
Altre proteste per la linea Sant'Agata - Roma

Protestano i Popolari Udeur sansostesi e il comitato zonale dello Sdi Esaro


Si levano anche da San Sosti e da Fagnano Castello, e nella fattispecie dall’Udeur sansostese e dal Comitato zonale dello Sdi dell’Esaro, vibrate proteste per la soppressione dei trasporti verso Salerno – Roma e Firenze. “Valle dell’Esaro sempre più abbandonata anche nei viaggi della speranza” dichiara l’'assessore Amerigo Ricca, che in una missiva indirizzata al deputato Udeur, Ennio Morrone, si lamenta e chiede “un’interrogazione parlamentare al ministro dei trasporti Bianchi, sulla paventata soppressione della corsa che da Sant'Agata d'Esaro attraverso il territorio del pollino raggiunge la capitale. Una linea importante per tanti studenti universitari, persone ammalate che raggiungono anche l'istituto Ifo ed effettuare così terapie particolari”. Ricca, quindi, invoca di una “mobilitazione di enti quali la Provincia, la Regione e degli altri deputati calabresi che ci rappresentano”, soprattutto per farsi ricevere dal ministro Bianchi, e per spiegare l’importanza di questo collegamento per tanti giovani universitari per motivi di studio, lavoratori, donne, bambini, per i viaggi della speranza e le cure sanitarie verso i centri oncologici, soprattutto per la mancanza di una linea ferroviaria”. Una sorta di “messa alla prova” conclude Ricca, per il quale “non si può isolare una Valle dell'Esaro che già soffre di per se e che quindi non può avere il diniego delle esigenze primarie dei cittadini, come questa linea di autobus che non sarà certo questo governo a toglierle”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il Comitato zonale Sdi dell’Esaro, che tramite il segretario Natale Cozza, condivide “pienamente le ragioni che i sindaci dei comuni dell’Esaro e del Pollino hanno partecipato al Ministro dei Trasporti Bianchi ed al Prefetto di Cosenza, riguardo alla sospensione del servizio autobus che collega questo territorio con Salerno-Roma-Firenze”.
“Nessuna condivisione”, invece, “per le questioni burocratiche che penalizzano i cittadini che non hanno nessuna colpa, in un territorio già fortemente provato dal lato economico e sociale che tuttavia non si rassegna all’isolamento in cui si trova”. Proprio per ciò lo Sdi dell’Esaro vuole essere “osservatorio permanente affinché questo territorio non venga privato da servizi essenziali, come di recente è stato fatto anche a difesa dei presidi di guardia medica”. Peraltro, già in passato è stata sollevata “la necessità di potenziare i collegamenti pubblici, denunciando lo stato di abbandono della stazione ferroviaria di San Marco-Roggiano, ma ora un’altra scure si starebbe abbattendo su questo territorio con la soppressione di un servizio utilizzato dalle popolazioni locali, soprattutto dalle fasce più deboli quali anziani, studenti, lavoratori ed ammalati che si recano nelle città del centro Italia non certo per viaggi di piacere”. Lo Sdi dell’Esaro, quindi, confida “nella sensibilità del Ministro dei Trasporti Bianchi sempre attento ai bisogni delle fasce deboli” e si dichiara vicino “ai comitati spontanei dei cittadini costituiti per scongiurare la soppressione di questo importante servizio per un territorio che non gode di altri sistemi di comunicazione”.
Alessandro Amodio
Profilo Utente n/a Inserito il - 08/03/2007 : 19:39:24
Collegamento Esaro-Roma i sindaci scrivono a Prefetto e Ministro
«Non si può negare un diritto primario come quello del pendolarismo per studio o lavoro»


Sulla paventata soppressione delle corse bi-giornaliere di autobus che da Sant’Agata d’Esaro, attraverso il territorio del Pollino e dell’Arberia portano a Roma, i sindaci del comprensorio interessato hanno scritto una missiva al Prefetto di Cosenza, Francesco Musolino, ed al Ministero dei Trasporti. I primi cittadini sono quelli di Altomonte, S. Donato di N., S. Sosti, S. Agata d’E., Malvito, Mottafollone, S. Marco A., Firmo, Acquaformosa, Roggiano G. ed il Commissario straordinario di Lungro. I sindaci, in pratica, chiedono «l'intervento urgente del Prefetto per garantire la continuità del servizio pubblico di linea Sant'Agata d'Esaro-Salerno-Roma e Firenze, la cui paventata soppressione ed interruzione del pubblico servizio determina una turbativa dell'ordine pubblico», la cui popolazione già in fermento, chiede con forza a tutte le amministrazioni di ottenere gli interventi necessari per la continuazione dello stesso.
«Il territorio della valle dell’Esaro e del Pollino – scrivono nella premessa i sindaci – rischiano di perdere un collegamento importante che rappresenta una conquista del territorio perorata per anni da tutte le Amministrazioni locali, nell'interesse della collettività».
In pratica i molti comuni interessati al transito quotidiano degli autobus sono «sul piede di guerra a causa del provvedimento ministeriale di soppressione del collegamento». Ed i cittadini per scongiurare il pericolo hanno provveduto, con comitati spontanei, a raccogliere migliaia di firme per richiedere formalmente il mantenimento e la continuità del servizio nell'attesa della risoluzione degli ostacoli burocratici che hanno portato alla sospensione». I sindaci, peraltro, chiedono al Prefetto di Cosenza «un urgente incontro» con una loro delegazione. E per questo si prevedono energiche forme di protesta della popolazione pronta già a raggiungere Cosenza e la sede romana del Ministero. Il documento, infatti, è stato inviato al Ministro, poiché la soppressione del collegamento con la capitale «non può e non deve verificarsi – proseguono gli stessi –di fronte all'esigenza di pubblica utilità l'Amministrazione competente deve garantire il servizio, peraltro non contribuito dal Ministero ma svolto con oneri a totale carico della Ditta che effettua il servizio». Il diritto primario – ed al momento negato – al quale bisogna dare risposta rimane quello prioritario dei tanti giovani, lavoratori, donne, bambini ed anziani che – per motivi di pendolarismo legati allo studio, al lavoro, alle cure sanitarie – raggiungono giornalmente la capitale e che vedrebbero leso il loro diritto alla pari dignità ed alla mobilità in un territorio che manca di qualsiasi altro collegamento alternativo e per il quale ancora una volta non vi può essere il diniego di esigenze primarie dei cittadini ad opera della più cieca e retrograda burocrazia».


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