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Inserito il - 20/01/2008 : 15:31:49 I RAGAZZI COSTRUTTORI DI PACE E DI FRATERNITA'
Parlare della pace può suscitare diverse interpretazioni che spaziano dalle differenti ispirazioni culturali e religiose. Ma un evento è particolarmente doveroso ricordare per ciò che ha significato, il discorso di Paolo VI all’ONU, nel 1964, che rimane intatto per la sua profetica intuizione, soprattutto quando dice rivolgendosi all’Assemblea:"E voi sapete che la pace non si costruisce soltanto con la politica e con l’equilibrio delle forze e degli interessi, ma con lo spirito, con le idee, con le opere della pace". In una parola la pace è dinamica, e se non circola implode perché perde quel dinamismo che la mette in circolazione costruendo relazioni solidali.
Quest’anno ricorre il 40mo anniversario dell’istituzione della Giornata Mondiale della Pace, stabilita per il primo gennaio,proprio da Paolo VI e d’allora l’Azione Cattolica dedica l’intero mese di gennaio alla riflessione e all’approfondimento sul messaggio che ogni anno i Pontefici offrono all’intera umanità. L’Associazione educa e forma ad una cultura di Pace particolarmente le nuove generazioni, infatti proprio l’Acr, con i responsabili, gli assistenti, gli animatori, i cari ragazzi con le loro famiglie, descrivono con il carisma associativo il messaggio annuale.
Quest’anno il tema è: «La Pace: falla girare!» Il nucleo concettuale è tratto dal messaggio di Benedetto XVI " Famiglia umana, comunità di pace", per suscitare maggiori sensibilità e riscoprire il ruolo insostituibile della Famiglia educatrice di pace, col suo vocabolario della pace che nell’inflazione dei linguaggi ogni bimbo apprende dai gesti e dagli sguardi dalla mamma e del papà come autentica grammatica di pace. Gli Acierrini, ragazzi aderenti dai 6 a 14 anni, sono invitati a vivere la missionarietà con i loro coetanei negli ambienti che abitualmente frequentano, liberando le strade dagli ostacoli per raggiungere ogni persona. A conclusione del Mese della Pace si celebra La Festa della Pace nell’ultima domenica in concomitanza con la diocesi di Roma.
Domenica 27 gennaio sarà Sant’Agata di Esaro ad accogliere le centinaia di ragazzi con gli accompagnatori e le famiglie nella suggestiva valle dell’Esaro, all’interno del Parco del Pollino fra i rarissimi pini loricati della Montea.
L’Equipe diocesana che ha promosso l’incontro-festa ha incoraggiato i ragazzi a vincere anche le loro pigrizie per far girare la pace oltre i comodi luoghi a cui sono abituati. La comunità santagatese ha preparato dettagliatamente questo evento esprimendo i valori dell’accoglienza e dell’ospitalità che distingue le Comunità del circondario che in questo frangente storico si vedono mortificati perché non inseriti adeguatamente in un pieno sviluppo economico e sociale.
È importante il ruolo della Chiesa nella promozione dei valori e dell’etica della partecipazione per rafforzare l’identità culturale dell’intero comprensorio.
Sant’Agata oltre alle bellezze naturali ed al microclima condivisi con gli abitanti dell’intera vallata, ha dei monumenti ben conservati, oltre a strutture recettive parrocchiali, comunali e private che possono garantire un confortevole soggiorno. Particolarmente interessante è il Convento di San Francesco di Paola fondato nel 1593. Proprio dinnanzi al Convento di San Francesco avrà inizio la festa della pace introdotta dalle parole del santo paolano:"Amate la pace, perché è molto meglio di qualsiasi tesoro che i popoli possono avere", un tesoro da far girare con relazioni umane solidali e sincere.
La Santa Eucaristia, sacramento di pace e riconciliazione, aspetto centrale della giornata sarà presieduta dal Vescovo, un appuntamento significativo particolarmente per il clima dialogante che si crea immediatamente fra i ragazzi con monsignor Domenico Crusco.
La presidenza dell’Azione Cattolica,associazione che vive ed abita il territorio, per consolidare la cultura della pace, promuove e istituisce da quest’anno il Premio Operatore di Pace che sarà assegnato a personalità che si saranno distinte nel realizzare e vivere questa beatitudine evangelica che è propria dei figli di Dio, ogni anno questa festa avrà come testimone una persona o una istituzione come testimone da far conoscere alle nuove generazioni (Carmelo Terranova).
>* Comunicato stampa ricevuto e pubblicato. |
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