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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Massimo |
Inserito il - 10/02/2007 : 17:37:29 Ci arrivano voci di bombe carte a Sade ovviamente è uno scherzo di carnevale? |
1 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Profilo Utente n/a |
Inserito il - 11/02/2007 : 09:10:19 No caro Massimo, non sono bombe carta (altro esplosivo) ma poichè ne hai parlato, inserisco la cronaca dei due articoli usciti giovedì e venerdì scorsi, con il richiamo in prima pagina giovedì 8 febbraio, poichè il fatto è stato scoperto mercoledì 7
Trovati circa tre chili di esplosivo Alcuni operai hanno allertato il Corpo Forestale dello Stato
S. AGATA D’ESARO
Un sacchetto di plastica abbandonato in aperta campagna conteneva alcuni candelotti di esplosivo. Circa tre chilogrammi. L’involucro ha incuriosito alcuni operai che stavano lavorando – sembra nei pressi di un canneto – in località Miniere (non distante comunque dal centro abitato), i quali hanno allertato immediatamente il Corpo Forestale dello Stato. All’interno c’erano, infatti, alcuni candelotti completi di miccia, di quelli che di solito si utilizzano nelle cave per far esplodere dei blocchi di roccia. Gli uomini del Cfs, quindi, si sono recati nella località indicata e dopo essersi accertati del contenuto del sacchetto hanno immediatamente informato i loro superiori di Castrovillari. Quindi hanno transennato la zona e la stanno tuttora presidiando dandosi il cambio con i colleghi del Cfs di Lungro. Successivamente, quindi, da parte del Corpo Forestale dello Stato di Castrovillari è partita l’informativa alla Prefettura di Cosenza che ha stabilito l’intervento degli artificieri dell’Esercito. Il personale, compente di materiale esplosivo, è atteso a Sant’Agata d’Esaro per la mattinata di oggi, non si sa bene se per far brillare i candelotti in zona sicura oppure per cercare di disinnescarli da un’eventuale esplosione. Gli uomini del Cfs hanno presidiato la zona per tutta la notte, anche al fine di evitare il contatto con i curiosi, che immancabilmente si sono portati in quella zona per constatare di persona quanto accaduto. Sono in corso indagini, da parte degli operatori forestali intervenuti, per cercare di scoprire come i candelotti di esplosivo siano arrivati in quel determinato posto e soprattutto se qualcuno ha cercato di disfarsene.
===================================================================================== Fatto brillare l’esplosivo rinvenuto in campagna Dopo l’autorizzazione del giudice Baldo Pisani vi hanno provveduto gli artificieri
S. AGATA D’ESARO
Erano le 14 circa di ieri pomeriggio (8 febbraio) quando un forte boato ha scosso la tranquillità del piccolo centro dell’Esaro. Molte persone avevano finito di pranzare, altre stavano finendo. È stato allora che i militari dell’Esercito hanno avuto l’autorizzazione da parte del sostituto procuratore di Castrovillari, giudice Baldo Pisani, per far brillare l’esplosivo, consistente in candelotti usati di solito per le cave. Sul posto, già dalla mattinata, si erano portati gli artificieri dell’Esercito arrivati dal Genio Militare di Castrovillari. E subito dopo, oltre agli agenti del Corpo Forestale dello Stato, è intervenuta anche un’ambulanza dell’As n. 2 di Castrovillari. Gli stessi operatori della Forestale, di Sant’Agata d’Esaro e Lungro (che si erano dati il cambio) avevano presidiato la zona per tutta la notte, anche al fine di evitare il contatto con i curiosi, che immancabilmente si erano portati in località Miniere di Sant’Agata d’Esaro dove è stato rinvenuto l’esplosivo. La deflagrazione, quindi, è avvenuta in assoluta sicurezza, messa in atto dagli artificieri. I tre chilogrammi di esplosivo da cava erano stati trovati nella mattinata di mercoledì da alcuni operai proprio nelle campagne di Sant'Agata d'Esaro. E l'esplosivo, collegato ad una miccia, era nascosto all'interno di un contenitore di plastica. L’involucro di plastica aveva, ovviamente, incuriosito alcuni operai che stavano lavorando, i quali avevano allertato immediatamente il Corpo Forestale dello Stato. Gli uomini del Cfs, quindi, dopo essersi recati nella località indicata ed essersi accertati del contenuto del sacchetto avevano immediatamente informato i loro superiori di Castrovillari. E successivamente anche la Prefettura di Cosenza che ha stabilito l’intervento degli artificieri dell’Esercito e la Procura della Repubblica di Castrovillari, competente per territorio, che ha aperto un fascicolo contro ignoti. Le indagini degli inquirenti, infatti, sono indirizzate a scoprire come i candelotti di esplosivo siano arrivati in quel determinato posto e soprattutto se qualcuno abbia cercato di disfarsene. Ed ovviamente per risalire alle persone che hanno abbandonato l'esplosivo. Lo stesso esplosivo – secondo indiscrezioni – potrebbe essere identico a quello usato nel cantiere della Diga sull’Alto Esaro per far saltare in aria costoni di roccia, dal quale – è stato ipotizzato – che potrebbe essere stato trafugato, anche se, al momento, non esisterebbe alcuna denuncia in questi termini.
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