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Inserito il - 31/10/2007 : 10:41:17 AZIONE CATTOLICA DIOCESANA, NUOVO IMPEGNO PER IL FUTURO (di Carmelo Terranova)
Una delle affermazioni chiave risuonata durante il Convegno Ecclesiale di Verona è stata: pastorale integrata, ambito che richiede un profondo cambiamento di mentalità per rilanciare una conversione pastorale nell’ottica costruttiva di una nuova evangelizzazione.
L’Azione Cattolica ben distribuita sul territorio della nostra Diocesi, con una presenza sensibile anche in alcune comunità poco numerose (si pensi all’ultima associazione parrocchiale di San Donato di Ninea!) ha avvertito l’esigenza di realizzare la pastorale integrata in un duplice percorso: ad intra con una presenza significativa di molti aderenti nei gruppi di Catechisti e Caritas Parrocchiali, oltre che negli organismi di partecipazione ecclesiale, ma assume una certa preziosità anche la scelta dell’Unitarietà Associativa, che permette di guardare la realtà nella collegialità delle interpretazioni delle generazioni rappresentate nell’associazione. Ad extra con le Settimane, come finestra che si spalanca nella vasta area culturale di tante persone che vivono ai margini delle nostre Comunità. Come non ricordare il tema della Settimana Sociale sul Bene Comune, ampiamente trattata nel febbraio scorso? O l’animazione della Settimana della Comunità? Argomenti e strumenti che vanno oltre il valido sistema organizzativo consolidato, ma che richiedono una statio riflessiva che consideri il gusto tempo per far maturare il valore del nuovo percorso, che sia complementare alle risorse umane coinvolte ed ai fattori ambientali che guardano con riserva questo rinnovamento.
L’Azione Cattolica spesso realizza il suo carisma con uno stile simile all’ambiente biblico di Nazaret, silenzio contemplativo e operante. Infatti, il senso della corresponsabilità nasce da motivazioni profonde e radicate nella vita di grazia, le sole capaci di sostenere le ragioni di una presenza e una testimonianza coerente e stabile. Alla fine di un triennio è comprensibile una certa stanchezza, provocata anche nel vedere incarnato nelle molteplici realtà territoriali la stagione del rinnovamento associativo che ovunque ha suscitato reazioni diverse e arricchenti.
Non è semplice assorbire in pochi anni l’idea del cambiamento dello Statuto, dell’Atto Normativo Diocesano, della stessa forma dell’Adesione estesa all’intero arco dell’anno sociale! Il ruolo del Laicato non è marginale ma determinante, con ritmi e interpretazioni complesse che guardano sempre al centro della vita del fedele, Gesù Cristo. In questo processo costruttivo occorre far emergere il valore dell’Identità Associativa, valore aggiunto da non sottostimare che facilita la molteplicità dei carismi e particolarmente valorizza il ministero del Sacerdoti, che accompagnano ed assistono al cammino spirituale dei singoli e delle associazioni.
Certamente rimane sempre quel debito di donazione di sé rallentato dal cambiamento e dai percorsi umani non prevedibili. Come c’è un credito formativo, esemplarità formativa, nella proposta sistematica, si pensi all’ampia gamma di mediazione dei Catechismi Cei proposto e aggiornato annualmente dal Centro Nazionale. L’Adesione all’Ac significa scegliere un progetto vocazionale che abilita ad amare la Chiesa nella gerarchia dei ministeri, dei carismi e dei valori non negoziabili.Questa stagione di rinnovamento e rilancio associativo è stata possibile perché il nostro Vescovo Mons. Domenico Crusco ha stimolato in ampiezza e profondità il ruolo dei Laici e particolarmente all’Azione Cattolica ha richiesto una presenza più significativa. Interessante rilevare che l’Esortazione del Vescovo Azione Cattolica: Alzati e Cammina! La Chiesa ha bisogno di voi. ( Quaderni 12), sia un messaggio quanto mai attuale quando ricorda: “ Ho avuto l’impressione che la nostra amata Associazione stia vivendo una vita forse troppo tranquilla, mentre vorrei vedere tutti , uomini e donne, pieni di entusiasmo, testimoni veri e coraggiosi nelle proprie comunità, più soggetti attivi e propositivi, più persone in cammino per incontrare i fratelli e le sorelle per ripetere l’invito dell’Apostolo “vieni anche tu con noi”per vivere la nostra stessa esperienza”. A dire il vero quest’ansia pastorale il Vescovo l’ha espressa anche negli ultimi tempi, in ambiti e circostanze appropriati, con dolcezza e rispetto con quella amorevolezza propria dei Padri che sanno di poter chiedere ed essere corrisposti. ( Carmelo Terranova)
*> Comunicato Stampa ricevuto e pubblicato.
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