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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
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Inserito il - 08/02/2007 : 08:21:35 Guardie mediche si incontrano i sindaci Presenti i consiglieri regionali Serra, Dima e Guagliardi
In seguito alla notizia che potrebbero stringersi i tempi per il dimensionamento delle postazioni di Guardia Medica, previsto dal provvedimento n. 1221 del 30 novembre 2006 dell’As. n. 2 del Pollino, la cui conseguenza è che, presumibilmente, dal prossimo 1 marzo si vedranno soppressi diversi presidi di servizio notturno con immaginabili conseguenze per la popolazione anziana dei nostri piccoli centri, i sindaci dell’Esaro si organizzano. E proprio i primi cittadini del comprensorio, alla presenza di consiglieri Regionali tra i quali gli On. Serra, Dima e Guagliardi, si incontreranno venerdì 9 febbraio alle 18 a Malvito, presso la sala Consiliare della Comunità Montana “Unione delle Valli”. Una riunione sollecitata dall’assessore con delega alla Sanità, dottor Gabriele Scavello, anche alla luce che alla chiusura sono interessate le postazioni di S. Agata d’Esaro, S. Donato di Ninea e Fagnano Castello, oltre a Tarsia e Terranova da Sibari, e che le preoccupazioni, a questo punto, sono giustificate dal fatto che, nonostante le pressioni dei mesi trascorsi, nessun buon segnale è arrivato dai vertici della Regione Calabria. A tal proposito, l’assessore Scavello si dice “molto preoccupato dal ridimensionamento che rappresenterà un segnale d’abbandono per le popolazioni del vasto e articolato comprensorio. Se si considera la natura del comprensorio, costituito da zone montane, lontanissime dagli altri presidi medici, è facile intuire la portata del disagio che si riverserà sulla testa di una popolazione costituita da tantissimi anziani che rimarranno fuori da ogni forma di assistenza notturna e festiva. Cosa succederà agli anziani di Fagnano, S. Agata e S. Donato se, come accade spesso, rimarranno isolati dalle copiose nevicate invernali. Chi e come si garantirà la presenza di un medico nel cuore della notte, considerando la rigidità della stagione invernale, caratteristica di questi luoghi? Il diritto alla salute, specialmente dei soggetti deboli, non può essere vincolato da calcoli economici. Se sprechi ci sono, com’è dimostrato, non sono certamente da ricercarsi nei presidi di Guardia Medica e la cosa che più preoccupa è che la popolazione interessata non sa come dovrà regolarsi se, e speriamo se, dal primo marzo non avrà a disposizione un presidio sanitario a tutela della propria salute”.
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Inserito il - 11/02/2007 : 09:15:44 “No alla soppressione delle guardie mediche” Le istanze dei sindaci raccolte anche dal consigliere regionale Giulio Serra
MALVITO
Un appello forte, deciso e coeso, quello lanciato al Direttore generale dell’As n. 2 di Castrovillari ma anche alla Regione Calabria, per dire “no alla soppressione delle postazioni di guardia medica” in special modo nel distretto di S. Marco Argentano. Lo hanno manifestato i sindaci e gli amministratori del comprensorio dell’Esaro intervenuti per l’incontro sul tema specifico, invitati nella sede della Comunità montana “Unione delle Valli” dal presidente Luigi Brusco e dall’assessore alla sanità Gabriele Scavello. Le istanze, intanto, sono state raccolte dal consigliere regionale Giulio Serra che, quale referente del territorio, le ha fatte proprie per portarle in seno alla Commissione sanità regionale. E sono state manifestate dai sindaci G. Mollo (S. Marco A.), C. Arcuri (S. Agata d’Esaro), G. Tarsitano (S. Caterina A.) F. Bruno (Mottafollone) L. Marranghello (S. Lorenzo del V.) e dagli assessori G. De Caro (Terranova da S.), M. Sammarco (S. Donato di N.) e V. De Marco (S. Sosti). Oltre a G. Cortese, capostruttura della segreteria del consigliere regionale Damiano Guagliardi; ed a L. Capolupo dell’Associazione “La Svolta” di S. Donato di N. Non era presente per la commissione bilancio in consiglio regionale (cosi come Guagliardi) anche il consigliere Giovanni Dima, che si è detto comunque “vicino al problema”. I casi-limite, ovviamente, sono quelli più spinosi da risolvere, poiché – secondo gli intervenuti – “è meglio non sopprimere alcuna guardia medica”. “Un problema molto sentito – ha esordito il presidente Brusco – che è il primo fortino della sanità”. L’assessore Scavello, quindi, che è anche medico di continuità assistenziale, ha rimarcato “lo stato confusionale dovuto a una discrepanza tra territorio e cittadini, che rischia anche di far perdere numerosi posti di lavoro”. Ma quali sono i casi-limite? Sono quei comuni o frazioni che rischiano di restare senza guardia medica o con molti problemi logistici per raggiungere quella più vicina: da Terranova da Sibari a Fagnano Castello, da Sant’Agata d’Esaro a San Donato di Ninea fino alla frazione Fedula di S. Lorenzo del Vallo, per la quale il sindaco Marranghello ha affermato che farà “una grossa azione politico-mediatica di protesta”. “Bisogna potenziare le guardie mediche e non eliminarle” ha aggiunto Cortese, che ha invitato l’As a “ridimensionare altri costi”. E non può essere “una semplice equazione” ha aggiunto il sindaco Arcuri “per razionalizzare i servizi, perché vuol dire togliere, cioè dare qualcosa prima di averne altri”. Perciò “è importante essere uniti” ha fatto capire il sindaco Tarsitano “anche perché dov’è il risparmio se i medici precari non saranno licenziati?”. Interrogativo ripreso dall’assessore De Caro, il quale ha rimarcato come “un paese quale Terranova di 5.500 abitanti rischi di rimanere senza postazione a scapito di altri più piccoli”. Piccoli interessi di bottega, quindi, non fanno bene a questo territorio già martoriato da mille problemi. Il tema “delicato e preoccupante” è stato ripreso dall’assessore Sammarco per “una comunità come S. Donato che ha il 70% della popolazione anziana”. Mentre De Marco, pur apprezzando “una struttura come l’Utap a S. Sosti” è stato in linea per “una battaglia comune”. Qualche critica ai sindaci è arrivata da Capolupo, de “La Svolta” che ha chiesto “maggior impegno per il problema”. Giulio Serra, infine, ha fatto un excursus su “tutta l’emergenza e la sofferenza di questo territorio” che può essere superata solo con “una forte battaglia, tesa ad avere anche altre strutture, come le Rsa di Spezzano e Mottafollone, altre postazioni sanitarie a Sant’Agata, Fagnano e Mongrassano”, ma anche proponendo “La Casa della Salute, che come da legge nazionale sarebbe fattibile a Terranova e Fagnano”. E finché non ci saranno le linee guida del P.S.R., Serra ha garantito “battaglia” anche in seno alla Regione Calabria.
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Inserito il - 09/02/2007 : 09:17:58 Il Vescovo all’incontro sulle guardie mediche Oltre ai tre consiglieri regionali anche tutti i sindaci dell’Esaro
Ha assicurato la sua presenza anche il Vescovo della Diocesi che è in San Marco – Scalea, mons. Domenico Crusco, all’incontro di oggi sulla problematica delle possibile chiusure delle postazioni di guardia medica nel comprensorio dell’Esaro. Lo ha annunciato l’assessore comunitario alla sanità, Gabriele Scavello, che proprio con il presule ha avuto un incontro in questi giorni. “Mons. Crusco – ha riferito Scavello – si è detto particolarmente preoccupato per un’eventuale chiusura delle guardie mediche, cosa che sarebbe anche a svantaggio delle fasce più deboli come gli anziani e gli ammalati”. Insieme al Pastore della Diocesi è prevista anche la presenza di tre consiglieri regionali, quali Damiano Guagliardi, capogruppo del Prc; Giovanni Dima, capogruppo di An e Giulio Serra, del gruppo Udeur – Popolari, oltre a tutti i sindaci della comunità montana e quelli del comprensorio dell’Esaro. I lavori, che prenderanno il via oggi pomeriggio alle ore 18 nell’aula consiliare della Comunità montana “Unione delle Valli” verteranno sul tema: "Chiusura delle guardie mediche". Il programma prevede i saluti introduttivi del presidente Luigi Brusco e l’introduzione dell’assessore alla sanità Gabriele Scavello. E data la delicatezza dell’argomento è prevista una folta partecipazione popolare.
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