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Inserito il - 24/09/2007 : 10:50:25 IN DIOCESI PEREGRINATIO DELLE RELIQUIE DI SAN FRANCESCO
San Francesco di Paola è stato eletto, fin dal 1936 (con decreto di approvazione della Congregazione dei riti) compatrono della città di San Marco Argentano e della diocesi. I motivi che legano la diocesi al grande santo taumaturgo sono tanti. Sono poi numerose quelle comunità che prestano grande devozione al santo della carità e della penitenza. Quest’anno ricorrono i cinquecento anni dalla sua morte e per l’occasione il Comitato Regionale per i festeggiamenti in suo onore, ha pensato anche ad una peregrinatio delle reliquie che è iniziata proprio con la nostra diocesi. Domenica 23 settembre a Paola, la diocesi di San Marco Argentano – Scalea, ha ricevuto le reliquie del Santo nella stessa Basilica alle ore 17,00. Per l’occasione è stata celebrata la Santa Messa, con la partecipazione dei i fedeli delle diverse comunità della diocesi. Al termine della Santa Messa, le Reliquie sono state consegnate alla comunità di Belvedere Marittimo da dove è iniziata la peregrinatio diocesana. Lunedì 24 Settembre tocchera' alla comunità di Cittadella del Capo; martedì 25 a quella di Papasidero; mercoledì 26 alla comunità di Verbicaro; giovedì 27 a Sant’Agata di Esaro; venerdì 28 a Roggiano Gravina.
LA COMUNITA'DI SANT'AGATA DI ESARO OFFRE AL SANTO IL TRIBUTO DI FEDE Con un tributo ricco di entusiasmo e di fede, la comunità di Sant’Agata di Esaro ha accolto, per la seconda volta nella sua storia, le reliquie di San Francesco di Paola. Per il parroco, don Carmelo Terranova «il messaggio paolano, quello della condivisione delle risorse spirituali e in modo partiocolare della preghiera» è stato al centro di questo momento di grazia. A Sant’Agata di Esaro, la lampada della fede e della pietà francescana in un culto rinnovato tornò a risplendere sul rinato Santuario fino agli albori del 1900, quando un terremoto devastatore s’abbatté su questa terra. Un Memorandum dell'8-9-1905, infatti, ci dà notizie che in seguito al sisma che devastò la Calabria, il Santuario veniva nuovamente chiuso al culto. Il Santuario, in questo secolo ha avuto vari restauri, dopo il terremoto, nel 1924-26 per interessamento dell'Arciprete Marsico, nel 1948-50, per l'interessamento dell'Arciprete Palermo, nel 1969-71, per interessamento dell'Arciprete Montalto. Una lettura in chiave francescana induce a vedere negli eventi che seguirono la soppressione napoleonica un segno soprannaturale. Dopo alcuni mesi (19 maggio 1855) infatti, dalla reiezione dell'istanza di ripristino e riapertura del Monastero dei Minimi in S. Agata, S. Francesco, l'inclito fondatore, appariva, nonostante le avverse vicende, alla Scivolenta per confermare nella fede i suoi devoti e ad indicare con la sua presenza taumaturgica, il luogo che avrebbe, a distanza di un secolo esatto, accolto un tempio dedicato al suo culto. Per la realizzazione di esso trascorse un secolo, lo stesso arco di tempo, che intercorse dal 1493, quando S. Francesco indicava con il dito il luogo del costruendo Convento, fino alla sua realizzazione avvenuta nel 1593. Con la benedizione della prima pietra della erigenda «Domus Francisci» in contrada Scivolenta, avvenuta a distanza di un secolo esatto dall'apparizione, sorgeva la nuova «Casa di S. Francesco di Paola», che doveva rappresentare il simbolo visibile ed imperituro di quella Casa Monastica, ormai perduta. In quel 19 maggio 1855, S. Francesco di Paola appariva anche per ammonire il popolo richiamando lo ai valori evangelici della fratellanza e carità, presago di quei fatti criminosi e luttuosi che a distanza di cinque mesi ed esattamente il 19-10-1855 avrebbe perpetrato all'insegna della brutalità e della cecità più fonda. La storia del culto di San Francesco è stata intessuta di devozione sincera, di amore al Santo Patrono che il popolo di S. Agata gli ha incessantemente tributato nonostante le ingiurie del tempo e le infauste vicende. La peculiarità della devozione a S. Francesco di Paola, la possiamo soprattutto constatare nella festa annuale che si celebra nella seconda, domenica di agosto dal 1962, con un nutrito programma religioso e civile in cui, il cuore dei suoi devoti, grande come il mare e forte come la roccia, esplode in una singolare apoteosi.
*> Comunicato Stampa ricevuto e pubblicato.
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1 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Walter Sirimarco |
Inserito il - 09/10/2007 : 01:37:24
Immagine:
91,04 KB Sant'Agata di Esaro,27 settembre 2007,ore 19,30 Le reliquie di San Francesco portate in processione al Convento. Walter Sirimarco |
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