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| V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
| Gaetano |
Inserito il - 03/09/2007 : 00:33:12
Cari amici, ho appena appreso da Francesco (Pesciolino) della pubblicazione su questo sito della monografia n.5 sulla mia breve storia della proprietà fondiaria santagatese.
Approfitto, ancora una volta, per ringraziarlo del suo prezioso ed impareggiabile ausilio.
Ringrazio l’Associazione, il suo Presidente ed il Comitato di Redazione per avermi dato la possibilità di pubblicare questa ricerca che avevo iniziato ben venticinque anni fa.
Non vedevo l’ora che questo lavoro trovasse una sua conclusione, sebbene in una forma e con contenuti molto distanti da quelle che erano le intenzioni iniziali.
Era diventata pressante l’esigenza di chiudere questo capitolo rimasto incompiuto delle mie ricerche nel mio giovanile paese-laboratorio, che tale, per ovvie ragioni di lontananza, non è più.
Com’era già avvenuto per l’ultima proiezione di diapositive alla “Robinia” nel 1995, anche la pubblicazione di questa monografia segna a livello personale un momento definitivo di svolta.
Con tutta la sincerità che ha sempre caratterizzato i miei tanti interventi su questo sito (fin dai tempi di “spesanet”), dopo quest’ultimo impegno (reso oltretutto difficile dai concomitanti impegni professionali) sento di non avere più niente da dire e da fare, di aver già dato quello che potevo al paese dove sono nato.
Serenamente, continuerò a seguirvi in silenzio con tutta la stima e l’amicizia che mi lega ad ognuno di Voi, come continuerò ad alimentare in maniera più intima e discreta il mio profondo amore per questa terra.
Grazie.
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| 1 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
| Gaetano |
Inserito il - 06/09/2007 : 18:05:53
Vorrei rassicurare tutti gli amici di santagataviva. Il messaggio di cui sopra non ha alcuna velatura polemica e non implica assolutamente la mia uscita (e quindi nessun commiato) dall’Associazione.
Volevo semplicemente mettere un punto e guardare avanti.
Con la monografia n.5 ho chiuso finalmente una parentesi aperta da tantissimo tempo, fatta di passione autentica per la storia e le memorie del nostro paese.
Questo sentimento bellissimo, alla luce dell’evoluzione che ha poi avuto la mia vita, è diventato però quasi un peso da cui sentivo il bisogno di liberarmi.
Mi sono reso conto che occuparsi delle cose del nostro paese non vivendoci comporta non solo evidenti errori di prospettiva che tendono a dilatarsi con il passare degli anni di assenza, ma anche una sorta di dipendenza, nello strenuo tentativo di lasciare sempre aperto uno spiraglio per sentirsi parte attiva di una comunità a cui ci si sente legati.
Già in passato, raccontando l’epopea del mio avo Carlo Maria detto “sbarca” ho fatto riferimento al suo desiderio di stendere la “mailla” sull’Esaro, distaccarsi dai propri lidi e navigare in mare aperto.
Allo stesso modo, oggi, sento preminente il bisogno di vivere questi sentimenti verso il mio paese senza illusori sconfinamenti ed accettando di vivere da lontano la mia santagatesità con maggiore intimità e meno protagonismo.
E’ una confidenza che Vi rinnovo, che Vi prego di capire e di scusare se fatta in modi inopportuni.
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