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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
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Inserito il - 28/07/2007 : 13:41:46 La "telenovela" prosegue, a dispetto di chi, "precipitosamente", l'aveva considerata conclusa. Sinceramente, come peraltro ho scritto nell'articolo sottostante, pubblicato a pagina 22 de La Provincia cosentina di oggi 29 luglio, sembra ad un punto di non ritorno...
Diga, possibile la rescissione del contratto con la Torno Si infittisce anche il mistero dei subappaltatori che avanzano circa 1milione di euro
S. AGATA D’ESARO – L’Impresa Torno Internazionale “diserta” la riunione di ieri mattina, appositamente convocata presso l’assessorato regionale ai LL.PP sulla Diga dell’Esaro. E malgrado la stessa fosse stata invitata, per sedersi intorno allo stesso tavolo con Regione, Sorical e Sindacati, e per discutere sulla possibile riapertura dei cantieri (il cui verbale di riconsegna dei lavori è stato sottoscritto a fine giugno), non ha ritenuto opportuno partecipare, rafforzando, evidentemente, la posizione che già si conosce. Insomma, che la Torno voglia defilarsi non è più un mistero. Ma proprio ieri, ed è questa la novità sostanziale, la Sorical ha sbandierato una comunicazione “nuova di zecca” fatta proprio alla Torno, che l’ha messa sull’aut-aut con una diffida: “O entro dieci giorni si presenta in cantiere, oppure è pronta la rescissione del contratto”. Che costerà fior di quattrini sicuramente a Regione e Sorical, perché se la Torno ha sempre avanzato “esose riserve” in tempi pacifici (ed in più occasioni), figuriamoci se qualcuno si mette a fargli la guerra. Il costo, è ovvio, peserà come un macigno sulla prosecuzione dell’opera che, se non arriva qualche santo, difficilmente potrà uscire da questo tunnel ormai, quasi, imboccato. Della novità, peraltro, sono stati informati gli operai ancora licenziati, che ieri pomeriggio (in cantiere) hanno incontrato il segretario della Filca Cisl, Enzo Pelle. Quello che pesa sulla vicenda, oltretutto, è anche la partita dei subappalti, che per ciò che si dice (nonostante proprio la Torno abbia avuto molti milioni di euro di benefit per riserve) ammonterebbe a circa 1milione di euro: 500mila per il consorzio Co.Sa.M. (S. Agata - Malvito) ed altri 500mila circa con altri soggetti. Che fine hanno fatto, dunque, i benefit incassati da Torno che in questi mesi sarebbe passata da una posizione di privilegio ad un’altra di collisione? I bene informati paventano anche una possibile “distrazione di fondi”, anche perché nonostante gli 8,5 milioni di euro incassati circa un anno addietro i subappaltatori restano ancora all’asciutto. E gli stessi, invece di proporre decreti ingiuntivi a iosa, con i quali non avrebbero cavato ancora un ragno dal buco, avrebbero, forse dovuto coalizzarsi contro un soggetto che, pian pianino, sta estraniandosi dalla vicenda. Ma allora se il “controllore” di queste cose è la Sorical, viene da chiedersi “chi controlla il controllore?”. Cioè cosa fa la Regione Calabria? Il mistero si infittisce. E volendo tornare sugli operai, che dal 14 marzo non beccano un centesimo di euro, le cui famiglie sono ormai sull’orlo del collasso (psicologico ed economico), andrebbero ricordati “i molti moniti” che proprio sul rilancio occupazionale ha sempre lanciato, in questi mesi, l’ex sindaco di Sant’Agata, Domenico Tolve, il quale oggi è “sgradito” a molti lavoratori, ma che, invece, aveva – come i fatti stanno dimostrando – visto sempre la problematica occupazionale come quella principale, allertando i lavoratori sui comportamenti di “Sorical e Torno, che agivano sempre e comunque per interessi propri e non per quelli generali e costruttivi che un’opera ritenuta strategica come la Diga dell’Esaro avrebbe dovuto avere”.
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2 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
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Inserito il - 02/08/2007 : 10:12:53 Articolo pubblicato ieri, 1 agosto, a mia firma, a pagina 23 de La Provincia cosentina
Possibile inizio lavori entro la fine di settembre La Torno ritorna sui suoi passi ed incontra Regione e Sorical
S. AGATA D’ESARO – Sembra scongiurato il pericolo “rescissione” per il contratto dei lavori inerenti la Diga sull’Alto Esaro. Queste le indiscrezioni trapelate dall’incontro di Catanzaro, dove, ieri mattina a Catanzaro, l’Impresa Torno è tornata a sedersi intorno al tavolo insieme a Regione e Sorical. Anzi, sempre secondo i ben informati sarebbe stato firmato un protocollo d’intesa (i cui dettagli si dovrebbero conoscere nei prossimi giorni) dove si sarebbe stabilito che i lavori partiranno entro la fine di settembre. Si spera, ovviamente, che i tempi siano rispettati. Anche perché – è notizia di ieri – il20 settembre si discuterà in Cassazione il ricorso proposto, lo scorso mese di maggio, dal sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Castrovillari, Sandro Cutrignelli, titolare delle indagini in corso sulla Diga dell'Esaro. Ricorso presentato contro l'ordinanza emessa il 3 aprile scorso dal Tribunale della Libertà che aveva annullato parzialmente il decreto di sequestro della struttura del cantiere. Si è parlato, allora, di fine settembre per attendere la decisione della Cassazione? Probabile. Tornando, però, sulla dilatazione dei tempi va ricordato che, a fine giugno, in una nota firmata da Sorical, veniva indicata proprio la data di settembre per la presentazione “delle progettazioni relative alla prima fase: galleria di derivazione, centrale idroelettrica, impianto di potabilizzazione, collegamento con l’acquedotto Abatemarco». Quindi si indicava ancora la scadenza di «dicembre 2007 per la seconda fase del corpo diga (in materiali sciolti?) delle opere di completamento della diga». Ed ancora che «la riapertura del cantiere avrebbe consentito di ultimare entro marzo 2008 i lavori appaltati, considerati fondamentali per il completamento di un’opera di importanza strategica per il territorio cosentino, oltre che per l’intera regione». Ma visti gli ultimi ritardi, crediamo che i tempi si dilatino ulteriormente. Intanto, ieri pomeriggio, assemblea in cantiere tra sindacalisti e lavoratori (peraltro ancora licenziati), nella quale si è parlato, verosimilmente, di riassunzioni. A settembre, però, perché – se non ci saranno novità di sorta – il mese di agosto è quello emblematico delle ferie. Per tutti.
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Inserito il - 31/07/2007 : 10:43:47 Articolo uscito oggi a mia firma a pagina 23 de La Provincia cosentina
Diga, il 20 settembre udienza in Cassazione
S. AGATA D’ESARO – In attesa di possibili sviluppi che riguardano l’eventuale riapertura dei cantieri, anche alla luce della diatriba tra Sorical (stazione appaltante) e Torno (impresa appaltatrice) rimbalza negli ambienti la notizia che è stata fissata, per il prossimo 20 settembre, l’udienza presso la Corte di Cassazione che riguarda il ricorso contro il dissequestro del cantiere della Diga dell’Esaro. Il ricorso – va ricordato – è stato proposto, lo scorso mese di maggio, dal sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Castrovillari, Sandro Cutrignelli, titolare delle indagini in corso sulla Diga dell'Esaro. Ed è stato presentato alla Corte di Cassazione contro l'ordinanza emessa il 3 aprile scorso dal Tribunale della Libertà che aveva annullato parzialmente il decreto di sequestro della struttura del cantiere. Il decreto di sequestro, emesso l'8 marzo scorso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, aveva portato il 14 marzo seguente i carabinieri della compagnia di San Marco Argentano e i finanzieri della compagnia della Guardia di Finanza di Castrovillari a sequestrare i cantieri della Diga dell'alto Esaro e tutti i documenti relativi alla sua progettazione e realizzazione. Il Tribunale della Libertà, quindi, aveva annullato il decreto di sequestro del cantiere, confermando, però, quello dei documenti. Nel ricorso alla Cassazione il sostituto procuratore Cutrignelli ha chiesto l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza del tribunale della libertà e la conferma del decreto di sequestro emesso dalla Procura di Castrovillari oppure, in alternativa, l'annullamento con rinvio dell'ordinanza. È ovvio, a questo punto, che il prossimo 20 settembre, cioè subito dopo il periodo estivo, potrebbe tornare attinente a tutta la questione giudiziaria anche il dissequestro parziale successivo operato sui progetti (parte A e B), ovvero quelli inerenti le opere di sistemazione idraulica a valle Diga, compresa vasca di dissipazione, galleria e strada. E qui potrebbe rientrare in gioco anche quel famoso verbale di dissequestro, che fonti molto vicine alla controparte di Sorical e Regione avevano dato quasi per “quasi nullo”. Della sentenza di dissequestro, infatti, non si è mai conosciuto il dispositivo con le motivazioni dello stesso. Discorso giudiziario a parte, intanto, cresce sempre più fortemente l’ansia fra gli operai licenziati che, forse, ancora non conoscono gli sviluppi della situazione ed attendono, non si sa fino a quando, l’eventuale riassunzione. Tutto dipenderà dalla Torno, certo. Ma anche da come si svilupperà l’eventuale pratica di rescissione del contratto minacciata da Sorical. In altri termini, il tempo da qui al 20 settembre è molto breve, e bisognerà trovare, ove mai ce ne fosse una, la soluzione alternativa (di cui forse la Regione è già a conoscenza) per evitare che questa storia infinita diventi davvero una vicenda di cui sicuramente ci si dovrà vergognare.
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