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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Info-Forum |
Inserito il - 02/02/2014 : 10:19:52 Si avvicina il 5 Febbraio, giorno di Sant'Agata. Auguri a tutti i santagatesi!
Giovanni Battista Tiepolo, Martirio di Sant'Agata - Berlino, Gemäldegalerie
Il 5 febbraio ricordiamo anche la figura di Piero Bellanova , nostro illustre concittadino nato a Sant'Agata di Esaro proprio il giorno di Sant'Agata del 1917.
Piero Bellanova
Piero Bellanova fu con Servadio e Musatti uno dei fondatori della psicoanalisi italiana, fu tra i firmatari del “Manifesto del Romanzo Sintetico” del 1939; nel 1940 firma con Scrivo, Trimarco e Marinetti (di cui fu anche medico personale), il “Manifesto dell'arte tipografica”; nel 1940 scrive il romanzo sintetico-aereo “Picchiata nell'Amore”, e nel 1943 dà alle stampe l’aeropoema “Bombardata Napoli canta”.
Pierino Bellanova, come affettuosamente veniva chiamato a Sant’Agata, si spense a Roma all’età di 70 anni e oggi riposa nel cimitero del suo paese natale.
Nell’Aprile 2011, su domanda presentata da Domenico Gallo (il nostro caro Professore Mimì), il Commissario Prefettizio delibera l'intitolazione a Piero Bellanova dell’ex Via Nazionale. Durante la Cerimonia (27 luglio 2011) viene tra l'altro presentato il volume “Ascoltare le stelle” raccolta di poesie di Piero Bellanova a cura di Silvana Palazzo.
Il 5 febbraio 2015, giorno di Sant'Agata, cade nel 28° anno della scomparsa di questo nostro illustre concittadino.
Segnaliamo qui alcune pagine (molto interessanti!)dedicate a Piero Bellanova sul libro di Mario Verdone "Drammaturgia e arte totale. L'avanguardia internazionale: autori, teorie, opere." A cura di R. M. Morano Rubbettino Editore.
segue al link sul libro di Mario Verdone "Drammaturgia e arte totale. L'avanguardia internazionale: autori, teorie, opere." A cura di R. M. Morano Rubbettino Editore. |
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Inserito il - 01/02/2017 : 08:38:22 Citazione: Messaggio inserito da Info-Forum
Si avvicina il 5 Febbraio, giorno di Sant'Agata. Auguri a tutti i santagatesi!
Giovanni Battista Tiepolo, Martirio di Sant'Agata - Berlino, Gemäldegalerie
Il 5 febbraio ricordiamo anche la figura di Piero Bellanova , nostro illustre concittadino nato a Sant'Agata di Esaro proprio il giorno di Sant'Agata del 1917.
Piero Bellanova
Piero Bellanova fu con Servadio e Musatti uno dei fondatori della psicoanalisi italiana, fu tra i firmatari del “Manifesto del Romanzo Sintetico” del 1939; nel 1940 firma con Scrivo, Trimarco e Marinetti (di cui fu anche medico personale), il “Manifesto dell'arte tipografica”; nel 1940 scrive il romanzo sintetico-aereo “Picchiata nell'Amore”, e nel 1943 dà alle stampe l’aeropoema “Bombardata Napoli canta”.
Pierino Bellanova, come affettuosamente veniva chiamato a Sant’Agata, si spense a Roma all’età di 70 anni e oggi riposa nel cimitero del suo paese natale.
Nell’Aprile 2011, su domanda presentata da Domenico Gallo (il nostro caro Professore Mimì), il Commissario Prefettizio delibera l'intitolazione a Piero Bellanova dell’ex Via Nazionale. Durante la Cerimonia (27 luglio 2011) viene tra l'altro presentato il volume “Ascoltare le stelle” raccolta di poesie di Piero Bellanova a cura di Silvana Palazzo.
Il 5 febbraio 2015, giorno di Sant'Agata, cade nel 28° anno della scomparsa di questo nostro illustre concittadino.
Segnaliamo qui alcune pagine (molto interessanti!)dedicate a Piero Bellanova sul libro di Mario Verdone "Drammaturgia e arte totale. L'avanguardia internazionale: autori, teorie, opere." A cura di R. M. Morano Rubbettino Editore.
segue al link sul libro di Mario Verdone "Drammaturgia e arte totale. L'avanguardia internazionale: autori, teorie, opere." A cura di R. M. Morano Rubbettino Editore.
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Gaetano |
Inserito il - 03/02/2014 : 12:13:41 A Catania la quaresima vien senza carnevale; ma in compenso c'è la festa di Sant'Agata, - gran veglione di cui tutta la città è il teatro - nel quale le signore, ed anche le pedine, hanno il diritto di mascherarsi, sotto il pretesto d'intrigare amici e conoscenti, e d'andar attorno, dove vogliono, come vogliono, con chi vogliono, senza che il marito abbia diritto di metterci la punta del naso.
Questo si chiama il diritto di 'ntuppatedda, diritto il quale, checché ne dicano i cronisti, dovette esserci lasciato dai Saraceni, a giudicarne dal gran valore che ha per la donna dell'harem.
Il costume componesi di un vestito elegante e severo, possibilmente nero, chiuso quasi per intero nel manto, il quale poi copre tutta la persona e lascia scoperto soltanto un occhio per vederci e per far perdere la tramontana, o per far dare al diavolo.
La sola civetteria che il costume permette è una punta di guanto, una punta di stivalino, una punta di sottana o di fazzoletto ricamato, una punta di qualche cosa da far valere insomma, tanto da lasciare indovinare il rimanente.
Dalle quattro alle otto o alle nove di sera la 'ntuppatedda è padrona di sé (cosa che da noi ha un certo valore), delle strade, dei ritrovi, di voi, se avete la fortuna di esser conosciuto da lei, della vostra borsa e della vostra testa, se ne avete; è padrona di staccarvi dal braccio di un amico, di farvi piantare in asso la moglie o l'amante, di farvi scendere di carrozza, di farvi interrompere gli affari, di prendervi dal caffè, di chiamarvi se siete alla finestra, di menarvi pel naso da un capo all'altro della città, fra il mogio e il fatuo, ma in fondo con cera parlante d'uomo che ha una paura maledetta di sembrar ridicolo; di farvi pestare i piedi dalla folla, di farvi comperare, per amore di quel solo occhio che potete scorgere, sotto pretesto che ne ha il capriccio, tutto ciò che lascereste volentieri dal mercante, di rompervi la testa e le gambe - le 'ntuppatedde più delicate, più fragili, sono instancabili, - di rendervi geloso, di rendervi innamorato, di rendervi imbecille, e allorché siete rifinito, intontito, balordo, di piantarvi lì, sul marciapiede della via, o alla porta del caffè, con un sorriso stentato di cuor contento che fa pietà, e con un punto interrogativo negli occhi, un punto interrogativo fra il curioso e l'indispettito.
Per dir tutta la verità, c'è sempre qualcuno che non è lasciato così, né con quel viso; ma sono pochi gli eletti, mentre voi ve ne restate colla vostra curiosità in corpo, nove volte su dieci, foste anche il marito della donna che vi ha rimorchiato al suo braccio per quattro o cinque ore - il segreto della 'ntuppatedda è sacro.
Singolare usanza in un paese che ha la riputazione di possedere i mariti più suscettibili di cristianità!
Giovanni Verga, da “La coda del diavolo” in “Primavera ed altri racconti” (1877)
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