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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Massimo |
Inserito il - 05/07/2007 : 09:18:38
-------------------------------------------------------------------------------- n°80 anno IV | Luglio 2007 spedisci ad un amico | stampa Il feroce Saladino C’è uno scandalo in Calabria, il solito affaire nel quale si mescolano potenti o presunti tali di ogni genere, dirigenti politici dei Ds e dell’Udc, vescovi e massoni e, questa sembra la novità, è indagato anche un dirigente della Compagnia delle opere.
Ecco dov’è il punto di interesse, pensa il “giornalista collettivo”, che questa volta sulla Stampa usa la penna di Guido Ruotolo, e costruisce, sulla base esclusiva della denuncia di una ex collaboratrice, un ritratto presunto diabolico del dirigente calabrese della Cdo. Si viene così a sapere che Antonio Saladino, per creare occupazione in Calabria ha fondato una cooperativa, che questa cooperativa è cresciuta di dimensioni e diventata importante, che Saladino per raggiungere gli obiettivi sociali della sua opera teneva rapporti con politici di destra e di sinistra, cercava addirittura di ottenere appalti pubblici e riceveva raccomandazioni per qualche assunzione.
Può darsi che abbia fatto di peggio, ma da quello che viene riportato, con la solita pigrizia moralistica, non emerge nulla non solo di criminale, ma neppure di censurabile. L’automatismo preconcetto col quale vengono trattate queste vicende, che iniziano con la scoperta di immense trame trasversali e finiscono spesso in un fuoco di paglia, non perdona. L’importante è che nel pezzo appaiano, in bell’ordine, i nomi di uomini politici, da sinistra a destra, come punti di una ragnatela al centro della quale, questa volta, per qualche ora, ha avuto la sfortuna di trovarsi un “feroce” Saladino.
da: Il Foglio, 20/6/2007
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