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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Antonio |
Inserito il - 06/06/2013 : 11:44:49 Un caro amico mi ha appena parlato di strani vermi “scoperti” in questi giorni in alcune pozze d’acqua a Sant’Agata.
Dalla descrizione che me ne ha fatto, ho pensato alle stesse curiose creature filiformi che anch’io ho avuto la sorpresa di notare anni fa durante una passeggiata lungo il fiume Esaro.
Quei sottili e lunghissimi vermetti che si agitavano nell’acqua come capelli, mi avevano molto incuriosito e naturalmente avevo chiesto informazioni e fatto delle ricerche.
A Sant’Agata li chiamano “Carpuriti”, e si tratta quasi certamente di vermi Nematomorpha.
Visto che ieri si celebrava la Giornata Mondiale dell’Ambiente, forse quella "scoperta" non è accaduta per caso…
http://www.youtube.com/watch?v=czK8MW58dgQ
http://www.flyshop.co.nz/cgi-bin/forum/ikonboard.cgi?act=Print;f=3;t=2647
(info da Wikipedia - http://it.wikipedia.org/wiki/Nematomorpha): Nematomorpha Il phylum Nematomorpha (dal greco nema = filo e morphé = forma) è costituito da oltre 300 specie note di animali pseudocelomati a corpo filamentoso e non segmentato, dimensioni che possono superare il metro in lunghezza con diametro di 1-3 mm. I vermi adulti vivono liberi in ambienti d'acqua dolce (laghi, stagni, fiumi, pozzi etc.); le larve sono invece parassiti. Descrizione Le larve sono prive di apparato digerente e si nutrono delle sostanze organiche dell'ospite assimilandole attraverso la parete del corpo. In seguito subiscono varie mute fino a quando non metamorfosano in adulti emergendo dalla cute dell'ospite (sono parassiti di Artropodi ed Irudinei) quando questo si trova in un ambiente acquatico o nelle sue vicinanze. Forme adulte Gli adulti sono privi di apparato digerente e non si alimentano, hanno vita breve rispetto alle larve e il loro compito principale è quello di riprodursi. Sono privi di muscolatura circolare nella parete del corpo e la sola muscolatura longitudinale gli permette dei semplici movimenti di flessione ed ondulazione.
Riproduzione e sviluppo I maschi sono in genere di dimensioni più piccole delle femmine e si distinguono per la coda che mostra una ramificazione nella zona terminale. Dopo l'accoppiamento, le femmine depongono le uova che, dopo 2-4 settimane, si schiudono liberando le larve. Queste penetrano subito all'interno di artropodi al cui interno rimangono per tutto lo sviluppo, al termine del quale l'adulto fuoriesce di solito dall'apertura anale.
Rapporti con l'uomo A causa delle loro dimensioni, gli adulti che vivono negli ambienti dulciacquicoli, destinati al rifornimento d'acqua potabile, possono attraversare gli impianti di depurazione e viaggiare fino a raggiungere i rubinetti delle nostre case.
La loro presenza non è però segno di inquinamento ed essi non sono pericolosi per la nostra salute. In caso di ingestione il nostro organismo tende a vomitarli e comunque non mostrano adattamenti per una possibile infestazione. Evoluzione I nematomorfi sembrano essere apparsi molto presto, addirittura nel Cambriano inferiore (circa 520 milioni di anni fa). Da allora non sembrano aver modificato molto la loro struttura corporea, anche se le prime specie probabilmente non erano parassitiche.
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