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 Giornata della Memoria - Teresio Olivelli -

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Gaetano Inserito il - 25/01/2013 : 17:22:11
La giornata della memoria che si celebrerà domenica non è solo volta al ricordo delle vittime della shoah, ma anche dei militari italiani (IMU) caduti nei campi di prigionia in Germania.

Proprio l'anno scorso, curando a Gessate una mostra a ricordo di quattro giovani militari locali che non hanno fatto più ritorno alle loro famiglie, ho scoperto quasi per caso la storia di Teresio Olivelli.

E' la storia molto particolare di un ragazzo che partito da posizioni quasi antisemite, sceglie di sacrificarsi per gli altri.
Ritornato dalla Russia, si unisce alle formazioni cattoliche partigiane.
Viene arrestato ed inviato in un campo di prigionia tedesco.

Ai primi di gennaio 1945, mentre faceva da scudo con il suo corpo emaciato e piagato ad un giovane ucraino percosso ingiustamente, il capoblocco irritato gli sferrò un violento calcio allo stomaco e intestino, cui seguirono 25 bastonate.

Ricoverato nell’infermeria del campo di Hersbruck, rimase lucido e orante fino all’ultimo, quando dopo aver donato gli ultimi indumenti sani ad un amico, morì santamente il 17 gennaio 1945.

Questo giovane di 29 anni, di natura festosa e vitale, Medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria e Medaglia d’oro della Resistenza, divenne così modello di abnegazione per i più poveri ed oppressi, anche per la “supplenza sacerdotale”, cioè per l’assistenza religiosa che seppe esercitare con i compagni della comune sventura.

La diocesi di Vigevano aprì il 29 marzo 1987 il processo per la sua beatificazione, chiuso poi il 16 settembre 1989, gli atti sono attualmente presso la competente Congregazione Vaticana.


Teresio è anche autore della famosa preghiera del ribelle.

Signore, facci liberi,
Signore che fra gli uomini drizzasti la Tua Croce,
segno di contraddizione, che predicasti e soffristi la rivolta dello spirito,
contro le perfidie e gli interessi dei dominanti, la sordità inerte della massa,
a noi oppressi da un giogo numeroso e crudele che, in noi e prima di noi,
ha calpestato Te fonte di libere vite, dà la forza della ribellione.

Dio, che sei Verità e Libertà, facci liberi e intensi;
alita nel nostro proposito, tendi la nostra volontà, moltiplica le nostre forze, vestici della tua armatura.

Noi ti preghiamo Signore,
Tu che fosti respinto, vituperato, tradito, perseguitato, crocifisso, nell’ora delle tenebre ci sostenti la Tua vittoria: sii nell’indulgenza viatico, nel pericolo sostegno, conforto nell’amarezza. Quanto più si addensa e incupisce l’avversario, facci limpidi e diritti.

Nella tortura serra le nostre labbra. Spezzaci, non lasciarci piegare.

Se cadremo fa che il nostro sangue si unisca al Tuo innocente
e a quello dei nostri Morti a crescere al mondo giustizia e carità.

Tu che dicesti: “Io sono la resurrezione e la vita”, rendi nel dolore all’Italia una vita generosa e severa. Liberaci dalla tentazione degli affetti: veglia sulle nostre famiglie.

Sui monti ventosi e nelle catacombe delle città, dal fondo delle prigioni,
noi Ti preghiamo, sia in noi la pace che Tu solo sai dare.
Dio della pace e degli eserciti, Signore che porti la spada e la gioia, ascolta la preghiera di noi “ribelli per amore”.


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