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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
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Inserito il - 12/06/2007 : 20:23:43 Conferenza stampa di Incarnato alle 12 sul cantiere Un’ora prima consiglio d’amministrazione di Sorical presieduto da Geppino Camo
S. AGATA D’ESARO
La comunicazione ufficiale è pervenuta alle 22 circa di lunedì sera. Ed è stato il sindaco di Malvito, Fulvio Callisto, a comunicarlo telefonicamente. Domani, a mezzogiorno, presso il suo ufficio ubicato sotto la Torre Beton del cantiere della Diga, l’assessore ai LL. PP. Luigi Incarnato, terrà una conferenza stampa sulla vertenza che si trascina da più tempo. Un’ora prima, sullo stesso sito, è prevista una riunione del consiglio d’Amministrazione della Sorical SpA, coordinato dal neo presidente Geppino Camo, alla presenza dell’amministratore delegato Raimondo Besson. Ci saranno delle novità? È presto per dirlo. Meglio attendere l’ufficialità. Intanto Giovanni Dima, a nome del Coordinamento Regionale di An, chiede «impegno concreto da parte della Regione Calabria». Mentre il deputato del Pdci Fernando Pignataro definisce «inaccettabile il blocco dei lavori». «Per il completamento della diga dell’Esaro – afferma Dima – è necessaria un’assunzione di responsabilità chiara e precisa. Sulla vicenda abbiamo espresso, nel corso degli anni, parole chiare, tanto e vero che abbiamo più volte chiesto alla Regione di prendere impegni precisi, denunciando più volte il rischio che le risorse finanziarie previste fossero destinate al completamento di altre infrastrutture. Nella seduta del Consiglio regionale del 15 giugno 2006 – aggiunge Dima – si sarebbe dovuto discutere un ordine del giorno, da noi presentato insieme ad altri colleghi, in cui si impegnava la giunta regionale a rimuovere tutti gli ostacoli politici, amministrativi, e finanziari che si frappongono alla continuazione dei lavori ed al completamento dell’opera; a chiudere ogni contenzioso esistente; a creare le condizioni per dare continuità ai lavori evitando nuovi rallentamenti ed interruzioni; ad utilizzare le somme stanziate nella delibera di giunta regionale 933 dell'ottobre 2005. L’ordine del giorno, nonostante fosse stato inserito anche nelle successive sedute, non è mai stato discusso e votato». Sul blocco dei lavori, Pignataro ha aggiunto che «costa a Regione ed a Sorical oltre 250mila euro mensili». «Il blocco, avvenuto da oltre tre mesi - sostiene Pignataro - mette in seria discussione la realizzazione di una delle più grandi opere pubbliche della Regione, di uno dei più grandi serbatoi idrici d'Europa, di un invaso strategico che serve per potenziare gli impianti e le utenze irrigue della Sibaritide e dell'Alto Ionio». Ed oltre a ciò c'è una seria preoccupazione «per la perdita di oltre 80 posti di lavoro e della prospettiva di altre 300 assunzioni a regime per la costruzione di una mastodontica diga». I Comunisti Italiani, quindi, hanno voluto esprimere con la visita al cantiere del loro parlamentare «l'assoluta condivisione della lotta intrapresa e la piena solidarietà e disponibilità alle iniziative che si intraprenderanno, specie con un risolutivo intervento del Governo, anche per evitare problemi in futuro». A tal fine Pignataro ha preannunciato un’interrogazione parlamentare, possibilmente a risposta immediata (question-time), che produrrà con immediatezza.
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Inserito il - 14/06/2007 : 08:10:26 Diga Esaro non ci sono novità sostanziali “La vicenda giudiziaria va separata dalla ripresa dei lavori”
MALVITO – Non ci sono novità sostanziali sullo sblocco della vicenda della Diga sull’Alto Esaro. Se non quanto affermato più volte nel corso della conferenza stampa di ieri mattina: “La vicenda giudiziaria in atto va separata dalla ripresa dei lavori”. Lavori che dovrebbero riprendere a prescindere, dunque, perché “l’eventuale ripresa non va ad intaccare il lavoro della Magistratura”, così come ha affermato anche il neo presidente di Sorical, Geppino Camo. Nessuno dei presenti, dall’Amministratore delegato di Sorical, Besson, all’assessore regionale ai LL. PP., Incarnato, (che sono sempre indagati per appropriazione indebita) ha, però, chiarito qualcosa sulla soluzione del contenzioso in essere che, in effetti, ha fatto scaturire l’operazione “No Project” e quindi il sequestro dei progetti da parte della Procura della Repubblica di Castrovillari. Anzi, il primo ha asserito che “quella è una questione del giudice civile” ed ancora che “abbiamo sollecitato la restituzione di una copia dei progetti (parte A e B), con un esposto alla Procura Regionale della Corte d’Appello di Catanzaro alla quale abbiamo chiesto di avocare a sé la questione e di ripristinare – per come dice il Riesame – la legalità”. Lo stesso Besson ha definito il tutto un “incidente di percorso”, aggiungendo che “stiamo lavorando per un nuovo progetto esecutivo, il cui primo stralcio sarà pronto a settembre e poi entro due-tre anni ci sarà quello del corpo Diga. Intanto dobbiamo collegare le acque fluenti dell’Esaro nell’Abatemarco e poi penseremo allo sbarramento anche attraverso i risparmi della Sorical, ammesso che ne restino visto che stiamo spendendo 250mila euro al mese per il fermo cantiere”. Incarnato, dal canto suo, si è detto “imbarazzato nel decidere se fare o meno la conferenza stampa”, poiché poteva sembrare “un intralcio alla Magistratura, che deve fare il suo corso ed accertare i responsabili, ma non per questo tenere sequestrati dei progetti. Oggi abbiamo un programma, la volontà e le risorse per fare un’opera che non deve tornare nel baratro delle incompiute”. Quasi ne fosse mai uscita. Il presidente della Provincia Mario Oliverio ha, invece, posto la questione sulla “preoccupazione di perdere i soldi se non si spenderanno entro il 31 dicembre del prossimo anno”. Dal punto di vista prettamente legale, quindi, l’avvocato Franz Caruso (uno dei difensori degli indagati) ha aggiunto che “la contraddizione non è di natura giuridica e che la questione avrà, per forza di cose, un approdo favorevole poiché non ci sono elementi di responsabilità per gli indagati in questa fase cautelare”, senza voler entrare nel merito. La Sorical, in altri termini, chiede di “andare avanti con un provvedimento giurisdizionale”. E, a detta di un altro legale, “i lavori avrebbero già dovuti riprendere “ieri” poiché lo ha stabilito il Riesame”, chiarendo altresì che la Sorical ha chiesto “se non gli originali, almeno il dissequestro di una copia dei progetti”. A margine dell’incontro di ieri mattina, i due sindaci, Callisto e Arcuri, che nel frattempo hanno concluso la loro protesta, hanno incontrato il Prefetto, che ha garantito loro il proprio interesse sulla vicenda. E domani, sempre in Prefettura, incontreranno il viceministro Marco Minniti.
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