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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
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Inserito il - 19/04/2007 : 07:10:29 ARTICOLO DI OGGI 19 APRILE PER CONTINUARE A SEGUIRE LA VICENDA DIGA...
Sit in ad oltranza per la questione Diga Stretto riserbo intanto sull’interrogatorio di Incarnato a Castrovillari
MALVITO
Il sit-in in corso da ieri mattina, davanti al municipio di Malvito, proseguirà ad oltranza. Lo ha comunicato il sindacato unitario, nelle persone dei segretari generali o loro delegati Bruno Marte (Feneal-Uil), Franco Ventarola (Filca-Cisl), e Giuseppe Guido (Fillea-Cgil). Intanto ieri mattina, presso la procura della Repubblica di Castrovillari, è stato interrogato l’assessore regionale ai LL.PP., Luigi Incarnato, ovvero uno degli otto depositari degli otto avvisi di garanzia per la vertenza sulla Diga dell’Alto Esaro. Stretto riserbo, ovviamente, sulle dichiarazioni di Incarnato, anche perché il tutto è coperto dal segreto istruttorio. Sicuramente l’assessore regionale avrà replicato alle accuse mossegli. Per quanto riguarda, invece, il sit in, sul medesimo il sindacato unitario in una nota comunica che “proseguirà per tutta la giornata di oggi e fino a quando le organizzazioni sindacali ed i lavoratori non riceveranno rassicurazioni in merito allo sblocco dell'intera area di cantiere e delle progettazioni. Condizione, quest'ultima, necessaria per il riassorbimento di tutte le maestranze licenziate lo scorso 14 marzo e per riprendere ad operare per la costruzione della diga, opera strategica e necessaria per il territorio che vive una crisi idrica sotto gli occhi di tutti”. Sui progetti, però, c’è stato dopo il sequestro probatorio anche quello preventivo e questo a prescindere da eventuali nemici della Diga che si anniderebbero nella Valle dell’Esaro, perché i veri nemici di questa opera sono certamente coloro che non hanno capito che soltanto pagando il pregresso, ovvero il contenzioso con la Prass, si poteva risolvere la vicenda a favore degli operai, del lavoro e dello sviluppo futuro. Gli stessi sindacati, comunque, precisano che “se nella giornata di oggi non arriveranno notizie positive si deciderà se continuare la protesta solo presso il comune di Malvito o allargarla ad un sit-in anche presso il vicino comune di S. Agata d'Esaro e che se dovessero tardare ad arrivare novità rilevanti, saranno organizzate forme di protesta diverse e più eclatanti, poiché il diritto al lavoro e la costruzione di un'opera importante come la diga sull'alto Esaro non possono essere messi in discussione, pur nel pieno rispetto dell'operato della Magistratura, per un contenzioso che riguarda unicamente le progettazioni”. Progettazioni che – come ha ricordato uno dei legali della Prass – sono unicamente quelli firmati dall’ex direttore dei lavori, ingegner Alberto Trevisan.
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Inserito il - 19/04/2007 : 07:11:44 ARTICOLO PUBBLICATO IN DATA 18 APRILE SEMPRE SU LA PROVINCIA COSENTINA
Diga, ordinanza del Gip conferma il sequestro dei progetti Nominato custode giudiziale l’avvocato Maurizio Cimetti
MALVITO
Stamani alle 8, sulla vertenza Diga dell’Esaro, è previsto il sit-in del sindacato unitario e dei lavoratori davanti comune di Malvito. E nella giornata di ieri è filtrata la notizia, anche tramite il sindaco di Malvito, Fulvio Callisto, che oggi la Sorical “renderà noto il rientro in cantiere di tutte le maestranze”. Probabilmente solo per la messa in sicurezza, perché altri lavori non sarà possibile svolgerne. L’enfasi di alcune notizie, difatti, viene purtroppo smorzata dall’ordinanza del 13 aprile scorso emessa dal Gip presso il Tribunale di Castrovillari, Cataldo Collazzo, notificata al difensore del fallimento Prass avvocato Antonietta Denicolò Gigliotti. A pagina 18 delle 19 pagine, infatti, si legge che il Gip “dispone il sequestro preventivo di tutti gli esemplari delle progettazioni (cartacee, da supporto elettronico, cd), cosi come da ottava perizia. Ancorché le due perizie di variante (la prima del 2003 e la seconda del 2005), ed infine il progetto inerente i lavori di completamento: parte A (opere di sistemazione idraulica a valle Diga), e parte B (strada), provvedendo ad affidare quanto in sequestro in custodia giudiziale al curatore del fallimento Prass, avvocato Maurizio Cimetti. Proprio l’avocato Denicolò – interpellato – ha precisato che “il Gip ha ritenuto che il provvedimento di sequestro possa essere limitato ai progetti, dunque con esclusione del cantiere della Diga poiché "appare che la libera disponibilità dei soli progetti (e non già del cantiere) non possa aggravare (o far proseguire) le conseguenze del reato, data l'indisponibilità dei progetti che rende impossibile che i lavori possano proseguire". Lo stesso avvocato aggiunge che la stessa “condivide in modo assoluto l'impostazione accusatoria intrapresa, dando peraltro rilievo agli esiti della consulenza tecnica preliminare opportunamente disposta dal Pm al fine di accertare quale progetto fosse effettivamente in esecuzione a far data dal 7 ottobre 2005”. Le cui conclusioni dicono che “le lavorazioni in corso presso il cantiere di Cameli che riguardano la vasca di dissipazione e la strada di collegamento a fondo diga, sono in esecuzione, tranne che per piccoli aggiustamenti in opera sanati e da sanare, dei progetti redatti dall'ingegner Trevisan (Prass)". Ciò vuol dire che non esiste “alcun altro progetto a parte quello della Prass, e che, di conseguenza anche un’eventuale “rivisitazione del progetto stesso doveva avere il consenso del primo progettista, cioè Trevisan”.
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