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 L'Unità da Sud

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
sandro Inserito il - 21/09/2013 : 17:14:18

Carissimi amici, qui di seguito l'articolo a mia firma pubblicato sul n.1/2013 del periodico di informazione santagatese "La Lanterna".

Vorrei, ove possibile e se Vi interessa, iniziare con Voi un dibattito sulla Unità e sui suoi effetti passati, presenti e futuri.


"Al mio esame di maturità, nel lontano 1988, presentai una tesina che aveva l’ambizioso fine di analizzare i motivi di una visibile quanto apparente irreversibile arretratezza del nostro Sud, al cospetto di un Nord che andava a gonfie vele, rappresentato da una sopravvalutata Milano da bere.
Erano i tempi in cui la parte ricca d’Italia - dopo avere depauperato il povero Sud delle energie migliori, che allora pensavo fossero solo forze umane – riteneva di tirare un’ Italia inefficiente a causa del Sud, delinquente a causa del Sud e via con il più vasto e disparato bagaglio di luoghi comuni, in cui, alla fine credevamo anche noi.
Son passati 25 anni, ma le cose non sono cambiate; tuttavia, negli ultimi anni, qualcosa si è mosso: il pensiero meridionalistico si è arricchito di una vasta quanto documentata letteratura, grazie alla quale vedo a portata di mano il riconoscimento della verità storica relativa al Regno delle Due Sicilie e a tutto ciò che ha rappresentato, sotto il profilo dell’efficienza economica, culturale e sociale.

Consiglio a tutti di leggere il libro di Pino Aprile “Terroni” che, con prosa scorrevole, racconta i fatti … Il regno delle Due Sicilie non era quello che oggi si definirebbe uno stato canaglia, e la sua annessione all’Italia fu il risultato di un progetto di Inghilterra e Francia, per l’egemonia sul mediterraneo e sulla nostra penisola, di cui i Savoia e Garibaldi e compagnia furono le consapevoli pedine. Una monarchia seria e forte come quella borbonica avrebbe potuto creare gravi problemi alle superpotenze menzionate, ed i segnali vi erano già stati a partire dagli anni 50 dell’800.

L’impresa dei mille fu appoggiata dalla massoneria inglese, preceduta da una calunniosa campagna diffamatoria, in cui il regno veniva descritto come barbaro ed incivile. L’unità non migliorò le cose: le nostre terre vennero depredate, le fabbriche distrutte e le nostre donne stuprate. Noto è l’eccidio di Fagnano Castello in cui, in nome della lotta al Brigantaggio, il colonnello Fumel ordinò l’uccisione di cento contadini.

I Briganti erano partigiani, ma a loro andò male, vennero sterminati senza nemmeno l’onore delle armi. Dopo l’Unità e fino al secondo dopoguerra tutti i provvedimenti economici hanno penalizzato la nostra economia, le nostre fabbriche sono state smontate e trasferite al nord, per fare funzionare queste fabbriche manodopera importata, guarda il caso, dal sud.
E noi abbiamo ritenuto naturale lasciare le nostre terre, le nostre famiglie, i nostri affetti in cerca di un futuro, perché nella nostra terra il futuro era stato negato.

Penso che, in occasione del nostro rientro a casa per le vacanze estive, riflettere su questi temi possa essere utile non per rivendicare istanze antistoriche e tardive di separazione, ma per capire chi siamo effettivamente e non sentirci subalterni nelle città che ci ospitano e che abbiamo, con il nostro impegno, arricchito. Penso che solo prendendo le mosse dal nostro sano e consapevole orgoglio si possa partire per migliorare, ognuno con il proprio contributo ed ognuno dal posto dove si trova, la nostra amata e martoriata terra".



*>Nota di Admin: Per gli amici interessati, ecco i link ad altri post relativi al tema pubblicati sul forum:

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2085

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2209

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1671

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2140

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