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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Gaetano |
Inserito il - 16/06/2007 : 01:43:19 Caro Don Antonio,
partecipo da lontano, ma con intima vicinanza, alla festa per il Tuo commiato dalla nostra Sant'Agata.
E' il giorno del ricordo, del ringraziamento e, sopratutto, della riconoscenza.
Perché in Te ci riconosciamo: nel Tuo sguardo, nelle Tue opere e nel Tuo modo di ammaestrarci alla vita ed alla Parola di Dio, fin dal giorno del nostro battesimo comunitario e nei tanti momenti, non sempre, purtroppo, belli e felici, in cui abbiamo sentito nitido il conforto della Tua presenza vigile e discreta.
Ci hai educato alla libertà ed alla responsabilità, all'amore per la nostra terra e per tutto ciò che di bello ci circonda.
L'esperienza scout che ci hai regalato è stata disseminata di attimi eterni ed indimenticabili.
Ha cementato amicizie che sfidano le leggi del tempo e dello spazio, riversando in noi il germe fecondo della solidarietà e della condivisione.
Spesso mi capita di cercare nel cielo d'inverno a sud la costellazione di Orione.
In quegli attimi, mi rivedo bambino ad ascoltare il nostro Ciro "capo" insegnarci le varie tecniche di orientamento, poi, più in là, le tende piantate tra i castagni dei "magliarini", la collinetta con l'altare, l'emozione del giuramento, il caldo tepore del bivacco nelle notti di guardia.
E poi le riunioni ogni domenica pomeriggio, il Tuo campanello da suonare, la radio ad onde medie con l'antenna affilata alla canaletta del palazzo Giordanelli per aggiornarci sui risultati delle partite di calcio.
Momenti chiassosi, divertenti: lupetti e coccinelle, poi esploratori e rover, abituati a crescere insieme.
Di tutto questo è plasmato il nostro cuore e di quelle giovanili sensazioni si nutrono ancora i nostri pensieri quando si cessa di sprofondare nella quotidianità e si coglie l'alito sorprendente della nostra dimensione spirituale.
Si sentono allora forti le radici che ci consentono di sentirci degni del miracolo della vita anche nei momenti più complicati (gli scout sorridono e cantano anche nelle difficoltà, ricordi?).
Tutto questo ci riporta a Te ed al Padre che per mezzo Tuo ci ha illuminato il cammino.
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1 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Ermanno2 |
Inserito il - 24/11/2009 : 23:27:00 Bellissime parole di Gaetano,che condivido pienamente. Anche io come lui ho partecipato a diverse uscite,ma ne ricordo una in particolare a Lagarò in Sila.Io e Giancarlo avevamo costruito una palafitta con sopra la tenda,e Don Antonio voleva assaporare la luce della speranza da lassù,quindi ostinatamente dopo aver affrontato le scalette di legno si è arrampicato con la forza anomala di un ultrasettantenne,poi alzando le mani al cielo volle saltare direttamente a terra senza scalette questa volta ma mettendo male un piede a terra si ritrovo a ruzzolare.Dopo tutto ciò si rialzò più arzillo di prima.Nonostante le risate impossibili da trattenere,mi accorsi che in quell'uomo c'è la forza di cui Gaetano ha accennato due anni fà.Un uomo che è stato criticato perla sua severità e per non aver saputo avvicinare molti cittadini di S.Agata alla chiesa,forse per quel modo diretto e incisivo,però adesso a distanza di tempo mi rendo conto che quel suo imporsi era necessario per affrontare con decisione i progetti di crescita.La serietà e la dedizione che ha dimostrato a noi cittadini di sant'agata deve riflettere forte in cielo ed essere assorbita in terra,specialmente da chi oggi amministra il nostro paese. Don Antonio Montalto è sicuramente dal punto di vista soprattutto professionale secondo me un MODELLO DA IMITARE. |
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