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| V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
| Info-Forum |
Inserito il - 06/11/2010 : 23:27:15
...Leggete un po' questa curiosa nota sulla nostra cucina, citata a pagina 231 del volume:
"Mangitalia. La storia d'Italia servita in tavola" di Corrado Barberis.
In effetti a Sant'Agata è documentata l'antica usanza di cucinare i ghiri. E leggendo questo libro, scopriamo che si trattava di un lascito della tradizione culinaria degli antichi Romani.
Secondo il Barberis esisteva - fino a poche decine di anni fa - anche un vero e proprio allevamento (!), e l'usanza di cucinare i ghiri sarebbe ancora viva (!!)...A qualcuno risulta?
© Corrado Barberis
Mangitalia. La storia d'Italia servita in tavola
Autore: Corrado Barberis
Anno di pubblicazione: 03/2010
Editore: Donzelli
Collana: Virgola
Numero di pagine: 287
Prezzo: € 19,50
Sinossi:
Racconta Tallemant des Réaux che due gentiluomini architettarono il primo tour gastronomico di Francia per cogliere le specialità di ogni provincia nella stagione più indicata. Si era in pieno Seicento. Da allora il turismo gastronomico ne ha fatta di strada, questo "Mangitalia" è un tour: ma che unisce al gusto per il palato quello per la storia.
Info sull'Autore:
Corrado BARBERIS, professore emerito di Sociologia, ha dedicato una vita allo studio delle trasformazioni delle campagne italiane. Presiede l’Istituto nazionale di sociologia rurale.
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| 3 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
| Info-Forum |
Inserito il - 15/02/2014 : 21:49:55
Continuiamo con questa rubrica a "riscoprire" antichi messaggi dal forum.
Oggi uno storico post (è proprio il caso di dirlo) nel quale si cita una curiosa ricetta della tradizione santagatese pubblicato nel novembre 2010, con repliche e altre interessanti interventi e segnalazioni del 2013. |
| guaglianoneangelo |
Inserito il - 19/07/2013 : 11:58:28
Interessanti entrambi i libri. Ma il "De antiquitate ..." si trova in qualche nuova edizione? |
| faustadix |
Inserito il - 08/07/2013 : 19:55:57
1571 G.Barrio “De antiquitate et situ Calabriae”
“A quattro miglia da Folono sorge la cittadella di Agata, Artemisia, come credo fondata, dice Stefano, dagli Enotri; gli abitanti sono gli Artemiati, dista dal mare ottomila passi; nel territorio nasce il pescoso Isauro…..Vi sono boschi gliandiferi buoni per nutrire i porci e selve ricche di alberi selvatici, notevoli i pascoli per il bestiame. Gli Agatini sono così agili e dotati che si arrampicano quasi sugli alberi più alti come furetti e addattatisi ai rami con un uncino, passano da uno all’altro cacciando i ghiri”.
Traduzione a cura di E.A. Mancuso
1571...se li cacciavano, li mangiavano, sicuramente dopo averli cucinati! |
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| Santagataviva2004 Forum |
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