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| V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
| sandro |
Inserito il - 15/07/2009 : 10:48:50
Su indicazione dell’amico Emiliano, ho votato anche io per il centro storico più bello. L’ho fatto qualche giorno fa. Oggi non so se voterei ancora per il paese dove sono cresciuto e … dove vorrei vivere.
Questo paese non lo riconosco più, prima un incendio, poi un altro… Poi la devastazione di una casa… E poi? Dove arriveremo? Dove siamo arrivati?
In occasione dell’incendio dell’auto auspicavo l’unione di tutti per sconfiggere il cancro che tanto pesantemente si è insinuato nella nostra comunità. Auspicavo che tutte le forze politiche allora in campo riuscissero a dimostrare la propria sensibilità e stringersi realmente intorno alla famiglia Bisignani per fare sentire il calore, l’affetto e la solidarietà di cui il nostro paese è capace (o era capace).
NULLA DI TUTTO QUESTO.
Ritengo che Antonio, oggi Sindaco di tutti noi, sia stato lasciato solo. E’ stato lasciato solo da chi aveva il dovere morale prima che politico di fargli sentire (realmente) vicinanza e solidarietà. Diceva qualcuno “Si inizia a morire quando ti lasciano solo”. Antonio Bisignani e la sua famiglia sono stati lasciati soli, davanti ad un cancro codardo invisibile ed attualmente invincibile, di cui disconosciamo la prossima mossa.
Ci si è limitati a richiedere l’intervento della magistratura, ma solo chi vive quotidianamente le aule di giustizia sa che la magistratura si muove, in casi del genere, solo quando la comunità si ribella e comincia a fornire elementi utili alle indagini, negli altri casi si apre un fascicolo contro ignoti che allo spirare dei sei mesi viene dimenticato in qualche archivio.
Ognuno di noi deve farsi un serio esame di coscienza per capire dove ha sbagliato, e questo lo devono fare soprattutto i leaders politici, nella loro qualità di guide del paese;
Un esame di coscienza lo deve fare soprattutto chi chiedeva ad Antonio –quasi fosse lui stesso responsabile dei precedenti ignobili attacchi- di spiegare come erano andate le cose… Cose dell’altro modo.
Un esame di coscienza lo deve fare soprattutto chi pressava Antonio con la richiesta di scuse, non si capisce bene per quali motivi… Un esame di coscienza lo deve fare soprattutto chi ha messo in dubbio il risultato delle elezioni, farneticando su maggioranze inesistenti, o su persone che hanno votato spinti da chissà quale recondito oscuro motivo.
La gente nel nostro paese forse ha voluto cambiare, ha voluto provare un' esperienza amministrativa nuova, nulla di meno e nulla di più.
Ora interroghiamoci seriamente per capire perché questa nuova forza politica fa tanta paura… e smettiamola di gongolarci dicendo che S.Agata è altro…
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| 2 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
| Gaetano |
Inserito il - 15/07/2009 : 14:17:06
Caro Sandro,
anch'io ieri ho votato per il nostro centro storico, e l'ho fatto solo per quello che mi lega a quelle "vinelle", ben sapendo che si tratta, invece, di uno dei peggio conservati, con una pavimentazione inappropriata, con i fili della luce e del telefono che aspettano da anni di essere interrati.
Sottoscrivo ogni parola che hai scritto sui gravi fatti che hanno accompagnato e purtroppo stanno seguendo le elezioni amministrative.
Anche nel paese in cui vivo si sono svolte le amministrative, c'erano tre liste ed è stato riconfermato il Sindaco uscente.
E' finita lì: c'è chi ha festeggiato e chi riflette ancora sul risultato deludente, cercando di capire come e perchè non ha avuto la fiducia degli elettori.
A S.Agata, mi risulta, tutte e tre le liste hanno trovato le motivazioni per festeggiare. La cosa non mi stupisce, ma certo è sintomo che qualcosa non gira nel verso giusto.
Un abbraccio
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| Antonio |
Inserito il - 15/07/2009 : 14:08:07
Ciao Sandro,
ho letto il tuo post e l’articolo di A.Amodio ri-pubblicato sul sito della CDS: mi si è stretto lo stomaco. Mi sento malissimo. Mi vergogno.
Forse abbiamo sbagliato tutti a pensare che noi santagatesi siamo speciali, forse ci siamo tutti illusi diversi dai quei paesi calabresi dove di fatti simili succedono da anni.
Ma siamo davvero diversi?
Da qui, da lontano, non riesco a conoscere le immediate reazioni della nostra comunità davanti a questo atto. Ma vorrei che la reazione fosse grande e decisa, che avesse un'eco fortissima, che fosse di tutti, sincera, sentita, clamorosa. Solo dando un segnale positivo universalmente accettato e condiviso, potremmo far sentire “isolati” gli autori di un atto così negativo.
Non si può e non si deve sottovalutare questo gesto. Perché purtroppo non è il primo, e l’intensità come si vede continua a salire di grado. E non mi riferisco solo agli atti intimidatori che la famiglia Bisignani ha ricevuto durante la campagna elettorale, e anche dieci anni fa. Ma anche alle minacce e alle intimidazioni, e alle lettere anonime, che anni fa ha ricevuto l’ex Sindaco Tolve e la sua famiglia e altri consiglieri di questa o quella lista. Mi riferisco anche a quell’orribile gesto di defecare(!!) nella Sala Consiliare avvenuto nell’estate di due anni fa, ce ne siamo dimenticati?
Non possiamo più far finta di pensare che si tratti di episodi isolati. Dobbiamo purtroppo arrenderci all’evidenza dei fatti: nel nostro paesino c’è un certo gruppo di persone feroci e spavalde, capaci di entrare in casa altrui, di defecare nella casa Comunale!(da quelle indagini avranno certamente ricavato l’impronta genetica, il DNA, degli autori) e di compiere intimidazioni gravissime.
Mi sento a disagio mentre di nuovo esprimo la mia solidarietà al Dott Antonio Bisignani e alla sua famiglia.
Signor Sindaco, posso solo immaginare le emozioni e le pressioni istituzionali, umane e familiari, alle quali è esposto in questo momento; so che è facile per chi come me vive lontano, esprimere questo invito: ma la prego, non si lasci intimidire! Se lei si dimettesse, permetterebbe a questi terroristi di acquisire un potere decisionale che oggi ancora non hanno.
I violenti devono essere isolati, la nostra comunità è sana e sono certo che saprà dimostrarlo.
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